15 posti da non perdere se volete mangiare sull’Alpe di Siusi
15 locali dove mangiare, tra escursioni e panorami mozzafiato, sulle Alpe di Siusi. Canederli e formaggi appena fatti, ecco cosa vi aspetta.
Le maestose Dolomiti che al tramonto si tingono di rosa. La generosità e il calore degli abitanti. L’altopiano più esteso d’Europa. Sono queste alcune delle motivazioni che fanno dell’Alpe di Siusi una delle mete più ambite delle vacanze dagli italiani e dai tedeschi, tanto d’inverno quanto d’estate. I 300 giorni di sole all’anno aiutano ad alzare le aspettative, totalmente ripagate una volta raggiunta la montagna. Si cammina e si scia, sin dalle prime ore del mattino. Già alle undici sale la fame e aumenta l’appetito che porta famiglie, coppie, gruppi di amici, a sedersi ai tavoli delle malghe locali e ordinare qualche piatto. Il filo che unisce i rifugi della zona? Cibo buono, genuino e abbondante. E ovviamente: birra, fresca.
- Rauchhutte. A 1800 metri sul livello del mare la famiglia Lageder vi accoglierà con cibo e vino di alta qualità all’interno della Rauchhutte. Oggi gestito da Andreas e Heidi assieme a Maria, appassionata sommelier, il rifugio offre una cucina di sostanza preparata con cura e ricerca, abbinata a una carta dei vini di rara profondità. Con vista sul Sasso Piatto ed il Sasso Lungo, all’esterno o nella caratteristica sala interna, si mangiano piatti come i canederli allo speck, la polenta con i funghi della giornata o ancora il fantastico stinco o guancia di vitello al pinot nero. Solo su prenotazione potete divertirvi nell’assaggio della bistecca di manzo locale cotta alla griglia, tagliata al tavolo e servita con contorni di stagione. Lasciatevi uno spazio per i dolci, tutti di pregevole fattura: dallo strudel di mele con gelato alla Sacher fino ad arrivare al Buchteln, un dolce lievitato cotto al forno e servito con crema inglese calda.
- Malga Gostner. Ribattezzata da tutti come “Malga dei fiori”, la Malga Gostner è probabilmente la più amata sull’Alpe per la sua cucina particolare ma comunque ben radicata nel territorio. Il burro, i formaggi, il latte vengono direttamente dalla Malga che è anche caseificio. A loro si aggiungono le erbe e i fiori raccolti dalla proprietà ed utilizzati in tutti i piatti del menù. Franz Mulser si sbizzarrisce nella preparazione di piatti unici, curati nel gusto e nell’estetica. Imperdibili sono la Heublütensuppe ossia la zuppa di fieno e fiori, composta da 15 diverse qualitá di erbe e ancora il Kaiserschmarren, una simil crepe più soffice, quasi strapazzata e arricchita di mirtilli rossi o, nella versione più particolare della malga, caramellata e accompagnata dalle prugne locali. E’ possibile anche la colazione con un menu fisso sviluppato attorno alla degustazione di yogurt di loro produzione, burro, formaggi, ricotta calda, marmellate, salumi e dolci appena sfornati. Da bere rigorosamente è lo spritz alle rose.
- Malga Tuff. Set di una delle esterne di Masterchef, la Malga Tuff è tra i rifugi più belli e buoni della zona. Si trova nel cuore del Parco Naturale dello Sciliar, sotto l’Alpe di Siusi ed è facilmente raggiungibile attraverso il sentiero che passa per il laghetto di Fiè. Già da molti anni la famiglia Haselrieder gestisce la Malga che nel 2007 è stata votata la malga più bella dell’Alto Adige dai lettori del quotidiano Dolomiten. Da provare sono i canederli declinati in più versioni, con speck, formaggio o spinaci, e ancora le costine di agnello e i dolci, abbondanti e profumatissimi. C’è anche una piccola fattoria con asinelli, cavalli a cui fare un saluto.
- Malga Sanon. E’ tra quelle con più tavoli all’aperto, ma è anche tra le più affollate. La Malga Sanon, al centro dell’Alpe, è amata per la sua cucina verace e diretta. Polenta, salsicciotti alla griglia, costine ma anche primi piatti e dolci sono ottimi, serviti in porzioni più che abbondanti. Il tutto da gustare accanto a una pinta di birra alla spina. Nota di merito per l’attenzione rivolta ai più piccoli con numerosi giochi, scivoli e altalene.
- Spitzbühlhütte. All’estremo dell’Alpe, ai piedi dello Sciliar, c’è la Baita Spitzbühl. Tralasciando la cucina, comunque di ottima qualità con profumate e giustamente unte uova al tegamino con speck e patate, il bello di questo rifugio sta nel panorama e nella possibilità di osservare aeroplani in partenza verso l’infinito della valle.
- Rifugio Sasso Piatto. Vista da sogno a 360° sulle Dolomiti e, in particolare sul Sassopiatto, sulla Marmolada, sul Sasso Pordoi, sullo Sciliar, sui Denti di Terrarossa, sull’Alpe di Siusi, sul Molignon, sul Gruppo del Catinaccio e sulle Alpi Venoste. Le premesse sono buone per il Rifugio Sasso Piatto, situato a 2300 metri sul livello del mare. Da sudare è il sentiero per raggiungere il rifugio ma tutto è ripagato dal panorama e dalla cucina. Tra le proposte del menu emergono gli Schlutzkrapfen, tipiche mezzelune ripiene e condite al burro, i canederli al cirmolo con ragù di agnello, il formaggio di capra alla griglia su letto di insalata, il brasato di montone alla contadina e ancora il tagliere altoatesino con speck affumicato in casa. E’ possibile anche il pernottamento.
