10 cibi che purtroppo si mangiano solo a Natale
Natale è un periodo molto speciale anche dal punto di vista gastronomico: ecco 10 piatti che devi mangiare durante queste feste.
Natale, ce lo ripetono fin da quando siamo bambini, è quel momento dell’anno in cui sembra che tutte le fantasie enogastronomiche possano essere soddisfatte, quel momento che tutti aspettiamo per mangiare cose che non mangiamo mai durante il corso dell’anno. Perché se è vero che ormai possiamo regalarci pranzi e cene luculliane tutto l’anno, senza dover per forza aspettare le festività come invece accadeva in passato, è anche vero che ci sono dei cibi che si mangiano solo a Natale e che, per tutto il resto dell’anno, semplicemente non si preparano perché non si devono preparare. Scopriamone insieme alcuni tra i più famosi.
- L’insalata russa. Feticcio enogastronomico degli anni Ottanta, l’insalata russa resta ancora oggi uno di quei piatti che a Natale non manca a casa di molti. Ognuno ha la sua ricetta ma tutte differiscono dall’originale russa che prevedeva anche la presenza di carne.
- Il panettone. Nonostante non è difficile trovarlo anche in altri periodi dell’anno, il panettone resta e resterà sempre IL dolce per eccellenza del Natale. Se lo mangi da metà novembre in poi sei perfettamente in linea con le festività di Natale ma se lo mangi prima è come se facessi peccato.
- Il pandoro. Esattamente come il panettone, il pandoro rappresenta il Natale e, più del panettone, si trova solo ed esclusivamente da dicembre in poi. Guai a prepararlo in altri momenti dell’anno perché perde la sua poesia.
- Il torrone. Non è Natale senza torrone, bianco o nero. Il torrone non lo si trova praticamente mai fatta eccezione sotto Natale: sarà per questo che piace di più?
- Fichi secchi e datteri. Nonostante facciano tanto bene alla salute, fichi, datteri e in generale la frutta secca (disidratata) non sono consumati quasi mai durante l’anno ma a Natale compaiono magicamente nei supermercati e nelle case di tutti gli italiani anche in improbabili varianti al cioccolato, al caramello e allo zucchero.
- Anguilla o capitone. In Campania è usanza mangiare il capitone la sera della Vigilia di Natale. Tralasciando le questioni etiche e morali, è questo l’unico momento dell’anno in cui è ammesso farlo. Misteri della cucina italiana tradizionale…
- Il pampepato. Nel Lazio e in Umbria il pampepato è il dolce da tenere in casa a partire dall’8 dicembre in poi. Si prepara con tanta frutta secca, miele e cioccolato e lo si trova solo ed esclusivamente a Natale per un motivo preciso: tutti gli ingredienti per prepararlo sono estremamente costosi e la preparazione del pampepato richiede parecchio tempo che può essere giustificato solo in occasione del Natale.
- Cappone ripieno con mostarda. Esattamente come per il pampepato, anche il cappone ripieno milanese si prepara solo ed esclusivamente per Natale: dispendioso di tempo e denaro, resta una delle ricette tradizionali più tipiche del Natale italiano.
- Struffoli. Anche i non amanti delle minestre potrebbero ricredersi assaggiando le virtù abruzzesi, un ricchissimo minestrone a base di legumi, carne, verdure fresche e pasta.
- L’insalata di rinforzo. Questa insalata si inizia il 24 e si finisce l’1 gennaio e l’idea di base è “rinforzarla” ogni volta con qualcosa di diverso in modo da rinfrescarla ogni volta che la si porta a tavola. Tipica della Campania, si prepara solo ed esclusivamente nel periodo delle feste anche come metodo per utilizzare gli avanzi.