12 challenge del cibo che spopolano sul web
Sfide all’ultimo cracker o all’ultima aletta di pollo piccante: scoprite tutte le regole e le caratteristiche delle food challenge più famose del web.
Il cibo è la grande tendenza del momento, non solo nella nostra vita quotidiana, in tv e sui giornali, ma anche sul web. Documentari sulle piattaforme di streaming, blogger e youtuber, immagini, ricette, discussioni, ce n’è per tutti i gusti, persino per quanto riguarda le competizioni. Sì, perché la moda del momento sono le food challenge, le sfide incentrate sul cibo condivise sui social. Gare di ogni tipo pubblicate su Youtube, Facebook, Instagram, a volte sponsorizzate in rete per richiamare le persone in un certo locale e, naturalmente, promuoverlo. Tutto è nato alla fine degli anni ’90 all’interno dei campus universitari americani ma con l’avvento di internet queste competizioni sono aumentate e oggi possono coinvolgere persone in ogni parte del mondo. Vi abbiamo incuriosito? Scopriamo allora le challenge del cibo più famose.
- Nuclear fire noodle challenge: questo gioco ha avuto origine in Corea del Sud come una battaglia di noodle piccanti istantanei, chiamati buldak ramen. Bisognava finirli nel minor tempo possibile. Tanti hanno iniziato a caricare i video su Youtube mostrando la loro infuocata prova, scatenando così una competizione mondiale. Se siete veramente veramente tosti, potete provare la versione atomica con uno dei cibi istantanei più piccanti al mondo, i Nuclear Hot Chicken Ramen. Tenete un bicchiere di latte a portata di mano per dare sollievo alla vostra bocca infuocata.
- Giant Gyoza: dalla Corea al Giappone. Pensate che questa gara è iniziata offline 45 anni fa nel ristorante Kagurazaka Hanten di Tokyo. L’idea era quella di attirare più clienti con la scusa della competizione, un’idea che ha avuto successo e che, non solo continua ancora oggi, ma spopola con video mirabolanti sul web. Arrivano da tutto il mondo per confrontarsi con questo mega gyoza, un raviolo giapponese ripieno di maiale. Pesa quasi 2,5 kg ed è ormai una delle attrazioni turistiche della città. In alternativa ci si può cimentare nella 100 Gyoza Challenge che prevede di mangiare 100 ravioli delle dimensioni classiche. Non sappiamo cosa sia meglio…
- Saltine cracker challenge: è stata una delle prime competizioni. In che cosa consiste? Nel mangiare 6 cracker salati in 60 secondi senza l’aiuto di acqua o qualsiasi altro liquido. Potete metterli in bocca tutti assieme, a due a due, singolarmente… l’importante è che, allo scadere del tempo, abbiate ingoiato tutto senza strozzarvi. Detto così sembra facile ma chi ha provato, dichiara che l’impresa è tutt’altro che scontata. I cracker infatti asciugano la bocca, diminuiscono la salivazione e, nonostante il fatto che un minuto per masticare non sia poco, sembra sia impossibile mandare giù il boccone. Su Youtube trovate poi i professionisti che dimostrano di riuscire a divorarne anche 9, 11 e persino 15.
- Cinnamon challenge: altra storica sfida che prevede di mangiare un cucchiaio colmo di cannella in polvere sempre in 60 secondi senza bere acqua. Come potete vedere dai diversi tentativi condivisi sui social, la gara è alquanto difficile e rischiosa. La spezia asciuga la bocca e provoca tosse, irritazioni della bocca, difficoltà respiratorie, nausea, asma e, nei casi più gravi, seri danni ai polmoni. L’aroma della cannella è infatti derivato da un composto chimico chiamato aldeide cinnamica che, in dosi elevate, risulta irritante e tossico per il nostro organismo. Alcuni allora preferiscono divertirsi con una versione più tranquilla ovvero con un cucchiaio di farina, la Flour Challenge, ma c’è sempre il rischio di inalare questo ingrediente polveroso che finirà inevitabilmente nei polmoni.
- Chubby Bunny Challenge: una gara da fare assolutamente in compagnia. In che cosa consiste? Si inizia mettendo in bocca un solo marshmallow senza masticarlo. Il giocatore deve poi dire la frase magica: “chubby bunny“. Si prosegue in questo modo finché non si riescono più a inserire in bocca marshmallow o a pronunciare “chubby bunny“. Sembra che il record mondiale attuale sia di 13 dolcetti gommosi, fate attenzione, però, se avete intenzione di provare a batterlo… il rischio di questo gioco è il soffocamento.