- Rifugio Molignon. A 2.054 metri sopra il livello del mare c’è il Rifugio Molignon. Meta ambitissima dai ciclisti e dagli escursionisti più appassionati il rifugio offre camere nonché pranzi imperdibili. Con vista sulle Dolomiti e le marmotte che si affacciano intimorite si mangiano ottimi spätzle – sono dei piccoli gnocchetti acqua e farina conditi con sughi ricchi a base di panna ed altri ingredienti – ed il Gröstl o rosticciata di patate alla trentina, un piatto unico invernale a base di patate, cipolle, speck e carni, presente anche nel menu estivo.
- Malga Contrin. La famiglia Nogler Kostner accoglie con calore gli alpinisti alla Malga Contrin. Questa si trova su una collina soleggiata a 2011 metri s.l.m. ed é facilmente raggiungibile sia in estate che in inverno. Con un panorama mozzafiato, si bevono ottimi drink e succhi nonché piatti caldi e dolci fatti in casa. Imperdibili sono i Knierkircheln con marmellata di mirtilli che all’apparenza ricordano delle fragranti ciambelle fritte, con tutto il sapore dell’Alto Adige.
- Malga Saltner. La Malga Saltner a Saltria è un ottimo caseificio con cucina del territorio. All’esterno sulla terrazza con vista panoramica si mangia d’inverno e d’estate cibo semplice e confortante da abbinare ad una birra fresca o ad un succo, magari ai fiori di sambuco. Da non perdere il formaggio e lo yogurt della casa nonché lo stinco e l’arrosto del maiale del loro agriturismo.
- Rifugio Zallinger. A 2054 metri sopra il livello del mare, facilmente raggiungibile in seggiovia, c’è il Rifugio Zallinger. Oltretutto, se siete clienti dell’albergo e non solo del ristorante, l’arrivo è ancora più comodo e divertente: d’estate, una volta lasciata la macchina nel parcheggio di Saltria, si sale a bordo dell’Alm-Taxi e si arriva diretti al rifugio, d’inverno c’è il gatto delle nevi che pensa a tutto. E cosa si mangia è cosa da sapere: piatti del territorio, dalla pasta fresca al ragù di cervo o ai funghi passando per polenta con carne, formaggio o funghi, zuppe di ogni tipo, canederli e ancora fantastiche bistecche con contorni locali. Da provare anche i dolci: c’è persino il tiramisù, una rarità ad alta quota.
- Rifugio Alpe di Tires. Se riuscite a raggiungere il rifugio Alpe di Tires significa che siete dei bravi escursionisti. La realtà sorge sull’omonima sella, dove si incrociano le vie che dallo Sciliar portano al Sasso Lungo e Sasso Piatto, e dall’Alpe di Siusi al Catinaccio. L’arredamento è contemporaneo così come il design della struttura che spicca all’occhio durante il tragitto, rigorosamente da fare a piedi. Una volta raggiunto il ristorante sarete inebriati dall’odore di cucinato, di aglio, carne brasate e cannella. Qui si assaggiano i migliori spaghetti al pesto della zona, saporiti, unti, agliosi al massimo.
- Baita Stella Alpina. Una delle poche soste che consente di avere una visione a 360 gradi tanto sullo Sciliar quanto sulla coppia Sasso Lungo – Sasso Piatto, è la Baita Stella Alpina a 2.045 metri di altitudine. Accanto a lei c’è un bellissimo lago artificiale e tanti giochi per i più piccoli. La cucina offre pochi piatti ma fatti bene. Le torte sono buonissime, soprattutto quella al cioccolato. La baita Stella Alpina è raggiungibile facilmente a piedi, in mountain-bike oppure in carrozza trainata da cavalli.
- L Muliné. Località Selva, a Selva di Val Gardena. Siamo oltre l’Alpe di Siusi ma vicinissimi a lei. Passando per il sentiero del Monte Pana, da Saltria si arriva a L Muliné, la malga di proprietà della famiglia Delazer. Qui da pochi mesi è arrivato un nuovo chef, Daniele Spoletini. Sulla terrazza della baita si mangia una cucina fuori dal comune che punta alla qualità, cancellando dalla carta i würstel e gli spaghetti alla carbonara. Si possono assaggiare piatti come cervo affumicato al fieno, il suo fondo, patata pusterese e barbabietola al timo serpillo e ancora scamone battuto al coltello, panbrioche, senape e gelato al parmigiano. La struttura si può raggiungere comodamente anche in macchina da Ortisei e d’inverno direttamente sciando lungo la pista Saslong-B.
- Rifugio Resciesa. Il Rifugio Resciesa, luogo storico della Val Gardena, è stato riaperto a fine 2010 dopo la sua ricostruzione secondo le più moderne tecniche ambientali. Si raggiunge tanto d’inverno quanto d’estate, anche dall’Alpe di Siusi attraverso la cabinovia che porta ad Ortisei. Da lì si prende un altro impianto che porta direttamente al rifugio. Molto divertente è, nel periodo invernale, montare sullo slittino e scendere fino a Ortisei. La cucina è del territorio. Da provare è la LinzerTorte, un dolce da credenza a base di mandorle, vaniglia, cannella, rhum, limone e confettura di mirtilli rossi dei boschi del Resciesa.
- Baita Arnika. Sul Monte Bullaccia a dominare è la Baita Arnika, una buona idea sia d’estate sia d’inverno. Tanto alla terrazza al sole, quanto nell’accogliente Stube si mangiano piatti tipici, come i canederli fatti in casa, da gustare accanto ad un bel succo di frutta o una birra fresca.
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