Sono 14 i ristoranti stellati nei Mandarin Oriental Hotel
• 3 Gennaio 2018 14:01
21 stelle Michelin, 14 ristoranti e 2 new entry nella Guida Michelin 2018: scopriamo insieme i numeri dei ristoranti del Mandarin Oriental Hotel Group.
Chi dice che negli hotel non si possano trovare ristoranti d’eccezione? Ne sono un esempio i locali all’interno delle strutture del Mandarin Oriental Hotel Group, premiati ancora una volta dalla Guida Michelin 2018. Sono infatti 14 i ristoranti stellati del gruppo con due interessanti novità: Yee Tung Heen dell’hotel The Excelsior di Hong Kong e Le Normandie del Mandarin Oriental di Bangkok. Siete curiosi di saperne qualcosa di più? Prepariamoci per un viaggio intorno al mondo e scopriamo la proposta di questi ristoranti.
- Yee Tung Heen (The Excelsior, Hong Kong): prima stella Michelin per questo ristorante che propone una rivisitazione della autentica cucina cantonese. Tecniche sofisticate, grande attenzione alla qualità e alla stagionalità degli ingredienti. Il locale è particolarmente rinomato per le proposte di dim sum nel menu del pranzo. Da segnalare la presenza di uno spazio dedicato a una selezione di tè cinesi.
- Le Normandie (Mandarin Oriental, Bangkok): la prima guida Michelin dedicata a Bangkok assegna ben 2 stelle a questo ristorante che fin dalla sua apertura nel 1958 è famoso per la sua eccellente cucina francese. Lo chef Arnaud Dunand-Sauthier combina sapori e consistenze con sapienza, sceglie gli ingredienti e le tecniche migliori. Il servizio è stato giudicato impeccabile.
- Amber (The Landmark Mandarin Oriental, Hong Kong): Le Normandie non è l'unico del gruppo a poter sfoggiare due stelle Michelin. Anzi, il ristorante Amber all'interno de The Landmark Mandarin Oriental di Hong Kong le tiene strette da ben 10 anni. Il menu si ispira alla cucina classica francese con un tocco di novità grazie anche alla scelta dei migliori ingredienti provenienti da diverse parti del mondo, dall'Europa al Giappone, fino alla Tasmania. Alle redini del ristorante troviamo lo chef di origine olandese Richard Ekkebus.
- Pierre (Mandarin Oriental, Hong Kong): confermate anche le due stelle Michelin di questo ristorante. Merito della vista spettacolare che si gode dal proprio tavolo visto che si trova al 25esimo piano? Sicuramente questo aiuta, ma in questi anni è stato fondamentale anche il talento dello chef Pierre Gagnaire, del suo pupillo Jacky Tauvry e di tutto lo staff.
- Mandarin Grill + Bar (Mandarin Oriental, Hong Kong): nel famoso hotel di Hong Kong le stelle abbondano. Da anni un altro ristorante della struttura, il Mandarin Grill + Bar, può contare su una stella Michelin. Le tradizionali specialità alla griglia vengono continuamente reinventate con materie prime stagionali e di origine biologica.
- Man Wah (Mandarin Oriental, Hong Kong): si conferma anche nella guida Michelin 2018 la stella al ristorante cantonese del già citato Mandarin Oriental di Hong Kong (quattro stelle, tre ristoranti, un solo hotel). In un ambiente raffinato con vista sullo skyline della città potrete assaggiare ricette locali e cantonesi preparate con materie prime di altissima qualità.
- Signature (Mandarin Oriental, Tokyo): come a Hong Kong, stiamo parlando di un hotel pluripremiato con tre stelle Michelin in tre diversi ristoranti all'interno della struttura. Iniziamo a parlarvi del Signature che con la sua cucina francese contemporanea continua a conquistare i palati degli ispettori della guida. A gestire con successo il tutto troviamo il giovane Executive Sous chef Nicolas Boujéma.
- Sense (Mandarin Oriental, Tokyo): una stella pure per un altro locale del Mandarin Oriental di Tokyo. Si trova al 37esimo piano e propone una rivisitazione moderna della cucina cantonese, con grande attenzione a materie prime sofisticate. Particolarmente popolare è il Dim Sum brunch nei weekend.
- Tapas Molecular Bar (Mandarin Oriental, Tokyo): stesso hotel, sempre una stella Michelin, ma per una proposta culinaria molto diversa dalle due precedenti. Protagonista di questo locale al 38esimo piano è infatti la cucina molecolare, un intreccio di trasformazioni fisiche e chimiche degli alimenti, di consistenze e sapori. Il tutto viene cucinato davanti agli occhi dei commensali.
- Yong Yi Ting (Mandarin Oriental Pudong, Shanghai): ci spostiamo a Shanghai per una delle stelle che ha inaugurato la guida Michelin 2017 dedicata alla città. Il menu rivisita le ricette tradizionali locali, quelle della regione Jiang Nan che comprende la parte più meridionale del delta del fiume Yangtze. La carta dei vini è stata definita eccellente e non dimentichiamo che esiste una pregiata selezione di tè.
- Seta (Mandarin Oriental, Milano): dall'Asia passiamo all'Europa dove si riconferma la doppia stella del ristorante Seta di Milano. La cucina contemporanea dello chef Antonio Guida mescola esperienze, materie prime e tecniche trasformando la classica tradizione italiana in qualcosa di unico.
- Moments (Mandarin Oriental, Barcellona): una garanzia nella città catalana con le sue due stelle Michelin e la cucina creativa di una coppia d'eccezione. A reinterpretare i sapori e le consistenze della tradizione culinaria locale ci pensano infatti la chef Carme Ruscalleda e il figlio Raül Balam.
- Dinner (Mandarin Oriental Hyde Park, Londra): confermate le due stelle Michelin di questo raffinato locale nel cuore di Londra. Qui, alla fine degli anni '90, Heston Blumenthal e l’Executive Chef Ashley Palmer-Watts hanno rispolverato antichi libri di ricette tra cui il ricettario dei cuochi di re Riccardo II (1367 - 1400) e hanno dato una nuova interpretazione alla cucina britannica.
- Sur Mesure (Mandarin Oriental, Parigi): concludiamo questa carrellata con un'altra conferma. Il ristorante 2 stelle Michele Sur Mesure è segnato dal marchio distintivo dello chef Thierry Marx, interprete della cucina molecolare francese. L'approccio scientifico si mescola in ogni piatto con emozioni derivate dai cinque sensi creando un'esperienza sensoriale unica.
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