I 27 hamburger migliori al mondo: quanti ne avete mangiati?
Tre esperti di hamburger di fama mondiale hanno creato per Bloomberg la lista dei migliori hamburger del mondo: ecco quali sono, da New York a Bali.
Da Londra a Sydney, l’hamburger resta un piatto in grado di soddisfare ogni esigenza, comprese quelle vegane. Ecco la lista mondiale secondo Bloomberg. Nel film Pulp Fiction Samuel L. Jackson definiva l’hamburger “la colonna portante di ogni colazione vitaminica“. tre esperti di hamburger hanno creato una lista dei migliori hamburger del mondo per bloomberg Ma se per certi stomaci l’impresa di inghiottire un panino con una polpetta di carne macinata al mattino potrebbe risultare improba, non si può dire la stessa cosa quando lo stesso piatto si ordina a pranzo o a cena. In questa occasione la differenza fra un buono e un cattivo hamburger può costare cara. Tre esperti di hamburger di fama mondiale – Randy Garutti di Shake Shack, Scott Collins dei ristoranti Meatliquor a London e Uwe Opocensky del Greater China Restaurant Co. a Hong Kong – hanno stilato la rotta per un giro del mondo in 27 hamburger per Bloomberg. Nessun appassionato rimarrà a bocca asciutta.
- Prima tappa, New York. Qui i locali in cui gustarsi un ottimo hamburger sono potenzialmente infiniti, trattandosi di una vera istituzione nazionale. Il primo locale che la triade culinaria interpellata da Bloomberg nomina è il Minetta Tavern, al Greenwich village. Il suo hamburger è a base di carne dry aged, accompagnato da cipolle caramellate e patatine.
- Lo stesso tipo di carne, accompagnata da cheddar, cipolle rosse e una salsa speciale è servita da NoMad Hotel.
- Ci spostiamo a Brooklyn dove gli chef tirano fuori dal cilindro Pizza Loves Emily. Nonostante sia un posto da pizza, gli esperti assicurano un hamburger eccezionale, in un panino con impasto pretzel e con una salsa cheese-and-buffalo.
- Nel West Village The Spotted Pig, il gastro pub di April Bloomfield serve uno degli hamburger più osannati della città, con roquefort e patatine fritte a bastoncino.
- Lo stesso locale di Garutti, lo Shake Shack, ha diversi punti vendita tra cui uno all'aeroporto. Anche i suoi colleghi reclutati da Bloomberg lo hanno inserito in classifica, complice anche il prezzo molto basso: il singolo costa solo 5,55 dollari.
- Ad Hackensack, New Jersey, per una tappa sicura è impossibile ignorare il White Manna, uno dei primi locali a servire hamburger in zona. Un pezzo di storia imprescindibile.
- A New Haven c'è un'altra istituzione a cui far visita. Si tratta di Louis Lunch, che addirittura rivendica l'invenzione dell'hamburger sandwich nel 1900. Non accetta carte di credito ed è chiuso per gran parte della settimana: "Aprono se ne hanno voglia - spiega Garutti - e non ti permettono di usare il ketchup". Siete avvisati.
- Anche sulla costa orientale ci sono diversi ristoranti pronti a soddisfare gli amanti dell'hamburger. In prima linea c'è In-N-Out Burger, una catena la cui storia inizia nel 1948 e propone piatti il cui segreto sta in due parole: materia prima.
- Al The Apple Pan di Los Angeles si potrà fare un'esperienza davvero vintage, con tanto di chef che cucina l'hamburger davanti al cliente.
- Rimanendo in California, ma spostandosi a Pasadena, si potrà cenare da Pie 'n Burger. Insieme al The Apple Pan hanno ispirato Garutti nella sua impresa newyorkese.
- Dall'altra parte dell'oceano, dove la storia dell'hamburger è probabilmente iniziata, i tre chef hanno scandagliato dapprima la capitale del Regno Unito, crogiolo di tutte le novità culinarie del momento, luogo di sperimentazione e di sovversione della tradizione. Il primo nome della lista è Bar Boulud, dove Daniel Boulud prepara il suo ormai celeberrimo Piggy Burger.
- Al 28esimo piano dell'Hilton di Park Lane di Londra si può cenare al Galvin at Windows, gustandosi la vista spettacolare e un buon hamburger.
- Al St.John Bread & Wine, sempre a Londra, preparatevi ad assaggiare il brain burger, un panino fatto con cervello di vitello fritto in panino di panko (pangrattato giapponese).
- Sulla lista troviamo, sempre nella capitale inglese, troviamo anche CUT dello chef Wolfgang Puck.
- Nanban è il locale in cui l'hamburger, la pancetta di maiale e la salsa gochujang vi faranno perdere la bussola.
- Patty&Bun, catena specializzata in piccoli panini, conquista un posto nell'elenco di Bloomberg.
- Una chicca per vegetariani e celiaci: Farmacy serve un hamburger di miglio, fagioli neri, funghi, salsa di bacche di goji, avocado, cetrioli e pomodori, in un panino gluten-free.
- A Leeds gli esperti di Bloomberg consigliano di fare una capatina da Bundobust, dove insieme a street food indiano vegetariano è possibile assaggiare birra fatta in casa e un panino molto, ma molto fritto.
- Saltando a piè pari Italia, Spagna e Germania, tra i 27 top burger vengono elencati quelli di Big Fernand, a Parigi.
- Gasoline Grill a Copenhagen, adorato dai ragazzi di Noma, si conquista un posto anche nella lista stilata per Bloomberg.
- Per il continente asiatico i tre chef hanno censito Corea del Sud, Giappone e Indonesia. A Seul il Burgermine ha associato all'hamburger il concetto di all-you-can-eat. Ognuno può costruire il proprio hamburger da un buffet, con tanto di patatine fritte. Tutto rigorosamente no limits.
- La catena MOS Burger ha più di 1.700 punti vendita tra Asia e Austrialia. Tra le specialità c'è l'hamburger di riso, chiara declinazione della pietanza occidentale nel linguaggio culinario orientale.
- Due indirizzi per l'Indonesia: Five Monkeys e Corner House, entrambi a Kuta, Bali. Il bacon cheeseburger del primo promette di saziare anche i più esigenti.
- Al Corner House si potrà attendere con l'acquolina in bocca la polpetta grigliata alla perfezione con del cheddar stagionato. Gli chef promettono: "Non si può avere di meglio".
- Appuntatevi questi tre nomi per Sydney: Chur Burger, Belle's Hot Chicken e Burger Project. Una volta in città affidate a loro la vostra voglia di hamburger gourmet. Occhio a Belle's Hot Chicken (in foto): se chiederete di aggiungere del piccante al vostro piatto potreste quasi pentirvene. Quasi.
E per l’Italia? La lista l’abbiamo fatta noi.
- IMMAGINE
- Serious Eats
- Grubstreet
- TimeOut
- The Infatuation
- NYT
- The Drink Business
- Londonist
- Hot Dinners
- Luxury London
- TripAdvisor
- Broadsheet