Roma: i 10 migliori bignè di San Giuseppe
Il bignè di San Giuseppe sono dei dolci fritti tipici della pasticceria romana. Scoprite dove trovare i migliori con la classifica di Agrodolce.
Di anni ne sono passati parecchi, ma ho ancora vivi nella memoria i profumi, le immagini e i suoni legati ai festeggiamenti che si tenevano nel quartiere Trionfale quando ero bambino. Qualche giorno prima del 19 marzo, festa di San Giuseppe, protettore della famiglia, dei falegnami e degli artigiani in genere, le strade erano invase da chioschi e baracchini in cui venivano cotte in calderoni ricolmi d’olio fumante, migliaia di frittelle. i bignè di san giuseppe sono i dolci più amati a Roma durante la festa del santo, il 19 marzo Dello sfrigolio dell’olio, del profumo penetrante dei dolci, delle grida dei venditori, del clima da sagra si è persa ogni traccia, ma i tradizionali bignè fritti e farciti di crema pasticcera continuano per fortuna a riempire le vetrine delle pasticcerie romane fin dai primi giorni di marzo. Ma come riconoscere un bignè perfetto? Cominciamo a mettere dei paletti inamovibili: il bignè di San Giuseppe è fritto, asciutto, morbido; la variante leggera al forno è una normale pastarella, non un bignè. La crema del ripieno è la classica crema pasticcera, non c’è chantilly che tenga. Volendo lo si può anche riempire di gianduia o di coda alla vaccinara, certo, solo che non lo si può chiamare bignè di San Giuseppe. Definite in maniera più o meno democratica queste regole, ecco i luoghi dove trovare i migliori bignè di San Giuseppe di Roma.
- Galligani (via Nomentana, 935/b). Una pasticceria di grande tradizione, specializzata anche nella lavorazione del cioccolato, non delude sui classici bignè per la festa del papà.
- Cinque Lune (corso Rinascimento, 89). Altro indirizzo storico, a due passi (veri) da Piazza Navona. Piccola bottega artigiana di pasticceria classica, della stessa famiglia dal 1902. Buonissimi bignè in una zona piena di trappole per turisti.
- Mondi (via Flaminia, 468). Tradizionale punto d’incontro a due passi da Ponte Milvio, resta uno dei punti fermi della pasticceria tradizionale della zona nord di Roma e i bignè non fanno davvero eccezione.
- Dolci Desideri (via A.G. Barrili, 56). Un’istituzione a Monteverde vecchio, attivo dal 1962: tra i clienti affezionati annovera Nanni Moretti, residente in zona. Dolci tradizionali e bignè classici che non deludono gli appassionati.
- Forno Feliziani (via Candia, 61). Torniamo al quartiere Trionfale, non in una pasticceria, ma in un piccolo locale multifunzionale. Gestito dalla terza generazione di una famiglia che ha aperto il primo forno 70 anni fa, prepara bignè classici di ottimo livello.
- Andreotti (via Ostiense, 54). Da ottant’anni toglie ai golosi romani la voglia di dolci. È uno dei luoghi cult del regista Ferzan Ozpetek. I bignè non tradiscono la fama conquistata con passione e serietà professionale.
- Romoli (viale Eritrea, 140). Indirizzo tra i più conosciuti dai nottambuli, sforna lieviti speciali fino a tarda notte. Aperto nel 1952, è una buona tappa anche per chi cerca i bignè fritti.
- Poggio (via G.B. Gandino, 52). Sul podio una classica pasticceria di quartiere, all’Aurelio; uno di quegli indirizzi sconosciuti al grande pubblico che a volte riservano notevoli sorprese: in questo caso dei bignè di altissimo livello.
- Perle (via Appia Nuova, 1220/b). In zona Capannelle, praticamente di fronte all’ippodromo, una location davvero insolita, in una sorta di capannone industriale. Ma i bignè (e non solo) sono davvero molto buoni.
- Regoli (via dello Statuto, 60). Giustamente famosa per il profiterole, a mio avviso uno dei migliori della Capitale, questa storica pasticceria conquista il titolo grazie a dei bignè eccellenti. Vale la visita anche per fare merenda con un solo bignè.
Quali sono i vostri bignè di San Giuseppe preferiti?
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