5 nuovi ristoranti cinesi da provare a Roma
• 25 Febbraio 2019 14:01
Se volete provare una buona cucina cinese autentica a Roma, date un’occhiata a questi nuovi ristoranti che vi suggeriamo.
Mangiare cinese a Roma, da qualche tempo, non è solo riso alla cantonese e involtini primavera: negli anni la cucina cinese romana ha visto spiccare esempio di grande valore come Hang Zhou da Sonia, Celebrità, Kaiyue e Dumpling Bar. Ma dove altro possono andare gli amanti della cucina cinese autentica per assaggiarla?
Ecco qui 5 locali romani che non potete perdere se volete assaggiare l’autentica cucina cinese.
- Damplings (via Monte Pertica, 41). Aperto nel 2017, questo piccolo locale nasce “da un viaggio in estremo oriente alla scoperta dei sapori autentici dell'Asia”, come raccontano i proprietari, e si trova in zona viale Mazzini. Il menu è quasi completamente improntato sul dim sum, un tipo di cucina della Cina meridionale in cui sono servite piccole porzioni di ogni cosa, e comprende ravioli come gli xiao long bao ripieni di brodo, noodles, panini cinesi e i cong you bing, pancake cinesi al cipollotto.
- Ce. Bistrot cinese (via Gaspare Gozzi, 33). Recentissimo, ha aperto i battenti tra settembre e ottobre 2018 in zona Ostiense e propone piatti della cucina di Chongqing, sud della Cina. Nel menu le specialità della nonna: brasato di manzo di Nonna Deng, pancetta stracotta Shao Bai, il pollo allo zenzero Wawa, involtini primavera, polpette della nonna o carne fritta in pastella. Il tutto servito o con riso bianco alla maniera cinese, con spaghetti o all'interno di panini al vapore. Se volete mangiare le loro delizie, armatevi di pazienza: il locale è composto da 3 tavoli e pochi altri sgabelli.
- Il Padiglione delle Cicogne (via Giovan Battista Gandino, 44). Il Padiglione delle Cicogne è una certezza nella zona di Valle Aurelia e dintorni. Gestito da un ragazzo italiano e da sua moglie (di origine cinese), questo locale propone una cucina che spazia dal nord al sud della Cina e l’esperienza di una vera sala da tè. Nel menu i classici della cucina italo-cinese, come gli involtini primavera o i ravioli al vapore, sono affiancati a piatti come l’anatra alla pechinese, il riso in foglia di loto, i noodle di patate o il calamaro al modo dello Shandong. Diversi dal solito anche i dessert, molto più orientati verso l’occidente, come il soufflé ai lichees con salsa di lamponi.
- 川江号子- Ristorante cinese Sichuan (via di San Martino ai Monti, 33/c). Il ragazzo che vi accoglierà vi spiegherà subito che loro il ristorante lo chiamano Sichuan, ma il suo nome reale è Chuānjiāng hào zi, ossia una canzone cantata dai trasportatori di barche sul fiume Jingsha. Aperto a novembre 2018, si trova poco fuori dalla zona di piazza Vittorio, a due passi da Santa Maria Maggiore. Il menu è vastissimo e alcune parti sono solo in cinese perché contengono piatti come le zampe di gallina o la trippa alla cinese. Fatevi consigliare, perché la scelta tra antipasti freddi, caldi, piatti classici, piatti alla pentola al fuoco tipici del Sichuan, carne e pesce, sarà molto difficile.
- Lamian Bar (via dei Conciatori, 9/a). Ancora non si sa moltissimo del Lamian Bar, ma ve ne abbiamo già parlato qui, e sembra essere una rivoluzione sulla scena italo-cinese. Il locale, che aprirà in zona Ostiense, avrà in menu oltre ai lamian, spaghetti cinesi fatti a mano tipici di Lanzhou, altri piatti del Nord della Cina come l’anatra alla Pechinese cotta nel tipico forno, gli arrosticini di Xi’An o i baozi.
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