6 trattorie imprescindibili e storiche di Bologna
Agrodolce vi consiglia 6 trattorie storiche e imprescindibili di Bologna, dove gustare la cucina tradizionale locale.
La storia di Bologna potrebbe essere raccontata attraverso le sue tavole, le sue tovaglie a quadretti, i bicchieri di vino rabboccati, il carrello delle carni e quello dei dolci. Libri, canzoni, sceneggiature sono spesso nate nei locali storici della città che, come un grande film, accoglie e poi mescola le carte di una trama sospesa tra il gusto e la familiarità. Bologna è una città in cui la cucina è protagonista e, anche se la voglia di sperimentare a tratti conquista e coinvolge, la semplicità e la tradizione sono sempre i capisaldi della ricerca del pranzo perfetto.
Il “come si faceva in casa una volta” è quasi sempre il metro di paragone di un piatto ben riuscito, ma ci sono locali che uniscono alla buona tavola una storia: locali che si raccontano dalle fotografie appese ai muri, dai racconti dei gestori, dai tavoli prenotati di sera in sera. Sono le antiche trattorie bolognesi, in cui Lucio Dalla rimaneva fino a tardi a chiacchierare, di cui Guccini racconta nelle sue canzoni, in cui ci si sente a casa senza esserlo. Eccole dunque, le 6 trattorie storiche e imprescindibili di Bologna, ognuna a modo proprio, ognuna per raccontare un capitolo diverso di una città dalle mille sfumature.
- Trattoria da Vito (via Mario Musolesi, 9), la trattoria che più di tutte “ha cantato” la storia. Qui Guccini, Ron, Andrea Mingardi, Lucio Dalla e di sera in sera altri, erano ospiti fissi. Le mura di questo luogo raccontano una Bologna amata e coccolata, attraverso parole, vino, fotografie in bianco e nero, autografi, e brindisi. Il locale è spartano, il vino abbondante, l’atmosfera allegra e rumorosa. Si mangia la Bologna di sempre, nella sua semplicità e perfezione.
- Trattoria Monte Donato (via Siepelunga118) per vedere la città dall’alto. Anche qui la storia ed i suoi piatti la raccontano meglio di come qualsiasi parola possa fare. I colli bolognesi regalano nuovi punti di vista, ma non sempre soddisfano il palato. Qui invece, al bel vedere si associa il buon mangiare. Nata a metà dell’ottocento come punto di ristoro, oggi conquista con il suo pollastrello croccante al forno gustato sulla terrazza nelle sere d’estate.
- Trattoria Fantoni (via del Pratello 11/a) nella notissima Via del Pratello attrae soprattutto i più giovani. Il locale semplice e informale è da sempre riconoscibile per le sue tovaglie a quadri bianche e rosse ed è la meta ideale per gustare la cucina tipica e la pasta preparata in casa a prezzi contenuti. I tavolini all’aperto nelle sere d’estate ricreano l’atmosfera da film che questo quartiere di Bologna non ha mai abbandonato
- La Trattoria al Meloncello (via Saragozza, 240/A) è un altro dei mattoni fondanti del grattacielo del gusto bolognese. Vicino al noto Teatro delle Celebrazioni e ai piedi di San Luca è il luogo perfetto per riconquistare le energie dopo la faticosa passeggiata al santuario. L’atmosfera accogliente e calda invita a un buon bicchiere di vino rosso insieme a un primo tradizionale. Anche qui dalle fotografie appese alle pareti la storia vi farà l’occhiolino.
- Trattoria Boni, (via Don Luigi Sturzo 22) punto di riferimento di tutti gli universitari di qualche anno fa, oggi è sempre lei, anche se in una nuova location. Tradizione, semplicità, cucina di casa e ricordi sono le parole chiave per questa trattoria che racconta una storia fatta di evoluzione familiare e nuove sfide. Dal localino stretto del centro storico, oggi si sono “allargati” mantenendo intatto il cuore bolognese.
- Osteria Bottega (via Santa Caterina, 51), sapore di un tempo e atmosfera frizzante. Il profumo che si respira è quello della Bologna che si taglia al coltello fra i suoi salumi e le sue carni. La tradizione è servita in pochi tavoli di legno e raccontata dai buoni bicchieri di vino che l’accompagnano. Dicono che il tortellino che si mangia qui crei una fantastica dipendenza.
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