15 farine insolite da utilizzare in cucina
Da quella di insetti a quella di arachidi, dalla farina di banane a quella di cocco, ecco 15 farine insolite da usare in cucina.
Sono lontani i tempi in cui al supermercato la scelta della farina era limitata a due, tre tipi. Il monopolio della 00 è stato in gran parte superato, soprattutto dopo che gli scienziati hanno messo in evidenza i rischi che il consumo abituale ed esclusivo di questa varietà può avere sulla nostra salute. La ricerca di frutti e semi esotici e di materie prime insolite come gli insetti ha portato alla diffusione di nuovi tipi di farineAlternanza è la parola d’ordine per chi tiene al benessere e vuole mantenersi in forma, beneficiando della gamma di nutrienti presenti in ogni diverso tipo di farina. Tutti sanno che l’ingrediente principe di pane, pasta, pizza, torte e biscotti si ottiene attraverso la macinazione di frutti secchi o semi di varie piante: la farina può essere di grano, di mais, di orzo, di farro, di riso, di avena, di segale, di castagne, di ceci, di mandorle, di grano saraceno solo per citare alcune delle più diffuse. La moda dei superfood ha avuto riflessi anche in questo settore e quindi la ricerca di frutti e semi esotici e di materie prime insolite come gli insetti ha portato alla diffusione di nuovi tipi di super-farine. Scopriamone insieme 15 tra le farine più strane:
- Farina dell’albero del pane. Il frutto dell’albero del pane è diffuso nei paesi tropicali e nel Pacifico meridionale. Può essere essiccato e macinato e la farina ottenuta, senza glutine, proteica e a basso indice glicemico, viene ritenuta uno dei superfood capaci di sfamare il mondo secondo i ricercatori della British Columbia. La farina è molto nutriente, la sua coltivazione non richiede attenzioni particolari e per giunta è sostenibile il che non guasta.
- Farina di insetti. Dal 2018 gli insetti commestibili sono stati ammessi nella lista degli alimenti autorizzati in Europa. Si tratta di animali allevati in ambienti sterili nel rispetto delle le norme igieniche. Vengono utilizzati in cucina come ingredienti ma si prestano anche ad essere macinati per diventare farina ad alto contenuto proteico.
- Farina di grillo. Una farina saporita, povera di grassi e ricca di fibre si ottiene dalla macinazione di grilli allevati e lasciati essiccare. Adatta per un regime alimentare ipocalorico e grazie al generoso apporto di calcio, vitamina B12 e ferro viene impiegata nella preparazione delle barrette proteiche. Indicata anche per focacce, pasta fresca e dolci tradizionali, il suo impiego è ridotto per via del costo elevato.
- Farina di baco da seta. È una farina moto diffusa in Oriente e soprattutto in Cina dove la produzione del baco da seta ha numeri importanti. Gli scarti della produzione tessile, in particolare la crisalide, si prestano ad un uso alimentare, una volta essiccati e poi macinati. La farina ottenuta è ricca di fibre e proteine, naturale al 100% e adatta alla preparazione di prodotti da forno.
- Farina di banane. Un altro superfood che ha richiamato l’attenzione degli esperti ma non gode della popolarità che meriterebbe. È diffuso in Giamaica e nel continente africano. La farina di banane non solo è senza glutine, ma è un potente alleato contro diabete, tumori e colesterolo. Viene ricavata dagli scarti delle banane verdi. Per ottenerla i frutti vengono ridotti in polvere. E’ utilizzata in frullati o barrette nutrizionali, ma anche in prodotti da forno.
- Farina di scorpione. Gli scorpioni sono animali dalle origini antichissime, già presenti nel periodo Siluriano e si sono evoluti da un antenato anfibio. Vengono allevati con un’alimentazione a base di grilli, vermi e altri insetti, in modo da poter essere utilizzati per il consumo umano. Sono prima congelati, puliti in acqua bollente e poi disidratati. Con la loro farina, ricca di vitamine e sali minerali, si possono preparare salse e sughi o secondi piatti. Il loro sapore ricorda il gambero di mare.
