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Cosa sono gli gnudi che stanno spopolando su TikTok?

di Teresa Monaco 8 Maggio 2024 10:50

Cosa sono gli gnudi? Questa pasta, o per meglio dire, ripieno della pasta viene dalla Toscana, in particolare dalla zona della Maremma. Sono diventati molto popolari su TikTok ma ecco quali sono le loro caratteristiche, come si preparano e come si conservano.

Avete mai sentito parlare degli gnudi? Si tratta di un primo piatto tipico della tradizione toscana, una ricetta di origini contadine la cui fortuna e natura è custodita tutta nel nome stesso con cui vengono chiamati. Gnudi infatti è la traduzione in dialetto toscano di nudi, ovvero spogliati di quella pasta sfoglia che normalmente funge da involucro, nella preparazione dei ravioli, a un condimento a base di ricotta e spinaci.

Cosa sono gli gnudi?

Ideati in tempi indefiniti per riciclare il condimento dei ravioli in eccesso, sono tipici soprattutto delle regioni della Maremma e del Mugello, dove la pastorizia è diffusissima e l’amore per i sapori rustici la fa da padrone. A dispetto della rusticità contadina, gli gnudi toscani hanno un sapore alquanto raffinato e bilanciato e per prepararli occorre una sapiente maestria.

È curioso inoltre sapere che nella zona di Siena vengono chiamati anche malfatti per via della forma irregolare. Prepararli non è difficilissimo ma bisogna prestare attenzione ad alcuni passaggi cruciali. Un po’ come per la preparazione di gnocchi e spätzle, anche in questo caso i dettagli sono fondamentali.

Origini e storia degli gnudi

Gli gnudi toscani, sebbene siano diventati un piatto iconico della cucina toscana, hanno radici antiche che risalgono ai tempi dei contadini toscani. La ricetta è nata come una soluzione creativa per utilizzare gli avanzi del ripieno dei ravioli, dimostrando l’ingegno e la praticità della cucina contadina. Nel corso dei secoli, questa semplice preparazione è diventata un piatto tradizionale amato da molti, che celebra l’autenticità e la bontà dei sapori locali.

Varianti regionali

Oltre alla versione classica degli gnudi toscani, ogni regione della Toscana ha le sue varianti uniche di questa delizia culinaria. Ad esempio, nella zona della Maremma, è comune trovare gnudi preparati con una miscela di erbette locali, che conferisce loro un sapore più rustico e selvatico. Nel Mugello, invece, gli gnudi potrebbero essere arricchiti con ingredienti come il tartufo nero pregiato, aggiungendo un tocco di lusso e raffinatezza al piatto.

Come si preparano gli gnudi toscani?

Ingredienti

Se volete preparare gli gnudi toscani vi occorreranno, per circa quattro persone, 300 g di spinaci freschi, 250 g di ricotta di pecora sgocciolata, 1 uovo, 60 g di parmigiano, un pizzico di sale e un pizzico di noce moscata.

Preparazione

Iniziate lessando gli spinaci in un po’ d’acqua. Una volta cotti sgocciolateli e strizzateli per bene aiutandovi con un panno di cotone. È bene ripetere questa operazione più volte affinché gli spinaci siano davvero asciutti, requisito fondamentale per la buona riuscita della ricetta.

Dopo di che, tagliateli con un coltello e metteteli da parte in una ciotola. Prima di aggiungervi la ricotta assicuratevi che anche quest’ultima sia asciutta e priva di siero, quindi amalgamatela agli spinaci, aggiungendo infine l’uovo, il parmigiano, la noce moscata e un pizzico di sale.

Mescolate bene il tutto fino a ottenere un composto morbido e abbastanza compatto, quindi procedete con la preparazione degli gnudi. La forma è quella di uno gnocco un po’ più sottile ai lati, una specie di ovale allungato e la si ottiene, quasi per caso, usando due cucchiaini: con uno si preleva il composto, con l’altro si definisce l’altra metà della forma, quindi si ripone lo gnudo così ottenuto su una spianatoia infarinata.

Cucinare

Una volta terminato questo procedimento potete cuocere gli gnudi in acqua bollente salata. Saranno pronti non appena risaliranno a galla, in circa un paio di minuti. Per cuocerli vi consigliamo di usare una paletta piatta, così potete prelevarli dalla spianatoia senza schiacciarli.

Condimento

Prima di ciò, vi consigliamo di preparare il condimento. Gli gnudi solitamente si servono in bianco, con burro e salvia, per cui fate sciogliere il burro a fiamma dolce in una padella e, non appena saranno cotti, servitevi di una schiumarola per scolarli e riporli direttamente nella padella, così che possiate condirli più facilmente col burro fuso, il parmigiano grattugiato e la salvia fresca. In alternativa, potete condire gli gnudi col sugo di pomodoro.

Consigli pratici per la preparazione

Per ottenere gnudi perfetti, è fondamentale prestare attenzione ai dettagli durante la preparazione. Assicurarsi di asciugare gli spinaci in modo accurato per evitare che il composto risulti troppo umido e difficile da modellare. Inoltre, quando si forma ogni gnudo, è importante lavorare con delicatezza per ottenere una consistenza uniforme e una forma elegante. Infine, durante la cottura, prestare attenzione al tempo di cottura per evitare che gli gnudi diventino troppo molli o si sfaldino. Con un po’ di pratica e attenzione ai dettagli, è possibile preparare gnudi toscani perfetti ogni volta.

Accompagnamenti e presentazione creativa

Gli gnudi toscani si prestano a una vasta gamma di accompagnamenti e presentazioni creative. Oltre alla classica salsa al burro e salvia, si possono servire con una generosa spolverata di tartufo fresco o con una salsa leggera al pomodoro e basilico per un tocco di freschezza estiva. Per una presentazione accattivante, si possono servire gli gnudi su un letto di passata di pomodoro, guarniti con foglie di basilico fresco e scaglie di Parmigiano Reggiano.

Come conservare gli gnudi?

Gli gnudi andrebbero cotti subito, ma se avete necessità di conservarli potete riporli in frigo, coperti con un foglio di carta da cucina, dove si manterranno per almeno un giorno. In alternativa possono anche essere congelati: in questo caso andranno lessati senza essere scongelati.

Conclusione

E voi, conoscevate la ricetta degli gnudi toscani? Avete già provato a prepararli? Conoscete questa versione o ne avete sperimentate di altre? Fatecelo sapere attraverso i nostri canali social.