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7 modi per tenere in fresco cibi e bevande al mare

di Marta Manzo 28 Luglio 2021 10:45

In spiaggia tutto il giorno con cibi e bevande portati da casa? Ci sono ben 7 modi (e un trucco) per tenere al fresco tutto quanto.

Più simili a lucertole che non a esseri umani, alcuni tra noi passano in spiaggia tantissime ore, cercando di raccogliere quanti più raggi di sole possibile. tenere cibo e bevande in fresco al mare, si può Se anche voi siete tra quelli che rimangono al mare dalla mattina alla sera – soprattutto in libera, senza vincoli di orario – saprete benissimo che uno dei problemi con cui bisogna fare i conti a monte è quello del cibo. Non solo di come procacciarselo, ma soprattutto di come mantenerlo fresco, insieme alle bevande, dal momento in cui usciamo di casa fino a quello in cui effettivamente lo consumeremo. Ebbene, per farlo esistono tanti modi. Ce sono alcuni collaudati e di solito sono quelli tramandati in famiglia per tradizione orale. Altri vengono direttamente mutuati dall’esperienza del campeggio di noi provette Giovani Marmotte. Altri ancora sono quasi al limite con gli antichi insegnamenti di MacGyver, celebre nello sfruttare quel che aveva intorno. Vediamo?

  1. Borsa frigo. Approccio standard dell’organizzazione di una giornata al mare, la borsa frigo è utile perché mantiene la temperatura al suo interno. Di per sé, però, non produce freddo, per cui andrebbe tenuta in un luogo già fresco o freddata prima ancora di essere riempita. Al momento di inserirvi i cibi (possibilmente confezionati in monoporzioni) bisogna tenere conto anche del numero di tavolette ghiacciate da aggiungere:  per funzionare bene, infatti, una borsa frigo dovrebbe contenere 2 parti di ghiaccio per ogni parte di cibo e avere meno spazi vuoti possibili. Quando l’acquistate, dunque, valutatene la capienza in base alle esigenze che potreste avere. E inserite cibi già freddi o addirittura congelati, se possibile. Così riusciranno a resistere fino a un massimo di 8 ore.
  2. Frigo termico. Grande classico della discesa familiare in spiaggia, il frigo termico è un vero e proprio frigorifero portatile, in plastica rigida. Scomodissimo da trasportare, soprattutto quando pieno e privo di ruote, regala invece grandi soddisfazioni una volta arrivati al momento del pranzo, visto che rimane freddo molto più a lungo grazie alla possibilità di disporvi più accuratamente i ghiaccioli all’interno. Ancor di più, poi, se fa parte di quei modelli ricchissimi che possono essere anche collegati alla presa di corrente. Il segreto del suo freddo? L’intercapedine tra le spesse pareti, che si trasforma in sistema refrigerante autonomo nei modelli elettrici.
  3. Thermos. Hanno la stessa intercapedine dei frigoriferi, ma sono molto più maneggevoli. Ciò significa che, se dovete soltanto arrivare al pranzo e siete zaino in spalla, i thermos (o i portavivande, purché caldo-freddo) saranno sufficienti a trasportare cibo o bevande per uno/due persone. Un buon thermos, infatti, riesce a mantenere i liquidi freddi fino a 24 ore ed è un ottimo investimento su cui vale la pena puntare tutto l’anno.
  4. La grande bottiglia ghiacciata. Eccoci davvero arrivati alla storia di famiglia. Alzi la mano chi non si è mai ritrovato ad aprire la borsa frigo e a trovarci quella enorme bottiglia di acqua ghiacciata da 2 litri, infilata al posto delle piastre eutettiche. Odiata da tutti, un grande risparmio di tempo, peso e denaro, in realtà. Perché l’acqua sostituisce il ghiaccio nelle prime ore di utilizzo, poi resta fresca per essere bevuta. E il frigo, a trasportarlo, pesa comunque meno.
  5. Bacinella con ghiaccio. Analoga tecnica collaudata – soprattutto dai venditori di bibite, cocomeri, meloni oppure in campeggio – è la bacinella piena di ghiaccio. Che, in caso siate impossibilitati ad acquistare borse frigo o thermos, vi risolverà il problema del freddo in men che non si dica. Basta riempirla di ghiaccio (o ghiaccio e acqua) e mettervi ammollo contenitori e bottiglie. Attenzione, però, che i primi siano ermetici e ben chiusi. È pacifico, ma lo ricordiamo comunque, che il tutto va tenuto quanto più all’ombra possibile.
  6. La sportina in acqua. Questa è la versione dell’ultimo minuto, priva di bacinella e ghiaccio, utile in caso vi troviate in un luogo in cui l’acqua è molto fresca, per esempio l’oceano, un lago, il corso di un fiume. Valgono le stesse regole della bacinella, dunque contenitori ermetici e ombra quanto più possibile, ed è anche buona norma assicurare la sportina alla riva con una corda legata a un sasso oppure a un bastone conficcato nella sabbia. Certo, non è applicabile ovunque – immaginate la faccia del bagnino? – ma se non vi fate problemi con la faccia di bronzo è una tecnica poco dispendiosa con un’ottima resa. Non fredda come un frigorifero, insomma, ma è veramente molto green.
  7. Sotto la sabbia. Dicevamo MacGyver ed eccolo qui. L’agente operativo della Dxs apprezzerebbe tantissimo l’ingegno di…scavare una buca. Profonda. Una bella buca nella sabbia, fino a trovare quasi l’acqua, è infatti il luogo ideale dove conservare pranzo e bevande se non avete modo di tenerle al fresco diversamente. E viene meglio ancora se vicino a voi c’è una grotta, fresca per sua natura, dove i raggi del sole non battono. Scavate, dunque, e foderate lo spazio creato con dei sassi, se li trovate. Meglio evitare la plastica, perché farebbe da scudo al fresco naturale della sabbia. Che poi, a pensarci bene, non vi ricorda quello che fa il vostro cane per disperdere il calore del corpo?

I cibi da evitare

Quale che sia la tecnica che userete, in spiaggia e nei luoghi caldi evitate, se potete, di portare tutte quelle famiglie di cibi velocemente deperibili, perché le alte temperature ne accelerano ulteriormente il processo di deterioramento. No yogurt, no formaggi, no creme, no carni o pesce crudo, no decisamente ai gelati.

Un ultimo trucco

Se la vostra borsa frigo lo consente – lo trovate scritto nelle avvertenze – per raffreddare non usate soltanto le piastre ghiacciate o il ghiaccio normale, ma mixate con un po’ di ghiaccio secco. Quest’ultimo, infatti, ha la capacità di abbassare molto rapidamente la temperatura di cibi e bevande. Lo potete fare, dicevamo, soltanto se il prodotto che avete acquistato lo consente: se di scarsa qualità, potrebbe spaccarsi.