La classifica delle 10 migliori grattachecche di Roma
La grattachecca è una delle bevande romane più amate durante la stagione calda. Noi di Agrodolce abbiamo stilato una classifica delle migliori in città.
Ponentino, zanzare, pomodori col riso, panzanella, pesche al vino e grattachecca: tutti sinonimi di estate a Roma. Calde serate in cui l’unico refrigerio sembrerebbero essere i piedi a mollo nelle storiche fontane capitoline, lunghe giornate assolate lontane dal mare che hanno come denominatore comune un’abitudine tanto cara ai romani: la grattachecca. la grattachecca è un classico dell'estate romana, disponibile in decine di varianti Non è una granita, non è un sorbetto, non è un cremolato: è ghiaccio da un unico e grande blocco, la checca, grattato a neve con un apposito raschietto che non sfugge dalla mano, condito con sciroppi colorati, dolci e pieni di sapore, e a volte frutta fresca. Ognuno ha il suo gusto, una sorta di madeleine estiva; ogni anno tornano ai primi caldi questi chioschi arroccati sui marciapiedi e lì ci si mette in fila. Un sorso che non è un sorso, perché la grattachecca non si beve subito: prima si mangia con il cucchiaio poi si succhia con la cannuccia, un po’ i cristalli di ghiaccio scricchiolano sotto i denti, un po’ si sciolgono tra lingua e palato. Il sapore dell’estate romana è lì, l’estate inizia quando apre il grattacheccaro. Ecco allora dove trovare le 10 migliori grattachecche di Roma.
- L’urto ex Nonna Gina (via del Porto Fluviale). Noto ai romani per essere un ritrovo fino a notte inoltrata, famoso ritrovo per gli affezionati della grattachecca è rinomato per le versioni alcoliche: preparazioni a base di ghiaccio grattato e insaporito come i cocktail preferiti.
- Er Chioschetto (via Magna Grecia). Uno tra i pochi chioschi fuori dalle rotte della mondanità romana, refrigerio di San Giovanni. Da provare le grattachecche con le amarene sciroppate pescate dal vaso e l’intramontabile fontanella di cocco.
- La casina dell’Ara Pacis (lungotevere in Augusta). Storico e variopinto chiosco romano in cui è possibile accomodarsi ai due tavolini sul marciapiede per godere il via vai di lungotevere. Imperdibile il gusto cedro: spremuta di cedri freschi su ghiaccio grattato e rinforzato da un goccio di sciroppo.
- Sora Maria (via Trionfale ang. via Telesio). Solo donne nel chiosco e tanta frutta; anima ghiacciata del quartiere Trionfale seduce e ammalia per l’ottima calibrazione della menta nell’orzata: la dolcezza non prevarica mai la freschezza, si rincorrono finché il ghiaccio non è sciolto.
- Alla Fonte d’Oro (lungotevere Raffaello Sanzio). Bellissimo chiosco di epoca liberty che campeggia sotto i platani, un filo di ombra utile per gustare la grattachecca arcobaleno: pesca, fragola e limone. Un luogo tradizionale appena fuori dalla ressa di Trastevere.
- Chiosco Allegro (largo Ravizza). A cavallo di Monteverde il refrigerio è assicurato da questo chiosco che ormai vanta affezionati da tutta la città per l’impiego di frutta fresca, non solo come decorazione dei bicchieri ma come complemento gustoso ai gusti scelti.
- Sorsi e Morsi (piazzale degli Eroi). Una via di mezzo tra bar di quartiere e chiosco, riunisce gli assetati in tutte le ore del giorno. Bella godibilità per il gusto melena a base di sciroppo di mela verde, succo di limone e cannella: freschezza e profumo lunghi e persistenti.
- Buenos Aires (piazza Buenos Aires). Il ghiaccio tritato con una grana un po’ più grossa del solito assicura refrigerio e piacere per un tempo più lungo in questo famoso chiosco al limitare dei Parioli; celebre per il lemoncocco, sia in versione bibita sia grattachecca.
- Sora Mirella (lungotevere degli Anguillara). Un’istituzione cittadina secolare, questo punto di ritrovo è divenuto celebre negli anni per la grattachecca ai frutti di bosco: veri e freschi frutti schiacciati, mescolati al ghiaccio e insaporiti con poco sciroppo.
- Chiosco Testaccio (via Giovanni Branca). Nessuna modernità, solo gesti domestici e semplici. Limoni esposti non per decorazione vengono spremuti al momento per un favoloso lemoncocco o per equilibrare con una punta di acidità la grattachecca al tamarindo. Mangiate senza se e senza ma l’albedo del limone, al naturale o con un pizzico di sale.
Quali sono le vostre grattachecche preferite a Roma?
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