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A cosa serve la pietra biscotto?

di Patrizia Chimera 30 Aprile 2024 14:00

La pietra biscotto è una piastra che si usa solitamente per cuocere lievitati, come la pizza napoletana, la pinsa romana, la classica focaccia, ma anche il pane arabo, il pane indiano e il pane greco. Tutti i lievitati si cuociono alla perfezione, perché la pietra cuoce in modo uniforme, spargendo il calore in maniera ottimale, non bruciando la base. Di solito si usa nelle cucine professionali, ma esistono anche delle varianti per le nostre case.

Sono tante le pietre che ci permettono di cuocere alla perfezione tutti i nostri alimenti. Conosciamo, ad esempio, la refrattaria oppure quella ollare, chiamata anche Steatite. Quanti conoscono la pietra biscotto? Si tratta di una tavola di argilla, che si può trovare nella forma sferica, quadrata o rettangolare, sulla quale cucinare tantissime pietanze differenti. A cosa serve la pietra biscotto?

La superficie naturale è ottima per cuocere, ad esempio, una pizza, che sarà assolutamente perfetta, proprio per le caratteristiche uniche di questa superficie dal “color biscotto”, reso tale grazie a un particolare procedimento. Scopriamo insieme cos’è, a cosa serve, come funziona, quali sono le sue peculiarità e cosa si può cucinare sulla pietra biscotto.

Cos’è la pietra biscotto

pietra refrattaria

La piastra è molto antica, avrebbe circa 300 anni, anche se si hanno testimonianze anche più vecchie del suo utilizzo. La pietra biscotto è una superficie in argilla, sulla quale viene eseguita, come per gli oggetti di ceramica, una prima cottura, così da rendere il materiale perfetto. Le lastre sono, solitamente, lavorate a mano. Questo procedimento rende la superficie del classico color marrone, quasi un color biscotto, da qui il suo nome. Si tratta di uno strumento del tutto naturale per cuocere i nostri alimenti: assomiglia molto alla pietra refrattaria e solitamente è associata alla cottura della pizza.

Solitamente si ottiene partendo da un impasto artigianale di argilla e sabbia vulcanica (i più famosi per le cotture ad alte temperature sono il biscotto di Sorrento e il biscotto di Casapulla). La sua consistenza è porosa ed è molto isolante, così da trattenere anche i gradi più elevati rilasciando il calore in modo costante e uniforme: sarà impossibile bruciare quello che andremo a cuocere con questo prezioso aiuto i cucina. Ha bisogno di essere scaldata con gradualità, proprio come la pietra ollare.

Come si usa in cucina

Questa superficie si può usare per cuocere diversi tipi di alimenti, anche se di solito la piastra viene utilizzata per cuocere una perfetta pizza napoletana e anche una sublime pinsa romana. La tavoletta di argilla invetriata dopo la prima cottura mantiene l’umidità delle pietanze, quindi è l’ideale per i due lievitati prima citati.

Di solito viene utilizzata nelle cucine professionali, ma esistono anche dei prodotti pensati per le cucine casalinghe. Per chi ama prepararsi una pizza a casa o vuole proporre cene a base di pinsa e altri lievitati, può essere la soluzione ideale per una cottura uniforme, veloce, perfetta.

Attraverso la piastra biscotto si possono cuocere anche le focacce o il pane arabo, il pane indiano e il pane greco. Per tutti i prodotti da forno è davvero una superficie consigliata, per non bruciare la base e ottenere dei lievitati da leccarsi i baffi.

Come si pulisce

Questo tipo di piastra è destinato a durare nel tempo, quindi un ottimo investimento, sia per la cucina professionale sia per quella casalinga e amatoriale. Si pulisce davvero in modo facile, proprio come tutti gli altri tipi di pietra. Bisogna sempre attendere che si sia raffreddata, evitando il getto di acqua fredda sulla superficie calda (lo shock termico non è gradito da questo materiale), sfruttando poi acqua tiepida con aceto o limone. Anche in questo caso è meglio evitare di usare detersivi e detergenti chimici.