20 cibi assurdi che gli americani inspiegabilmente adorano
• 31 Ottobre 2019 14:11
Negli USA bigger is better ma anche le stranezze culinarie sono all’ordine del giorno: ve ne raccontiamo 20 tra quelle che più ci hanno colpito.
America, land of opportunities e dei cibi assurdi, il luogo dove il dolce e il salato si mescolano senza una spiegazione, dove il pollo fritto è servito sui waffle e dove le zampe del maiale sono messe sott’aceto. Per ora negli USA non si mangiano cibi come il cervello, la pajata o gli insetti, ma a stranezze culinarie sono sulla cresta dell’onda. Scopriamone insieme 20 da provare (o forse no) se siete in viaggio per gli Stati Uniti o prevedete di andarci a breve.
- Carbonara lasagna. Partiamo dall’inizio. La carbonara è carbonara quando ha 4 (o 5 massimo) ingredienti: guanciale, uovo, pecorino, pasta e pepe. Ovviamente non in America, dove in quella che loro chiamano carbonara sauce mettono panna, funghi, prezzemolo e tante altre cose. Oltretutto usano questa salsa anche per preparare delle lasagne. Portarle in tavola a un italiano potrebbe farlo scoppiare in lacrime.
- Kool Aid pickles. La Kool Aid è una polvere aromatizzata alla frutta con cui è preparata una bevanda molto famosa negli USA. E a quanto pare è utilizzata anche per preparare cetrioli sottaceto particolarmente colorati: la mia nonna americana di fiducia mi dice che per prepararli bisogna mescolare il liquido dei cetrioli con zucchero e Kool Aid, poi riporre i cetrioli tagliati nel loro barattolo e versargli sopra il liquido. Prima di utilizzarli, vanno lasciati riposare per circa 2 mesi, così diventeranno belli colorati e saporiti.
- Sweet potato casserole. Tipica del Sud degli Stati Uniti per Thanksgiving, la sweet potato casserole è uno sformato di patate dolci mescolate con zucchero, burro e noci pecan. Un’altra delle sue varianti è quella dove il topping, invece che di noci pecan, è fatto di mini marshmallow. L’assurdità di questo piatto non è ciò che c’è dentro, ma il fatto che di solito sia servito insieme al tacchino, come contorno.
- Burro fritto. Dalle mie parti si usa il detto: “Fritta è bona anche ‘na ciavatta” e negli USA questo detto è preso quasi alla lettera: nelle fiere del Texas, dell’Iowa e di altri stati del Sud si trova spesso il burro pastellato e fritto. Pare che sia stato inventato nel 2009 da un certo Abel Gonzales Jr., friggitore professionista soprannominato anche Fried Jesus.
- Jell-o salad. In un Paese dove tutto può succedere, l’insalata può essere preparata con la Jell-o, la gelatina, mescolata con frutta, carote grattugiate, cottage cheese o formaggio spalmabile, marshmallow, mini pretzel o frutta secca. Famosissima negli anni ‘60, è tuttora lo snack nazionale dell Utah.
- Grits. Simile al porridge, è preparato bollendo la farina di mais nel latte. Preparato già dalla tribù di nativi americani Muskogee, oggi è uno dei piatti più tipici del soul food, servito sia per colazione con il bacon che come entrèe nel famoso grits and shrimps. Nel 2002 il grits è diventato il piatto ufficiale della Georgia, mentre il South Carolina ha un’intera sezione della sua legislazione che specifica come deve essere preparato.
- Pollo fritto con waffle e sciroppo. Sempre dal Sud degli USA arriva uno dei piatti preferiti del Paese intero: il pollo fritto servito su waffle e accompagnato da sciroppo d’acero o gravy. Conteso tra il soul food e la tradizione dei Pennsylvania Dutch, è un piatto dove la croccantezza e la sapidità del pollo si sposano con la morbidezza dei waffle e la dolcezza dello sciroppo d’acero. Una curiosità: i waffle diventarono famosi negli USA perché Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori della nazione, portò da Amsterdam quattro macchine per prepararli nel 1789.
- Frito pie. Tipica della cucina Tex-Mex, la frito pie è uno sformato preparato con chili con carne, formaggio grattugiato e patatine di mais (le Fritos). Sopra è guarnito con la salsa, frijoles refritos, panna acida, riso, cipolla o jalapenos. Da noi sarebbe una follia, ma gli americani amano tantissimo questo piatto dove le patatine sono ricoperte da cascate di condimenti.
- Formaggio spray. Altra stranezza made in USA, il formaggio da spruzzare sui toast è una realtà di non abbiamo veramente bisogno. Il principio è lo stesso della panna spray, ma in questo caso dentro alla bomboletta c’è un formaggio che non si rovina se è tenuto fuori dal frigo. In quanti film l’abbiamo visto spruzzato sui cracker?
