8 alimenti da non dare ai bambini (e con cosa sostituirli)
Ci sono alimenti che i bambini non dovrebbero consumare in quantità significative, perché non fanno bene in crescita: ecco quali sono e come sostituirli.
Gli alimenti che i bambini in modo particolare dovrebbero evitare sono quei cibi conosciuti anche con il nome di junk food, ossia cibo spazzatura. Sono alimenti che hanno uno scarso valore nutrizionale e un alto contenuto calorico e sono molto spesso troppo ricchi di zuccheri e grassi. il pericolo numero uno è il junk food, cibo spazzatura, troppo ricco di zuccheri e grassi Numerosi studi hanno evidenziato che se i bambini mangiano regolarmente questi cibi grassi e poveri di nutrienti, sali minerali e vitamine possono avere una riduzione dell’appetito quando si trovano di fronte ad alimenti sani, riducendone il consumo. Alcuni studi hanno dimostrato che il cibo spazzatura può anche ridurre i livelli di energia e la capacità di concentrazione per lunghi periodi di tempo. Inoltre il cibo spazzatura è sotto accusa in quanto contribuisce all’aumento dei tassi di ipertensione, ictus, diabete e altre malattie croniche che colpiscono già i bambini, o contribuisce ad aumentarne il rischio di insorgenza in età adulta. È quindi estremamente importante abituare fin da piccoli i bambini a mangiare in modo corretto, evitando una serie di errori alimentari trai più comuni quali: un eccessivo introito calorico, una dieta monotona, la mancata assunzione della colazione, un eccessivo consumo di junk food.
Non dimentichiamo però che dare il buon esempio in famiglia è la prima regola, solo così i bambini cresceranno con delle radicate e corrette abitudini a tavola. Ai bambini dovrebbe essere insegnato che una dieta equilibrata è una dieta varia, in cui si consuma un po’ di tutto, ma nelle giuste porzioni e che l’introito alimentare corretto è quello che soddisfa i propri fabbisogni energetici, favorendo in questo modo la consapevolezza nella gestione del proprio senso di fame e di sazietà. Vediamo allora 8 alimenti che andrebbero evitati e come sostituirli.
- Succhi di frutta. Sono comodi per una merenda o colazione veloce e di corsa, ma non sono sinonimo di sano. La fibra della frutta fresca in gran parte è persa nel processo di preparazione e ciò che rimane è zucchero in grande quantità. Una sana alternativa può essere una spremuta di arancia o di pompelmo fatta in casa oppure centrifugati o estratti con frutta fresca di stagione. In alternativa la scelta migliore è un frutto da consumare come tale, aumentando così l’apporto di fibre e il senso di sazietà rispetto al succo.
- Bevande gassate. Ormai è ben noto che le bibite gassate fanno male alla nostra salute: sono ricche di calorie e zuccheri, aumentano il rischio di insorgenza di diabete di tipo 2, contengono inoltre coloranti da evitare soprattutto per i bambini; infine rovinano lo smalto dei denti. Meglio allora eliminarli dalle tavole e sostituirli semplicemente con l'acqua.
- Dolci in gelatina (caramelle gommose). Quasi tutte le gelatine sono realizzate con molto zucchero, aromi, coloranti artificiali e una piccola quantità di gelatina per dare consistenza. La gelatina fatta in casa, a base di succo di frutta, quindi che elimina gli additivi artificiali, potrebbe andare bene. Sicuramente ci sono dei piccoli dolci molto più sani delle caramelle gommose, per esempio una mela al forno con la cannella, oppure 20-30 g di cioccolato fondente.
- Biscotti e cereali da colazione. Non tutti hanno il tempo di preparare dei biscotti in casa, ma per scegliere al meglio i biscotti e i cereali da colazione confezionati è fondamentale imparare a leggere le etichette e optare per quelli più semplici, fatti con pochi e buoni ingredienti. Molti biscotti infatti contengono grassi saturi e idrogenati, che nel lungo termine possono causare un aumento di colesterolo e trigliceridi (causa di malattie cardiovascolari). Se si ha del tempo i biscotti o le torte per la colazione si possono fare in casa con facilità, ancor meglio se riduciamo la quantità di zucchero arricchendo la ricetta di base con frutta, frutta secca o cioccolato fondente. Anche i cereali sono spesso ricchi di grassi e zuccheri e, in alcuni casi, anche di coloranti per renderli più appetibili agli occhi dei bambini. Meglio sostituirli con cereali semplici tipo cornflakes o fiocchi di avena con frutta secca, oppure con il riso soffiato.
- Dado. Questo insaporitore artificiale è ricco di grassi e contiene glutammato, un esaltatore di sapidità che non fa bene ai bambini, abituandoli a mangiare salato. Per arricchire di sapore i piatti è meglio utilizzare le spezie oppure preparare del brodo vegetale fatto in casa e magari surgelarlo nei cubetti del ghiaccio per averlo sempre pronto all’utilizzo.
- Patatine fritte. Oltre a essere molto caloriche e ricche di sodio, che alla lunga favorisce l’ipertensione, le patatine sono dannose per la salute poiché contengono acrilammide, una sostanza cancerogena che si forma durante la cottura di alimenti come le patate, che sono ricche di zuccheri riducenti e asparagina (un amminoacido) quando sono sottoposte a temperature elevate, come accade durante la frittura. Il consiglio in questo caso è di ridurne il consumo (in generale del fritto) e prediligere le patate cotte al forno, tagliate il più possibile in modo omogeneo, eliminando gli eventuali pezzi dalle dimensioni più piccole, perché durante la cottura potrebbero scurirsi più velocemente. L’ultimo consiglio è di cucinarle a 150-160 °C per 30-40 minuti, evitando così che si brucino.
- Salse pronte. I sughi pronti sono ricchi di conservanti, grassi e sono molto calorici: per i bambini dovrebbero essere un vero e proprio divieto. Si possono sostituire con delle salse o sughi fatti in casa, con materie prime di ottima qualità e con l’utilizzo di olio extravergine di oliva come unico grasso.
- Pancarrè. Per conservare il pane in cassetta si usa una sostanza come antimicrobico, per mantenere il pane nel tempo ed evitare la muffa dovuta all’alta umidità del prodotto: è l’alcol etilico. La legge regolamenta l’utilizzo di etanolo imponendo che sia menzionato in etichetta, con la dicitura “trattato con alcol etilico”, e che non sia utilizzato in concomitanza di altri additivi antimicrobici. Anche se la quantità utilizzata è minima, circa il 2%, non è consigliato dare ai bambini prodotti trattati con alcol perché, per mancanza di un enzima, non sono in grado di metabolizzarlo. Meglio sostituirlo quindi con il pane fatto in casa o comprato dal panettiere di fiducia.