16 ricette nate per errore tra leggenda e realtà
Non buttiamoci giù se abbiamo sbagliato qualcosa in cucina: specialità famose sono state inventate per errore, ecco quali sono.
Vi è mai capitato di sbagliare completamente la preparazione di un piatto? Un errore nel leggere o nel ricordare la ricetta, un po’ di confusione nella scelta degli ingredienti, la cottura diversa, il sale scambiato per lo zucchero: tanti piccoli e grandi errori possono accadere tra le parenti della nostra cucina. A volte si possono scatenare dei veri e propri drammi; altre volte la storia ci insegna che così, per sbaglio, possono nascere dei veri e propri capolavori. Sapete che alcuni dei piatti più famosi al mondo sono nati per errore? Per caso, per fortuna, per volere del destino, un piatto da buttare può trasformarsi in un successo. Scopriamo allora insieme 16 ricette nate per errore e consoliamoci di tutte quelle volte in cui qualcosa è andato storto tra le nostre pentole.
- Panettone: iniziamo il nostro viaggio da uno dei dolci simboli della tradizione italiana. Sapete che il panettone è stato inventato per rimediare a un guaio? Secondo una delle leggende che circondano questa specialità, il cuoco degli Sforza bruciò il dessert di Ludovico Il Moro proprio la sera della vigilia di Natale. Il garzone Toni si mise allora a lavorare l'impasto rimasto con gli ingredienti disponibili: farina, zucchero, uova, uvetta e canditi. Il successo fu tale in casa Sforza che il dolce prese il nome di pan de Toni e da qui panettone. Saranno andate così le cose? Difficile dirlo ma ci piace immaginare che anche la situazione più catastrofica si possa risolvere nel migliore dei modi.
- Risotto alla milanese: a Milano devono essere proprio distratti se un'altra ricetta nata per errore sia stata inventata proprio qui! Si fa per scherzare e forse, proprio, per uno scherzo, è stato creato il celebre risotto allo zafferano. Secondo un manoscritto, tra i maestri vetrai fiamminghi che lavoravano al Duomo di Milano c'era anche un certo Valerio di Fiandra. Il suo assistente era stato ribattezzato Zafferano perché aggiungeva sempre questa spezia ai colori delle vetrate per renderle più brillanti. Nel 1574, il giorno delle nozze della figlia di Valerio di Fiandra, Zafferano si accordò con il cuoco per aggiungere un pizzico di spezia anche nel risotto, allora servito solo con il burro. Dal racconto, la sorpresa fu tanta ma il sapore era ottimo e il colore, simile a quello dell'oro, ricordava il simbolo di prosperità e ricchezza. Lo scherzo si trasformò così in un graditissimo regalo.
- Tarte Tatin: abbiamo detto all'inizio di come sia facile in cucina dimenticarsi qualcosa. Capita anche a chi compie lo stello lavoro tutti i giorni come, secondo la leggenda, è successo alle sorelle Tatin che gestivano un ristorante in Francia. Un giorno di fine Ottocento, una di loro, mentre preparava la torta di mele, dimenticò di foderare la tortiera con la pasta e mise sul fondo le mele tagliate a tocchetti. Che disdetta! Per rimediare coprì la superficie con la pasta e mise tutto in forno. Una volta cotta rovesciò il dolce e lo propose ai suoi clienti che trovarono le mele caramellate in questo modo straordinarie.
- Corn flakes: ci insegnano di non buttare via niente, soprattutto quando si tratta di cibo. Ecco come sono nati i famosi cereali per la colazione. Nel 1894 i fratelli Kellogg avevano iniziato a lavorare a un alimento semplice da dare ai pazienti della propria clinica. Iniziarono a cuocere dei semi di grano ma, presi dal loro lavoro, li lasciarono raffreddare troppo a lungo e divennero duri. Allora, per non sprecare le materie prime già usate, pensarono di appiattire i chicchi con dei rulli. Immaginavano di ottenere delle lunghe sfoglie di impasto e invece si trovarono dei fiocchi. Li servirono ai loro pazienti con del latte e il risultato fu sorprendente, al punto che ancora oggi i corn flakes sono sinonimo di colazione.
- Oops! Mi è caduta la crostata al limone: è uno dei piatti più famosi dello chef Massimo Bottura e, come racconta lui nella prima puntata del documentario Chef's Table su Netflix, tutto è nato per sbaglio. Come? Come dice il titolo della ricetta. Tutto era pronto, il sous chef Takahiko Kondo doveva solo portare le ultime due fette di crostata al tavolo e una di queste cadde irrimediabilmente a metà, tra il piatto e il bancone della cucina. "Volevo fare hara kiri", racconta nel video. A quel punto Bottura si accorse che la presentazione in questo modo era bellissima e così hanno ricostruito e perfezionato la ricetta per trasformare un errore in un piatto di successo.
- Ganache di cioccolato: persino una delle basi della pasticceria sembra sia nata per colpa di una distrazione. La leggenda narra di un giovane apprendista francese che per sbaglio avrebbe fatto cadere un liquido caldo (alcuni dicono latte, altri panna) sopra il cioccolato. Il maestro lo rimproverò chiamandolo ganache, pasticcione, ma poi si accorse che quella crema era una vera delizia.
- Crêpe suzette: ah, questi giovani cuochi... se non ci fossero dovrebbero inventarli! Sembra infatti che anche la famosa e buonissima crêpe suzette francese sia opera di un apprendista. Nel 1895 al Café de Paris di Montecarlo arrivò il principe di Galles, futuro re Edoardo VII, e ordinò una crêpe. Il giovane apprendista Henri Carpentier si emozionò al punto che versò troppo liquore nella salsa e questa prese fuoco. Per non fare aspettare troppo il reale decise di servire lo stesso il piatto. Il principe rimase così colpito dalla bontà della ricetta che chiese di battezzare la crêpe con il nome dell'unica ospite femminile al tavolo, Suzette.
