7 cose da bere al ristorante se non vuoi alcol
Siete a dieta o per motivi di salute preferite evitare alcolici? Niente paura, le bevande senza l’alcol sono uno dei nuovi trend di stagione.
Vi è mai capitato di andare al ristorante o a fare un aperitivo con gli amici e prendere una bevanda analcolica, magari una semplicissima bottiglietta d’acqua? Quest'anno la tendenza è associale alla cena anche bevande analcolicheI motivi di questa scelta possono essere tanti: magari dovete guidare, siete astemi o non vi piacciono determinati tipi di alcolici o magari per una sera non avete voglia di niente di più di un cocktail analcolico. Non vi preoccupate, il 2016 è il vostro anno. Sì, perché tra le nuove tendenze del food&beverage internazionale c’è proprio l’aumento di proposte analcoliche, considerate più sane e con meno calorie. Cocktail, centrifugati, tè… scopriamo allora le 7 alternative senza alcool da bere al ristorante.
- Acqua: qual è la bevanda più bevuta al mondo? L'acqua! E allora che male c'è se degustiamo i nostri piatti con un bicchiere di acqua liscia o gassata? Tra l'altro è la soluzione più neutra, quella che vi permette di concentrarvi sui sapori delle varie ricette senza distrazioni.
- Acqua tonica: non vi abbiamo convinto con l'acqua? Allora puntate sull'acqua tonica: dal sapore amarognolo grazie alla presenza del chinino, un gruppo di composti che, in dosi moderate, hanno un effetto benefico sui crampi, sulla febbre, sulle infiammazioni e sui dolori. In estate, una fetta di limone è un must.
- Chinotto, cedrata e bevande vintage: anche le bibite hanno le loro mode. Queste vanno, vengono e a volte ritornano come nel caso di alcune bevande come il chinotto. Si tratta di un soft drink che ricavato dall'omonimo tipo di agrume (il nome scientifico è Citrus myrtifolia, ma a volte viene sostituita dagli aromi) particolarmente diffuso in Liguria. Altra bibita che è tornata ad avere un gran numero di affezionati è la cedrata, una bevanda analcolica fresca e dissetante realizzata per lo più con i cedri calabresi. E chi si ricorda la spuma? Negli anni '40 era diffusissima in tutta Italia ma sta tornando a deliziarci con i suoi tanti aromi (non esiste una ricetta unica) e le sue bollicine.
- Tè e tisane: una buona notizia per i tanti appassionati, anche nel nostro Paese. Il tè e le tisane non sono più solo i protagonisti dei pomeriggi con le nonne o le zie; e neppure un privilegio della regina d'Inghilterra o degli hotel extralusso di Londra. Chi frequenta i ristoranti giapponesi o ha viaggiato nel Nord America negli ultimi anni lo avrà notato. In molti locali infatti si sta diffondendo la carta dei tè e delle tisane e oltreoceano la figura del Tea Sommelier non è più una rarità. Del resto è un mondo talmente variegato che è impossibile non trovare qualcosa che si adatti ai propri gusti o a ciò che si sta mangiando. Unica avvertenza: altra moda del momento è quella del Kombucha, tè fermentato grazie all'aggiunta di un composto di lievito e batteri chiamato Scoby (acronimo di Symbiotic Colony of Bacteria and Yeast). Piace molto oggi perché è ricco di proprietà ma è leggermente alcolico quindi resta una bevanda sconsigliata per i bambini, le donne che aspettano un bambino in fase di allattamento. E che cosa dire delle tisane? Se, per esempio, la menta viene aggiunta per dare freschezza a tante ricette perché non può essere protagonista di una bevanda da sorseggiare a tutto pasto?
- Caffè: che cosa c'entra tra le alternative senza alcol da bere al ristorante? C'entra, c'entra, perché all'estero, ma anche in Italia, si stanno provando abbinamenti nuovi, diverse miscele e diverse tecniche di preparazione per accompagnare le ricette degli chef, dall'anatra alle ostriche. Del resto la colazione continentale non prevede uova, bacon o salsiccia e caffè lungo? E vogliamo parlare del matrimonio indissolubile con il cioccolato?
- Centrifugati: altra tendenza del momento, un concentrato di benessere che aiuta a depurarsi, attivare il metabolismo (magari aggiungendo un pizzico di zenzero) e sentirsi sempre belli, giovani e in forma. Vista la grande richiesta, sempre più locali li stanno mettendo in carta. Carote, sedano, cetriolo, finocchio, spinaci, mela, ananas, avocado, kiwi tra gli ingredienti più diffusi.
- Cocktail analcolici: li chiamano anche mocktail, dal verbo to mock, ovvero ingannare. Sono belli, scenografici, originali ma con una piccola differenza rispetto agli originali: non contengono alcol. In alcuni casi sono rivisitazioni dei grandi classici dallo Spritz al Bloody Mary fino al Moscow Mule, altre volte sono ricette assolutamente nuove e intriganti. Tra gli ingredienti più gettonati di quest'anno la barbabietola rossa (usata a pezzetti, tritata o montata a neve), materia prima amata da tutti i salutisti, ma non solo. Del resto, sia nei piatti che nei cocktail, ha una naturale predisposizione alla presenza scenica e si presta bene a varie rivisitazioni e abbinamenti. Provare, anzi, sorseggiare per credere!