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Treefolk’s Public House, Roma

Treefolk’s Public House a Roma si sposta a Trastevere e continua a proporre ottime birre affiancate a piatti creativi o specialità locali.

consigliato da
  • Lazio Viale di Trastevere, 192
  • Tel: 06 87656024
  • sempre aperto
  • oltre i 50€
di Salvatore Cosenza 7 Ottobre 2020

Insegna storica tra i pub romani, per lungo tempo il Treefolk’s ha rappresentato una sorta di enclave inglese all’ombra del Colosseo. Con la sua chiusura, dovuta a surreali motivi burocratici, la folta schiera di habitué ha avvertito per anni un senso di vuoto, colmato finalmente grazie all’apertura del nuovo locale di Viale Trastevere. il nuovo locale a trastevere mantiene le sue peculiarità storiche aggiungendo piatti di livello, rito del tè delle 5 e proposte locali Il nome è rimasto lo stesso, ma la forma e la sostanza sono decisamente cambiati. Il nuovo Treefolk’s Public House rafforza il suo legame con il Regno Unito, grazie all’ampliamento dell’offerta di birre in cask (le cosiddette Real Ale) e alla spina, ma strizza l’occhio anche alla cucina raffinata e al mondo degli specialty coffee. L’arredamento, curato nei minimi dettagli, richiama l’atmosfera dell’Inghilterra degli anni ‘20 del secolo scorso. Una novantina i coperti divisi in tre aree distinte ma ben amalgamate: il Cask Bar, la sala camino e la Scotch Room. Si parte al mattino con l’English Breakfast o con piatti a base di uova; chi ha gusti meno britannici può contare su sandwich sostanziosi, i classici dolci da colazione e un’ampia gamma di maritozzi, anche salati. Per il rito delle 5 pm, sono state selezionate trenta tipologie di tè: dai classici neri a quelli invecchiati o semi fermentati. In cucina, Valerio Mattaccini (già chef di Magazzino Scipioni), cerca di coniugare gusto ed etica, minimizzando gli sprechi e prestando attenzione alla scelta delle materie prime, provenienti per lo più da piccole realtà artigianali. Con l’aperitivo, le tipiche Pie inglesi vengono servite con farciture nostrane come il pollo alla cacciatora o il manzo alla picchiapò. A cena sono previste due proposte distinte: quella più tipicamente da pub disponibile fino a tardi (con burger, fritti e ostriche) e l’altra da ristorante, con la possibilità di ordinare alla carta oppure optare per tre percorsi degustazione (rispettivamente da 40, 50 e 70 euro), a cui aggiungere gli eventuali abbinamenti. Piatti particolarmente rappresentativi sono il Gambero rosso toma e zafferano, la Guanciola di manzo, l’Uovo carbonaro con caviale di tartufo. Completano l’offerta i dessert, tra cui il curioso e goloso Tiramisù in lattina. Oltre a poter contare su una lunghissima lista di whisky (500 etichette in mescita e altre 60 vintage fuori produzione), il bar manager Michele Ferruccio, propone classici e signature cocktail e una serie di drink a bassa gradazione alcolica adatti a ogni ora del giorno.

  • IMMAGINE
  • Alberto Blasetti Ph