10 cose che abbiamo visto al Sigep
• 30 Gennaio 2016 10:57
Siamo stai al Sigep e abbiamo selezionato per voi le 10 cose più interessanti da vedere: memo valido per il prossimo anno!
Il 27 gennaio si è conclusa, a Rimini, la XXXVII edizione del Sigep, il Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria e Panificazione artigianale, una delle manifestazioni food più importanti a livello mondiale. Più di 100.000 metri quadrati di fiera per presentare materie prime, prodotti, tecnologie, servizi e arredi per aprire e portare avanti con successo gelaterie in primis, ma anche pasticcerie, forni e locali. Noi di Agrodolce siamo andati a curiosare per voi tra gli stand, questo il risultato.
- Gente, gente e ancora gente. Quest’anno il Sigep ha registrato un’affluenza record di visitatori: più di 200.000 operatori del settore hanno invaso il salone durante i 5 giorni di apertura. Moltissimi gli stranieri presenti, provenienti da oltre 150 paesi diversi. È stato interessante vedere donne velate e coperte dalla testa ai piedi accanto ai propri mariti, condividere con giapponesi o indiani progetti e idee di business legato al food.
- Eventi. Più di 500 eventi hanno coronato il salone. Tra gli ‘eventi top’ la Coppa del mondo di gelateria – titolo che torna in Italia dopo essere stata vinta due anni fa dalla Francia; l’incoronazione della Pastry Queen 2016 Silvia Federica Boldetti; la più importante sfida dedicata alla panificazione: Bread in the City, vinta dall’Italia davanti a Svizzera, Giappone e Cina; la sfida dei maestri cioccolatieri, The Star of Chocolate, vinta dall’italiano Lorenzo Puca e il lancio delle prossime tappe del Gelato World Tour - La prima è in programma dal 27 al 29 maggio a Chicago, mentre a settembre si volerà nella West Coast.
- IceFit. Il gelato è il centro di questa manifestazione e lo abbiamo visto declinare in tantissimi modi diversi, tra gli altri anche per chi è attento alla linea. Icefit, presentato in anteprima proprio al Sigep, è il primo gelato proteico: rispetto a un normale cono ha il doppio delle proteine e la metà dei grassi. Ma anche in questo caso, l’importante è non esagerare!
- Gelateria del futuro. In un salone che presenta l’intera filiera del gelato, dalle materie prime agli arredi per i locali, la gelateria del futuro è rappresentata da un banco da esposizione che manteca il gelato sul momento mantenendo costante la temperatura e la cremosità peculiari per ogni gusto di gelato.
- Assaggi. Le fiere, si sa, sono il momento opportuno per testare nuovi prodotti o creare abbinamenti particolari e nuovi utilizzi di prodotti già noti. A questa edizione del Sigep, abbiamo provato la pasta sfoglia al vermut dry del maestro Achille, i cocktail aromatizzati al tabacco del barman Michele Brighetti, i ‘torroni’ e i pops al cioccolato e frutta dei maestri cioccolatieri.
- Stavaganze. Al Sigep di cose strane se ne vedono molte: si va da bellissime torte dalle forme più strane, a prodotti decisamente fuori misura. Quest’anno ciò che ci ha colpito di più è stato il cappelletto gigante: 3,7 kg di peso per un unico cappellettone formato da 800 g di farina e 8 uova per la sfoglia, 1 kg di ricotta, 1 kg di parmigiano, 1 kg di ravigiano, 500 g di mascarpone, 1 cucchiaino di noce moscata, la scorza di 3 limoni e 3 uova per il ripieno.
- Gelato d’inverno. Chi l’ha detto che il gelato è buono solo d’estate? Se il freddo può essere considerato un ostacolo alla voglia di gelato, c’è chi si è adoperato per rimuoverlo ricoprendo il gelato di uno strato di brunella: una calda crema spalmabile che rimane morbida anche a basse temperature e avvolge il gelato in un goloso abbraccio. Da assaggiare: il cioccolato con brunella all’arancia.
- Salute in primo piano. Gelati e dolci sì, ma anche molta attenzione per la salute. Mai come quest’anno, al Sigep abbiamo visto amplissimi spazi dedicati a chi deve o vuole seguire diete particolari. Ben vengano allora gelati e pasticceria vegani, adatti a celiaci e il più possibile privi di allergeni pur nel rispetto del gusto e della tradizione artigianale delle preparazioni.
- Nuove tecniche. Avete presente il Teppanyaki, il metodo di cottura giapponese secondo il quale lo chef cucina con due spatole direttamente su una piastra che fa parte del tavolo dove siedono i commensali? Bene, ora sostituite la piastra bollente con una ghiacciata e non potrete far altro che rimanere a bocca aperta mentre un maestro gelatiere prepara per voi una coppetta formata da tanti piccoli rotoli di gelato artigianale… che sia questo il futuro?
- Solidarietà. Il Sigep ha anche un risvolto etico: calato il sipario sulla fiera scatta la solidarietà con l’iniziativa Il Gusto della Solidarietà: il gelato che non è stato utilizzato in fiera dagli espositori è, infatti, destinato alla vendita ad offerta libera. Il ricavato delle vendite servirà ad acquistare cibo per famiglie in difficoltà. Se siete interessati potete telefonare allo 0541 744817.
- IMMAGINE
- Celia Chiarimini