- Brownies: sapete come sono nati i brownies, i famosi dolcetti americani? Come in tante ricette famose ci sono vari racconti. Secondo alcuni il dolce è stato creato per errore: una casalinga del Maine, Stati Uniti, voleva preparare una torta di cioccolato ma si dimenticò di aggiungere il lievito. Decise di tagliare a quadrotti il dolce e di servirlo comunque creando qualcosa di nuovo, simile a una torta ma denso e compatto come un fudge.
- Chocolate Chip Cookies: altra ricetta tipicamente a stelle e strisce. I famosi biscottoni con gocciole di cioccolato sono stati creati negli anni Trenta dalla cuoca Ruth Wakefield, proprietaria del Toll House Inn in Massachusetts. Stava preparando i biscotti che serviva sempre insieme al gelato ma aveva finito il cacao. Così decise di spezzettare una tavoletta di cioccolato e mescolarla all'impasto. In realtà sembra che Ruth fosse una cuoca molto attenta e scrupolosa quindi è probabile che la ricetta dei Chocolate Chip Cookies sia frutto di prove e studi. La casualità però ha sempre un certo fascino.
- Torta caprese: dagli Stati Uniti ci spostiamo in Italia, e più precisamente a Capri dove un'altra suggestiva storia ci riporta alla nascita della deliziosa torta caprese. Si dice che un giorno, attorno agli anni Venti, tre uomini entrarono nella pasticceria di Carmine di Fiore: erano gangster mandati da Al Capone per fare acquisti. Il pasticciere, forse per distrazione o forse per la fretta, si dimenticò di aggiungere la farina all'impasto della torta di mandorle richiesta dalle tre losche figure. Avrebbe potuto pagare l'errore con la vita e invece fu un successo, tant'è che i mafiosi chiesero la ricetta di quella golosa torta.
- Gorgonzola: non è una storia malavitosa ma un racconto d'amore quello che è legato alle origini del formaggio gorgonzola. Secondo la leggenda, nell'879 d.C, alla porte di Milano, un giovane casaro, per la fretta di correre dall'amata, si dimenticò la cagliata fresca appesa a sgrondare. Il giorno dopo si accorse dello sbaglio e, per non buttare via tutto, aggiunse dell'altra cagliata fresca per rimediare. Trascorso il tempo della stagionatura si rese conto che quel formaggio dall'aspetto strano aveva un sapore straordinario.
- Cotoletta napoletana: nonostante il nome, questo piatto è nato in Argentina, nel ristorante di Jorge La Grotta a Buenos Aires. Una sera, sul tardi, arrivò nel locale un cliente affezionato e chiese una cotoletta con le patatine fritte. Jorge, per distrazione o per stanchezza, dimenticò la cotoletta sul fuoco e la bruciò. Era l'ultima fettina di carne e il cuoco cercò di rimediare all'errore con la fantasia: eliminò tutta la panatura bruciata e coprì la fettina con salsa di pomodoro, mozzarella e prosciutto, quasi come se fosse una pizza. Mise in forno per qualche minuto e servì. Il cliente si innamorò al primo assaggio di quella nuova ricetta che tra gli anni '40-'50 divenne il piatto preferito dei pugili che frequentavano il ristorante argentino.
- Ghiacciolo: questa è forse una delle storie più straordinarie anche perché il fresco piacere che ci ristora nelle calde giornate estive è legato a un bambino di soli 11 anni. Nel 1905 il giovane Frank Epperson lasciò nella veranda un bicchiere con una bevanda gassata e un bastoncino che usava per mescolarla. Di notte le temperature scesero sotto lo zero e il liquido si ghiacciò. Quando riuscì a liberare il cubo di ghiaccio dal bicchiere si accorse che quel bastoncino era fondamentale per reggere quella nuova golosità e nel 1924 brevettò la sua scoperta.
- Salsa Worcerster: che cosa succede se l'ex governatore del Bengala entra nel tuo negozio e ti chiede di confezionare per lui una salsa che ricordi quella che mangiava sempre in India? Ti rimbocchi le maniche e ci provi! È quello che hanno fatto i proprietari di un negozio di alimentari, John Lea e William Perrins, nel 1835. Tennero per sé una parte del miscuglio pensando di poterlo vendere ai propri clienti ma l'odore era insopportabile. Misero tutto in cantina e se dimenticarono per 2 anni. Quando ripresero in mano quella strana ricetta si accorsero che, invecchiando, era cambiata in meglio. Fu un successo! La ricetta originale resta tutt'ora un segreto.
- Coca Cola: a proposito di preparazione segrete, sapete che anche la Coca Cola è nata per sbaglio? Il suo inventore, il farmacista John Pemberton, voleva creare un rimedio per il mal di testa. Nel 1886 aggiunse l'acqua gassata alla sua ricetta, la assaggiò e si accorse che la sua medicina era in realtà una bevanda ottima. Decisa di proporla come alternativa alla ginger ale e... conosciamo il resto della storia.
- Negroni sbagliato: concludiamo questa carrellata di errori, distrazioni, fatalità con un'invenzione dal buon contenuto alcolico. Il famoso cocktail Negroni sbagliato è frutto di un errore. A commetterlo fu Mirko Stocchetto, proprietario del Bar Basso di Milano. Alla fine degli anni Sessanta, in una serata particolarmente affollata versò del prosecco al posto del gin e da allora il Negroni non fu lo stesso. Un errore così fortunato da essere evidenziato anche nel nome del cocktail, oggi conosciuto in tutto il mondo.
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