4 bianchi: il cocktail che scatena la polemica. Cos’è, come si fa e cosa ne pensano i bartender
Noto anche come Invisibile, il 4 bianchi era diventato famoso negli anni Novanta e sta tornando di moda tra i giovanissimi alla ricerca dello sballo facile
Guerra al 4 bianchi: è questo l’urlo di battaglia di influencer e bartender contro l’ultimo revival del momento. La motivazione più frequente che viene data è che non si tratta di un drink, ma una ricetta creata a caso, mescolando alcolici ad alta gradazione e ingentilita dallo sciroppo di fragola. «Non ha gusto né senso logico», dicono in molti. Ma ai giovani piace perché permette di ubriacarsi senza troppa fatica e a basso costo. Infatti, c’è chi lo chiama il cocktail dello sballo e chi ha iniziato a celebrarlo su TikTok nella sua versione al maracuja. Ecco cos’è il 4 bianchi e cosa ne pensano gli esperti.
Cos’è il 4 bianchi
Il quattro bianchi cocktail è un drink (ma guai a chiamarlo così davanti ai bartender) nato negli anni Novanta. Nelle discoteche andava fortissimo. Oggi sta riconquistando terreno, ma non certo per il suo sapore. È la finalità con cui è nato questo cocktail a interessare i clienti, un target di giovanissimi con pochi mezzi e tanta voglia di sballarsi in fretta con un mix di alta gradazione alcolica. Infatti, il 4 bianchi può superare anche i 30 gradi alcolici. La diabolica miscela è composta da rum, tequila, gin e vodka. C’è chi aggiunge del succo di fragola o della soda o succo di limone. C’è chi inizia a ordinare il 4 bianchi al maracuja.
Cosa dicono gli esperti
L’influencer dei drink Fabio Marzo ha girato un video in cui dice che “chi beve il 4 bianchi ha seri problemi” (ma senza offesa, ha aggiunto). Questo cocktail era celebre negli anni Novanta, quando ubriacarsi in fretta era di gran moda. Tequila, rum bianco, gin e vodka sono gli ingredienti principali di questa miscela che no, non vi lascerà un alito tirabaci. Per renderlo più piacevole, alcuni ci mettono lo sciroppo di fragola. Secondo il tiktoker si peggiora solo la situazione.
Secondo il divulgatore alcolico, barman e formatore di Mixology Academy Daniele De Vincenzo, questo drink l’ha inventato la generazione che negli anni Novanta aveva voglia di ubriacarsi velocemente e con pochi soldi. «Non è un drink perché, di fatto, non ha nessuna base per essere un drink. È come se in cucina si mettesse la pasta insieme al riso e al pane. Non è un piatto così come il 4 bianchi non è un drink».
Gianni Dell’Olio di Botanicals & Co liquida la questione come «è un drink che non è mai esistito, forse diffuso in discoteca, ma non nei cocktail bar, dove la gente vuol bere bene».
L’influencer Pasquale Russo consiglia di barattare la miscela alcolica con un Long Island Iced Tea, che però aggiunge la Coca Cola.
Qual è la differenza tra il 4 bianchi e il Long Island Iced Tea?
Tra Long Island e 4 bianchi c’è anche una differenza molto importante. Infatti, i quattro alcolici protagonisti del 4 bianchi si differenziano per il triple sec che nel cocktail dello sballo è sostituito dalla tequila, più alcolico e dal gusto più selvaggio. Negli Stati Uniti il 4 bianchi viene chiamato Invisible Cocktail e negli anni Novanta c’è chi ricorda molto bene di aver iniziato le proprie serate, ordinando un Invisibile. Infatti, il 4 bianchi è un cocktail trasparente, che può variare il suo coloro grazie agli sciroppi o al colore del rum usato. Un altro cocktail trasparente, che fa bene il suo lavoro anche se un con una gradazione minore, è il Margarita.