12 prosciutti dal mondo che vale la pena assaggiare
Dopo aver apprezzato per anni gli eccellenti salumi italiani, vi consigliamo 12 prosciutti dal mondo che dovreste assaggiare almeno una volta.
Quanto a prosciutti, in Italia possiamo essere decisamente fieri. Anche soltanto tra le varietà più note, troviamo prodotti prelibati e gustosissimi, diffusi spesso in tutto il mondo: di Parma, di Cinta senese, di Modena, dei Nebrodi, di Norcia, Toscano, Sardo, di Sauris, San Daniele. Per circoscrivere il campo, il prosciutto è un salume che si ottiene dalla salatura della coscia del maiale; può essere crudo o cotto, e, se non volete sbagliare, è sempre un antipasto adeguato. Posto che i nostri siano meravigliosi e che non smetteremmo mai di mangiarli, diamo uno sguardo ai prosciutti degli altri: ecco una selezione di 12 prosciutti da cercare in giro per il mondo.
- Prosciutto di Praga. Prodotto tipico della Repubblica Ceca diffuso in tutta l’Europa dell’Est; si tratta di un prosciutto disossato e affumicato su legno di faggio, la cui ricetta fu messa a punto già nel 1860 da Antonin Chmel. Sulla base delle procedure allora utilizzate, attualmente si produce il prosciutto stile Praga anche in Friuli Venezia-Giulia.
- Schwarzwälder Schinken. Noto come prosciutto della Foresta Nera, è un salume tedesco stagionato, prodotto con sola carne di maiale o con carni miste di maiale e cinghiale, che dal 1997 gode della Denominazione d’Origine Protetta. La stagionatura può durare 3 mesi e prevede l’uso di molte spezie: coriandolo, aglio, ginepro, pepe; ma a conferire sapore e colore inconfondibili è la lunga affumicatura su legno di abete.
- Jambon de Bayonne. Si tratta di una IGP francese rigorosamente codificata: sono specificati razze e regime alimentari dei maiali (rigorosamente privo di steroidi e antibiotici), tempi di stagionatura, modalità di conservazione della carne. Dopo una prima fase di asciugatura, il prosciutto è ricoperto con un pannage, una miscela di farina e grasso, per poi subire una lunga stagionatura. È commercializzato col tradizionale marchio basco detto Lauburu.
- Prsut. È il prosciutto prodotto in casa dai Croati; i maiali sono macellati in autunno e esposti alla Bora perché si asciughino e poi conservati al chiuso fino all’estate. Mentre in Istria il Prsut è servito con l’aggiunta esclusiva di poche spezie, in Dalmazia si aggiunge un periodo di affumicatura.
- Anfu ham. Prodotto prelibato della contea di Anfu, si tratta di un prosciutto da servire in fette molto spesse, poeticamente paragonate in Cina a foglie di salice. Il colore è intenso, rosso; quanto al gusto, si pensa diventi molto più spiccato dopo una lunga conservazione: è infatti consumato anche 2 anni dopo esser stato acquistato.
- Jinhua ham. Altro salume cinese di natura prelibata, è prodotto in 6 fasi fondamentali, con carne di maiali autoctoni denominati Two ends black. Sono selezionate le carni migliori e strofinate col sale una volta al mese; quando la carne comincia ad asciugarsi, è bagnata per alcune ore, poi pressata e appesa al sole; a stagionatura terminata, sui prosciutti è cosparso un olio vegetale per esaltarne l’aroma.
- Eisleker ham. Noto anche come prosciutto di Oesling, è il salume tipico del Lussemburgo, prodotto nella regione settentrionale del paese. Le zampe posteriori del suino sono marinate per lungo tempo con aceto e spezie, poi affumicate con legno di quercia e faggio. Un modo tradizionale di gustarlo è l’hameschmier, a fette sottili su pane imburrato o fritto.
- Presunto. È il prosciutto del Portogallo, le varietà ufficialmente riconosciute sono de Barrancos, de Barroso, de Campo Maior, de Vinhais, de Alentejo; quest’ultimo risulta particolarmente pregiato: i maiali sono registrati e controllati, devono essere di razza alentejano, nutriti esclusivamente con ghiande e essere macellati prima di aver compiuto 24 mesi. Il sapore delicato e aromatico è ottenuto attraverso un processo di circa 10 mesi, durante i quali la carne è salata, asciugata e stagionata.
- York ham. È protagonista assoluto della fiera annuale che ogni settembre si svolge a York per sponsorizzare cibi e prodotti tipici. Si tratta di un prosciutto disossato, marinato in salamoia e poi stufato, prima di subire una lunga affumicatura che può durare anche 2 mesi; l’ultimo passaggio prevede una bollitura in acqua ricca di spezie e ortaggi.
- Smithfield ham. Per un prosciutto molto saporito e molto americano, provate a procacciarvi questo salume tradizionale della Virginia. Per essere riconosciuto come tale deve invecchiare almeno 6 mesi; salatissimo, è servito crudo o cotto, in fettine molto sottili e in abbinamento a cibi dolci, come i fichi.
- Jamon Iberico. Noto come Pata Negra, è una vera icona della gastronomia spagnola; perché possa esser venduto come tale, i suini devono essere di razza iberica con mantello nero. L’alimentazione a base di ghiande di quercia favorisce una concentrazione nelle carni di grasso oleico, che rende il prosciutto particolarmente tenero e saporito. Il grasso, soprattutto, attornia la carne e la rende sapida e aromatica.
- Jambon d’Ardenne. Specialità belga che gode dell’Indicazione Geografica Protetta, tanto preziosa da essere cantata da Paul Erève in un sonetto. Il microclima delle Ardenne, con importante circolazione d’aria umida, è considerato indispensabile per la buona riuscita di questo salume. Prima della stagionatura il prosciutto è sottoposto a un processo di affumicatura con rami di ginestra e spezie mantenute segrete dai produttori.
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