- Lemon Challenge: tra tante storie e competizioni assurde, questa è sicuramente interessante e a lieto fine. La sfida è infatti nata per supportare la lotta contro un particolarmente aggressivo tumore infantile al cervello, i gliomi diffusi intrinseci del ponte. È necessario mangiare una bella fetta di limone, registrare il video, condividerlo sui social sfidando qualche amico a fare lo stesso e infine fare una donazione all’associazione Aubreigh’s Army, dedicata proprio a una ragazzina affetta da questo male. Sui social trovate anche versioni di questa lemon challenge meno altruiste. Alcuni infatti si sfidano a mangiare un limone senza fare smorfie oppure a mangiarne di più in un determinato tempo.
- Hot Wing Challenge: una gara all’ultimo respiro lanciata dalla catena Buffalo Wild Wings. Bisogna mangiare 12 delle loro alette più piccanti in 6 minuti. Quanto piccanti? La salsa di cui sono ricoperte è 60 volte più forte di un peperoncino jalepeño! Tanti Youtubers hanno accettato la sfida e il canale First We Feast ha recentemente coinvolto in una gara simile personaggi famosi, dal cantante Noel Gallagher agli attori Shia LaBeouf o Idris Elba. In questo caso non c’è un limite di tempo ma gli artisti devono mangiare, durante un’intervista, alette cosparse da salse diverse e sempre più piccanti. Alla fine sembra davvero difficile rimanere concentrati sulle domande…
- Ghost Pepper Challenge: dal 2012 è virale questa competizione davvero bollente. Come si gioca? Basta mangiare uno dei peperoncini più piccanti al mondo, il Ghost pepper o Bhut jolokia o peperoncino serpente, più di un milione di gradi della scala Scoville che classifica proprio la piccantezza di questi ingredienti. È più impegnativo del famoso Habanero ed è originario dell’India. Ci sono stati casi di persone finite al pronto soccorso per questa competizione ma è meno pericolosa di altre, soprattutto se siete già abituati a questo tipo di sapori.
- Smoothie Challenge: una sfida all’ultimo frullato. Sembra una gara innocua ma c’è il trucco. Per prima cosa si selezionano (o si chiede ai fan sui social di scegliere) ingredienti piacevoli e lo stesso numero di materie prime, invece, disgustose per questo tipo di ricetta. Si sorteggiano infine gli ingredienti che verranno alla fine inseriti nel fatidico frullatore. Si frulla e, alla fine, si assaggia. Se si gioca in più di una persona vince, naturalmente la challenge, chi riesce a finire tutto il beverone. Sottaceto, acciughe, latte, bevande gassate, marmellate, miele, olive, formaggi spalmabili, cioccolata, spezie, senape, cipolla, banana… può davvero finire di tutto nel frullatore e non è bello!
- Oreo Challenge: se non amate troppo il rischio meglio dedicarsi ai biscotti. Bendatevi e assaggiate diversi tipi di Oreo o simili. La competizione sta nell’indovinare che cosa state mangiando. La stessa cosa si può fare con i wafer oppure con il gelato. Un’altra versione dell’Oreo Challenge prevede invece di divorare una grande quantità di questi biscotti in un determinato lasso di tempo. C’è poi la variante acrobatica: riuscite a spostare un Oreo dalla fronte alla bocca semplicemente muovendo i muscoli del viso?
- Gallon Challenge: chiamata anche Milk Challenge o Milk Chugging, è una delle più famose e delle più longeve, grazie anche a una puntata del programma tv Jackass. Consiste nel bere un gallone americano (circa 4,5 litri) di latte in un’ora e, soprattutto, trattenerlo per un’altra ora. Questa seconda fase è la più difficile perché la maggior parte delle persone vomita a causa di tre componenti presenti nel latte: calcio, lattosio e caseine. Tutti e tre, ingeriti in quantità elevate, disturbano l’equilibrio del nostro organismo che non può fare altro che reagire, espellendo ciò che ha provocato tutto questo subbuglio.
- The Banana + Sprite Challenge: stesso rischio finale ma con cibi diversi. Riuscireste a mangiare velocemente due o più banane e poi bere una lattina di Sprite senza vomitare? La difficoltà è il nostro stomaco che non riesce ad assimilare grosse quantità di cibo e di liquidi in così breve tempo. Così, gli Youtubers che si dedicano a questa sfida avvertono subito, all’inizio del video, di non ripetere l’esperimento a casa e si presentano con due grosse ciotole sotto il mento. Tranquilli, non vi imiteremo!
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