FIVI torna a Piacenza da 26 al 28 novembre
È in arrivo, a Piacenza, l’undicesima edizione della fiera FIVI. Amanti del buon vino, che cosa aspettate a comprare il biglietto?
Per gli amanti del buon vino, l‘ultimo fine settimana di novembre è sinonimo di Piacenza e, soprattutto, di FIVI: una tappa diventata ormai obbligatoria da anni. Questa volta, saranno ben tre i padiglioni del polo fieristico occupati e oltre 850 gli espositori provenienti da tutta Italia. Insomma, numeri da record per l’imminente edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti che si terrà da sabato 26 a lunedì 28 novembre 2022 a Piacenza Expo. La FIVI si riconferma quindi una delle manifestazioni più importanti legate al mondo del vino, amata da tutti gli appassionati e non solo. I Vignaioli FIVI, piccole realtà spesso a gestione familiare, dietro ai banchi di assaggio presenteranno i loro prodotti e, soprattutto, li racconteranno. Quest’anno, alla degustazione più ambita d’Italia parteciperà anche una firma d’eccezione, quella del maestro dell’illustrazione Guido Scarabottolo che ha collaborato alla realizzazione del Manifesto. Nei padiglioni, che ospiteranno tutte le aziende iscritte al Mercato e il pubblico che da anni affolla la manifestazione, sarà possibile conoscere, assaggiare e acquistare migliaia di vini. Tutti frutto del lavoro e della passione delle Vignaiole e dei Vignaioli FIVI. Inoltre, una tensostruttura dedicata accoglierà anche l’area della gastronomia, dove gli artigiani del cibo completeranno la rassegna con le loro interessanti proposte.
Le degustazioni guidate
Sabato 26 novembre, alle ore 11.00, si inizierà con La degustazione Trebbiano d’Abruzzo tra passato e futuro. Cinquant’anni fa nasceva la DOC Trebbiano d’Abruzzo e iniziava il cammino verso la valorizzazione di un territorio di grande vocazione attraverso un vitigno dall’identità complessa. A parlarne ci saranno Emilio Rapino (Vignaiolo in Abruzzo), Ludovico Botti (Vignaiolo nel Lazio) e Paolo Trimani (enotecaro e Vignaiolo). Alle ore 14.30, Les Crêtes: attitudine contemporanea e identità cristallina. Come ha fatto l’innovazione a supportare Les Crêtes nella valorizzazione un territorio come la Valle D’Aosta? Lo scopriremo attraverso una degustazione di 3 tipologie di vini di Les Crêtes tappati con chiusure innovative e sostenibili. Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano e Brand Ambassador Vinventions, dialogherà con Matilde Poggi (Vignaiola in Veneto, Presidente CEVI e già Presidente FIVI) e con Raffaele Crotta, enologo di Les Crêtes, azienda guidata da Costantino Charrere, primo presidente di FIVI.
Domenica 27 novembre, alle ore 11.30, Il Voglar di Peter Dipoli: un sauvignon di montagna. Sui pendii terrazzati situati tra i 500 e i 600 metri a Penone, una frazione di Cortaccia (BZ), Peter Dipoli coltiva il suo Sauvignon. Lo ha chiamato Voglar, come l’antico nome della zona. A condurre, Peter Dipoli (Vignaiolo in Alto Adige) con lo scrittore Massimo Zanichelli. Alle 14.30, Il barbaresco Basarin: una storia di famiglia. Il 1968 è stato l’anno della svolta: la famiglia Adriano, originariamente mezzadri, ha acquistato la sua prima cascina nella frazione San Rocco Seno d’Elvio ad Alba. Nel 1994 Marco e Vittorio hanno imbottigliato il loro primo vino, iniziando così la loro storia di Vignaioli indipendenti. Attraverso 5 annate del loro Barbaresco DOCG Basarin scopriremo le caratteristiche di un cru entrato nella storia degli Adriano per la prima volta nel 2000, con la prima vinificazione. A condurre, questa volta, Michela Adriano (Vignaiola in Piemonte) e Claudio Fenocchio (Vignaiolo in Piemonte).
Viaggio tra gli 850 vignaioli FIVI
All’evento in arrivo, il numero di produttori che da anni fatica nella vigna, produce vini di grande qualità e ama confrontarsi con le persone sarà impressionante. Tra le tante realtà da conoscere e i vini da degustare, troverete Le Fraghe di Matilde Poggi che sul Garda produce Chiaretto, Bardolino e il Chelidon (dalla Rondinella), Istine di Angela Fronti, giovane e talentuosa enologa di Radda in Chianti che, oltre al vino Chianti Classico e al suo particolare Merlot che cresce a 550 metri di altitudine, ha ottenuto un Vermouth da vino rosato davvero sorprendente. Dall’Abruzzo ci sarà la Tenuta Agricola Pesolillo, che produce Montepulciano d’Abruzzo Doc e Pecorino Abruzzo Doc. Dall’ Emilia Romagna, Podere il Saliceto, un’azienda che produce degli ottimi lambruschi come il Sorbara Dop, il Lambrusco di Modena Dop e il Malbo, un Emilia Rosso IGP in quel di Campogalliano. Dalla Liguria Giovanna Maccario di Maccario Dringenberg, con i suoi vini eroici come il Luvaira Rossese di Dolceacqua ottenuto con i ceppi di vite centenari e il Rossese di Dolceacqua Superiore “Posau”. Dalle Marche, l’azienda Terracruda, con il suo Metaurum, Bianchello del Metauro Superiore e, infine, non mancherà The Queen of Timorasso, Elisa Semino, che conduce insieme alla sua famiglia l’azienda La Colombera a Tortona, in Piemonte, e produce il Timorasso Il Montino, una delle bandiere del territorio.
Come riconoscere le bottiglie FIVI
È facile: sulle capsule c’è il marchio della FIVI, la federazione che rappresenta i Vignaioli Indipendenti che seguono in proprio tutta la filiera: coltivano i loro vigneti, vinificano la loro uva, imbottigliano i loro vini che poi vendono direttamente.
Orari della fiera
L’undicesima edizione della mostra mercato a cura della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti e di Piacenza Expo, si svolgerà nei seguenti orari: Sabato 26 novembre dalle 11.00 alle 19.00; Domenica 27 novembre dalle 11.00 alle 19.00; Lunedì 28 novembre dalle 11.00 alle 17.00. L’ingresso giornaliero in fiera costerà € 30 (2 gg € 50), online € 25 (2 gg € 40) e sarà comprensivo di bicchiere. L’ingresso ridotto di € 20 sarà riservato per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV – AIES – ASPI – ASSOSOMMELIER e SLOW FOOD (il biglietto dovrà essere acquistato in cassa mostrando la tessera valida dell’anno in corso). Per chi arriverà nella città emiliana in treno, dalla stazione ferroviaria di Piacenza sarà possibile prendere l’autobus di linea N.19 per il polo fieristico.