- Farina di larva di miele. Presenti in natura dentro arnie ed alveari, questi lepidotteri sono noti anche come larve della farina o anche camole della farina. Al palato ricordano un po’ le nocciole e i gamberi, la farina ottenuta con questi insetti è ad alto contenuto proteico e viene utilizzata per la preparazione di snack dolci.
- Farina di tenebrione mugnaio. Per chi non lo conoscesse il tenebrione mugnaio è un coleottero infestante e ha una predilezione per le farine, da cui il nome. Per una singolare legge del contrappasso può essere macinato per ricavare una farina ricca di nutrienti, vitamine e grassi insaturi e dal sapore delicato, molto vicino alla nocciola tostata e ai pinoli. La farina di tenebrione viene usata per pani e dolci.
- Farina di arachidi. La farina di arachidi ha il pregio di essere senza glutine, biologica e vegana. Regala un apporto proteico significativo e per questo è molto amata dagli sportivi che la consumano sull’insalata, nel latte o nello yogurt oltre che in pane, pasta e dolci come muffin e cupcake. Ha inoltre il pregio di saziare molto, rallentare l’invecchiamento e di abbassare i valori di colesterolo.
- Farina integrale di amaranto. Ha origini molto antiche, era utilizzata già dalle popolazioni precolombiane e mesoamericane. Si ottiene dal fiore di una pianta, l’Amarantacea. La farina di amaranto è senza glutine e offre un buon apporto di proteine, fibre, sali minerali a cui si aggiunge la presenza della lisina, aminoacido essenziale per chi vuole aumentare la massa muscolare. Per dolci e pizze viene di solito utilizzata in abbinamento con farina di farro o frumento.
- Farina integrale di teff. Il teff è un cereale diffuso in Africa, viene macinato e utilizzato dagli etiopi per preparare il pane. La farina può essere rossa, dal sapore più deciso e bianca, per chi preferisce quello delicato. Ha un alto contenuto di fibre, amidi e vitamine e la farina si presta con successo per i prodotti da forno. Può essere miscelata con altre farine. In Italia non è molto diffusa.
- Farina di chufa. La chufa è un tubero che ricorda molto il papiro. In Italia è noto con il nome di zigolo dolce o di cipero; in dialetto viene chiamata mandorla di terra o babbagigio. Ha un sapore dolce ed agrumato, l’aroma è un mix tra nocciola e mandorla. La farina di chufa è ricca di acido oleico, sali minerali, proteine, grassi insaturi e vitamine. Per l’alto contenuto di fibre dona un senso di sazietà e per questo è molto indicata nelle diete. Con la farina di chufa si possono preparare pizza, torte e snack nutrienti.
- Farina di cocco. Dalla macinatura della polpa essiccata di noce di cocco si ottiene una farina dall’elevato apporto energetico: gli acidi grassi del cocco grazie ai polimeri sono facilmente assorbibili come il latte materno umano. Per le sue caratteristiche non è adatta a sostituire le farine di cereali, mentre è ottima per preparare dolci da forno e pancake e se si vuole addensare salse e smoothie donando ai preparati un tocco più fresco.
- Farina di lupini. I semi di lupini, tra gli snack più amati, sono selezionati, ripuliti e decorticati quindi macinati per ottenere una farina gluten free, dal basso apporto energetico e dall’alto contenuto proteico. Per le sue caratteristiche la farina è un valido aiuto per chi cerca di abbassare i livelli della glicemia e di tenere sotto controllo il peso. Poco diffusa nella grande distribuzione, anche per i costi elevati, viene scelta da chi ha particolari esigenze alimentari e si presta per ricette crude, vegan e senza glutine.
- Farina di vinaccioli. Si ottiene dai semi dell’acino d’uva e del frutto conserva l’alto contenuto di polifenoli e antiossidanti e di vitamina E. Di solito viene usata in aggiunta ad altre farine per conferire ai prodotti da forno un sapore particolare grazie alle note di noci e nocciole. È priva di glutine e questo la rende indicata nelle diete per celiaci.