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Perché anche se siamo sazi riusciamo sempre a mangiare il dolce?

di Alessio D'Aguanno 3 Luglio 2024 09:00

Vi siete mai chiesti perché a fine pasto, anche se siete sazi, spesso desiderate ancora il dolce? Ecco la risposta.

Quante volte ci è capitato di non riuscire più a mangiare niente di salato e, invece, di desiderare ancora qualcosa di dolce? Tantissime. Ancor se si è un amante della pasticceria. Anche se fino a oggi non vi eravate mai posti la domanda del perché, potrebbe essere curioso sapere qual è la risposta di questo dilemma. Perché hai ancora spazio per il dolce?

Cosa vuol dire essere sazi?

La sazietà è un segnale che il nostro organismo manda al cervello quando mangiamo. Da quel momento in poi, come è noto a tutti, si percepisce una sensazione di pienezza nello stomaco e, di conseguenza, si è disincentivati a proseguire nel pasto. Questo segnale, però, non viene scatenato solo ed esclusivamente in risposta a un fattore (la pienezza gastrica) ma a diversi, uno dei quali è meglio conosciuto come sensory-specific satiety o sazietà sensoriale specifica.

Perché al buffet mangiamo di più?

Vi è mai capitato di andare a un buffet e mangiare molto più del normale? Ecco, questo meccanismo aiuterà a capire meglio. Se il nostro corpo tollera l’assunzione di diverse preparazioni in grandi quantità, lo stesso non si può dire di una sola. Ovvero: se riusciamo a ingerire una grande quantità di alimenti diversi tra di loro, è molto più difficile assumere la stessa quantità di cibo mangiando un unico piatto. Questo sistema non nasce per caso ma ha uno scopo ben preciso, cioè tenerci a distanza dalle carenze alimentari e permetterci di avere un’alimentazione varia, composta da tanti ingredienti e relativi macronutrienti e micronutrienti. Il fenomeno è stato descritto per la prima volta nel 1956 dal fisiologo Jacques Le Magnen e ha assunto questo nome solo nel 1981, grazie a Barbara J. ed Edmund T. Rolls. E se abbiamo ancora uno spazio per il dolce, anche dopo aver mangiato tanti piatti salati, lo dobbiamo proprio a questo meccanismo. 

Cosa c’entrano i sapori con la questione di mangiare il dolce?

Inoltre, la varietà dei sapori gioca un ruolo cruciale nel mantenere viva la nostra voglia di mangiare. Quando mangiamo alimenti con sapori diversi, il nostro cervello percepisce ogni nuovo sapore come una nuova esperienza, ritardando il segnale di sazietà. Questo fenomeno può spiegare perché, dopo aver mangiato un pasto salato, sentiamo ancora il desiderio di un dolce: il cambio di sapore rinnova l’interesse del nostro cervello per il cibo. La dolcezza del dessert offre una nuova stimolazione sensoriale, rendendo possibile continuare a mangiare anche quando ci sentiamo già sazi con altri sapori. Ecco spiegato perché riusciamo a mangiare il dolce a fine pasto anche se siamo sazi.

Il segreto è la combinazione

La combinazione di alimenti dolci e salati, quindi, non solo rende i pasti più interessanti e piacevoli, ma può anche influenzare la quantità complessiva di cibo che consumiamo. Alcuni studi suggeriscono che iniziare il pasto con un alimento dolce potrebbe potenzialmente ridurre l’appetito per cibi salati e viceversa. Tuttavia, la sequenza e la combinazione degli alimenti possono variare l’effetto della sazietà sensoriale specifica, creando diverse esperienze alimentari a seconda delle preferenze individuali e delle abitudini culturali.

Conclusione: come facciamo a mangiare il dolce anche se siamo sazi

Infine, è importante considerare il ruolo delle emozioni e della psicologia nel nostro desiderio di dolci dopo un pasto salato. Il comfort food, spesso dolce, è associato a sensazioni di piacere e benessere emotivo, mangiare il dolce è molto appagante. Dopo aver consumato un pasto salato, il nostro corpo può cercare un dolce non solo per il cambiamento di sapore, ma anche per il comfort psicologico che esso può fornire. Questo desiderio può essere influenzato da fattori come lo stress, la nostalgia o semplicemente l’abitudine, dimostrando quanto complesso e affascinante sia il rapporto tra cibo, mente e corpo.