- Spam. Anche in Italia si mangia la carne in scatola, è vero, ma lo Spam è veramente un prodotto iconico (e assurdo) del mercato americano. Popolarissimo specialmente alle Hawaii, questo panetto di carne è usato per sandwich, stufati o è mangiato da solo. Inventato nel 1923, lo Spam è entrato nella cultura di massa grazie a uno sketch televisivo in cui una cameriera tentava di venderlo a ogni cliente del diner dove lavorava: grazie a questo sketch, Spam è diventato il sinonimo di qualcosa di non voluto, dando il nome alla posta indesiderata.
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Biscuits and gravy. Perché aggiungere la gravy, preparata con fondo di carne e farina, sopra ai tipici biscuits americani? Anche questo piatto viene dalla tradizione del soul food e unisce una salsa salata a biscotti leggermente dolci, croccanti fuori e morbidissimi dentro, molto simili agli scones inglesi.
Se passate da New Orleans, biscuits and gravy sono la colazione da provare. - Olive loaf. L’esatta traduzione di loaf è pagnotta, e l’olive loaf è esattamente questo: una pagnotta di carne, spezie, olive verdi e acqua. Si serve tagliato a fette, perché in effetti è un salume, e negli USA è spesso paragonato alla mortadella (sacrilegio). Con l’olive loaf quindi si preparano panini, taglieri o è usato come topping per la pizza (sacrilegio numero 2).
- Burgoo. Il burgoo è uno spezzatino preparato con carne e verdure. La sua più grande stranezza è che nasce nelle regioni rurali degli Stati Uniti per utilizzare la carne disponibile, quindi era preparato con carne di cervo, opossum, scoiattolo, procione o cacciagione. Oggi la carne utilizzata per prepararlo, specialmente in occasione di riunioni civiche o eventi, è quella di maiale, pollo o montone.
- Green bean casserole. Gli americani amano molto le casserole, teglie di ingredienti mischiati tra di loro e cotti in forno. Nella green bean casserole sono uniti fagiolini, cipolle fritte in pastella e crema di funghi. Il tutto poi è messo in forno e cotto per 25 minuti. Anche questo piatto è servito durante le feste come contorno, così per non andarci mai troppo leggeri.
- Cincinnati chili. Inserito dallo Smithsonian nella lista dei 20 cibi più iconici in America, il Cincinnati chili è una salsa dal sapore mediterraneo utilizzata per condire gli spaghetti o l’hot dog. La particolarità di questo piatto è che può essere servito in 5 ways: two-way prevede spaghetti con chili, three-way spaghetti, chili e cheddar, four-way onion è composto da spaghetti, chili, cipolle e cheddar, four-way bean prevede spaghetti, chili, fagioli neri e cheddar, e nel five-way tutti gli ingredienti precedenti sono presenti nel piatto.
- Pickled pigs feet. Nelle dispense di molti americani si trovano questi barattoli di zampe di maiale salate e affumicate e poi messe sott’aceto. Da mangiare come snack o antipasto, le zampe di maiale non sono poi così lontane da alcune tradizioni italiane come ‘o pere e ‘o musso, piatto tipico della tradizione napoletana.
- Ambrosia salad. Tradizione di Natale, l’insalata ambrosia è un mischione di frutta con arance, ananas, ciliegie, cocco e panna montata. Oltre a questi ingredienti in questa simil-macedonia sono aggiunti anche yogurt o panna acida. Le due stranezze di questo piatto: il nome deriva dal cibo degli dei Greci; anche l’ambrosia salad è servita come contorno durante il pranzo di Natale.
- Coccodrillo fritto. Le frittelle di coccodrillo o alligatore sono preparate in particolare in Florida e Louisiana dove questi animali abbondano. Alla vista possono sembrare delle semplici nuggets di pollo, ma il sapore è tutt’altro.
- Coca-Cola fritta. In America si frigge un po’ di tutto e la Coca-Cola non fa eccezione: per preparare questo snack, la Coca-Cola è surgelata, passata nella pastella e fritta. Si serve con sciroppo alla Coca-Cola e panna montata, per dare uno sprint alle serate nelle fiere della provincia americana. La ricetta è stata inventata nel 2006 sempre da Abel Gonzales Jr, il Fried Jesus, per un contest sullo snack più creativo.
- Akutaq. Tipico dell’Alaska, l’akutaq è il gelato esquimese e la sua traduzione letterale dall’inuit significa miscela. Si prepara con acqua mescolata a grasso di renna o alce e olio di foca o grasso di balena: l’acqua e il grasso sono lavorati insieme, poi sono aggiunti frutti di bosco e il tutto è messo a congelare fino a che non assume la consistenza del gelato. Pensate che nelle nostre gelaterie avrebbe successo?
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