Come si mangia la granita (da veri siciliani)
La granita è una delle specialità siciliane più amate, ma per saperla mangiare in maniera corretta bisogna tenere conto di alcuni passaggi fondamentali.
Il miglior modo per mangiare la granita siciliana è sicuramente con la brioche, rigorosamente con il tuppo, rotonda, dorata e lucida. Sull’isola viene spesso servita in bicchieri di vetro trasparenti, ad ogni ora del giorno e della notte. Ottima per colazione prima di popolare la spiaggia, al posto di un panino per pranzo in riva al mare, o come dopocena, mentre si assiste a una festa di paese in piazza, fra musica e risate. Il momento dell’assaggio è magico e conviviale, un rito che accomuna sia i locali che i turisti in visita. I gusti prediletti? Anche se non tutti quelli che si trovano in commercio sono tipici, possiamo affermare con certezza che vale la pena provarli. La granita al caffè e quella alla fragola, ad esempio, sono specialità del messinese, mentre nel catanese regnano la mandorla di Avola e il pistacchio di Bronte, eccellenze gastronomiche del territorio. Non possono di certo mancare quella ai gelsi, frutti dolcissimi, e la versione al limone, sempreverde (o sempregialla in questo caso). L’aggiunta di panna invece divide.
Come diffidare dalle imitazioni? Qual è il miglior modo per mangiare la granita alla maniera tradizionale? Ve lo spieghiamo di seguito!
La granita si mangia, non si beve
La vera granita siciliana non viene preparata nei macchinari da banco esposti nei bar o nei lidi, ma viene conservata in un pozzetto, simile a quello utilizzato per il gelato. Non deve essere confusa con il sorbetto, assolutamente no. E certamente non può essere considerata autentica se si percepiscono cristalli di ghiaccio sotto i denti. Quando la giusta combinazione degli ingredienti è perfettamente amalgamata, la consistenza risulterà cremosa e densa.
Inoltre, è importante sottolineare che alcuni gusti, come menta o Coca Cola, non dovrebbero nemmeno essere presi in considerazione.
La questione panna
La panna che solitamente sormonta la granita siciliana non è obbligatoria. Molti, infatti, preferiscono evitarla per mantenere la linea, anche in vacanza. Tuttavia, non sapete cosa vi perdete. Leggermente zuccherata, soffice, e fresca, potete mescolarla assieme al resto oppure gustarla a parte. C’è chi si fa “sporcare” i bordi del bicchiere e chi ne vuole in quantità. L’importante è che non venga utilizzata quella vegetale. Se opterete per quella al caffè basterà domandarne una mezza con panna, sarete capiti al volo.
La brioche
Il trionfo della granita si raggiunge solo se accompagnata dalla mitica brioche con il tuppo, meglio se calda; la pallina(o coppola) che la corona è la prima cosa che va intinta. Dopodiché si consumerà la mollica interna, bagnandola man mano all’interno del composto, il quale si comincerà a sciogliere nel giro di una manciata di minuti.
Per i più audaci c’è un’alternativa golosissima, attenzione però: i livelli di glicemia rischiano di salire alle stelle di prima mattina! Sapevate che la brioche può essere farcita con la crema di ricotta del cannolo? Ebbene sì, ma questa pratica non è adatta ai deboli di cuore.
Conclusione
La granita siciliana tradizionalmente va gustata senza alcuna fretta. Sedetevi all’ombra, in un tardo pomeriggio di agosto, e godetevi il momento. Un cucchiaino alla volta, quattro chiacchiere, lasciatevi cullare dalla tranquillità e dalla spensieratezza che solo la stagione estiva è in grado di regalarci.
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