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E voi lo mangiate il kurakkan?

di Francesca Panozzo 7 Ottobre 2018 11:09

Il kurakkan, noto anche come miglio indiano, è un cereale di cui si utilizza la farina per cucinare frittelle e preparare bevande alcoliche.

Il kurakkan è un cereale conosciuto anche come miglio indiano. Il suo nome scientifico è Eleusine indaca o tocussa e fa parte della famiglia delle poacee, comunemente nota come graminacee, la stessa di orzo, segale e grano. un cereale simile all'orzo, alla segale e al grano Si tratta di una pianta erbacea, annuale, che può raggiungere e superare facilmente il metro di altezza. Come la maggior parte delle piante della famiglia produce inflorescenze allungate, le spighe, i cui frutti sono piccole cariossidi bianche, gialle, rosse, brune o nere a seconda della specie. Se trova le giuste condizioni climatiche è di facile coltivazione, quasi infestante. L’Eleusine coracana, ad esempio, predilige terreni ben drenati, al limite della siccità, questa caratteristica, unita al fatto che i suoi chicchi possono essere conservati a lungo poiché difficilmente attaccati da insetti e muffe, l’ha resa una pianta fondamentale per l’alimentazione di base di molte popolazioni in particolare in Africa, paese di cui è originaria, e in Asia.

Come si trova in commercio

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Principalmente il kurakkan è  utilizzato sotto forma di farina integrale. A causa delle piccole dimensioni dei suoi chicchi, infatti, la macinatura non è semplice. Inoltre anche il processo di eliminazione della crusca è difficoltoso poiché questa è strettamente legata all’endosperma. Queste difficoltà portano la maggior parte dei produttori a scegliere di ricavare la farina dalla macinatura del chicco intero. Se da un punto di vista salutare questa scelta può essere positiva, da un punto di vista economico ha l’enorme svantaggio che, essendo più ricca di olio, la farina integrale si conserva per meno tempo e rispetto a quella bianca ha un impiego più limitato.

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Un impiego minoritario del kurakkan prevede invece la germogliazione dei chicchi. I frutti germogliati sono utilizzati per produrre bevande fermentate come la chhaang nepalese, una sorta di birra, o altri tipi di bevande alcoliche che possono richiamare l’acquavite. In Italia è possibile trovare la farina nei negozi che vendono alimenti asiatici o africani o in quelli specializzati per chi soffre di celiachia, il kurakkan è infatti privo di glutine, mentre contiene ferro, calcio e vitamine.

In cucina

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Se avete voglia di provarlo, vi consigliamo di preparare una sorta di piccole piadine per la colazione da cuocere in una padella antiaderente così come si trovano nella cucina cingalese mescolando farina bianca, farina di cocco e farina di miglio indiano in parti uguali a olio e acqua quanto basta per fare un impasto lavorabile e un pizzico di sale.