I 5 vantaggi dello slow cooking
La cottura lenta a bassa temperatura è una delle tecniche più antiche al mondo: ecco quali sono i vantaggi principali usando la pentola Crock-Pot.
Sotto le braci o in buco sottoterra, vicino a una fonte di calore naturale, in recipienti ben sigillati in terracotta o altri materiali: la cottura lenta e a bassa temperatura è una delle tecniche culinarie più antiche del mondo. la cottura lenta e bassa temperatura è una delle tecniche culinarie più antiche Fino a un centinaio di anni fa, quando non tutte le case erano dotate di forno e fornelli, era un metodo diffuso anche in Italia, per preparare dolci, pane e zuppe sfruttando il calore del focolare; oggi è disponibile anche in versione moderna e pulita, importata in forma di pentola speciale dagli Stati Uniti, dove lo slow cooking è tornato in voga da almeno 40 anni. Le Crock-Pot sono pentole in ceramica alimentate a energia elettrica, usate per preparare zuppe, stufati e brodi con il minimo sforzo e la massima durata, a una temperatura che raggiunge i 96-98 °C. Ma tra fornelli a induzione, impastatrici multifunzione, forni ventilati o a vapore, ha ancora senso ricorrere a un metodo antico come lo slow cooking? Sì, se se ne prendono in considerazione alcuni innegabili vantaggi.
- Risparmio & riciclo. Per avere uno spezzatino tenero come filetto non servono tagli pregiati: la cottura lenta è perfetta per ammorbidire e ottenere il meglio da qualunque frammento di carne o verdura. Anche gli scarti possono servire per zuppe o brodi, estraendone gusto e nutrienti fondamentali senza arrivare all’ebollizione. Le lunghe ore in infusione sono il metodo migliore per amalgamare i sapori, ammorbidire e insaporire gli ingredienti; l’unica accortezza è quella di aggiungere aromi e spezie solo a cottura quasi ultimata, per conservarne le note più vivaci.
- Meno grassi. La cottura lenta estrae da carne e verdure i loro stessi liquidi, e il pesante coperchio ne impedisce l’evaporazione. Per questo nello slow cooking non è necessario aggiungere grassi: a inizio cottura è sufficiente assicurarsi che siano già presenti tutti i liquidi necessari. Ovviamente, questo non vuol dire rinunciare per forza alla delizia del filo d’olio nel brodo di verdure, o a quel gustoso pezzetto di lardo nella zuppa di lenticchie.
- Bassi consumi. Se il forno elettrico o la cucina a gas rimanessero accesi per tutta la notte, la bolletta avrebbe senza dubbio un’impennata. Ma le pentole per lo slow cooking presentano consumi davvero ridotti: non utilizzano più energia di quella necessaria per una normale lampadina. Lascerete accesa la luce notturna nel corridoio o la Crock-Pot sul banco della cucina?
- Tempo libero. Come suggerisce il nome, la cottura lenta richiede tempo, molto tempo: per le preparazioni più complesse, dalle 8 alle 12 ore. Ma questo non vuol dire passare quelle ore davanti ai fornelli: la Crock-Pot, grazie alla bassa temperatura e all’intervento minimo richiesto, può essere tranquillamente lasciata senza sorveglianza. Con un po’ di organizzazione, si può accendere la pentola al mattino e trovare la cena pronta a fine giornata; o andarsene a dormire mentre in cucina è in preparazione il pranzo del giorno successivo.
- Non solo zuppe. Il metodo dello slow cooking è perfetto per stufati, brodi e piatti sugosi in generale; ma può essere usato anche per preparare pane e dolci. Se amate la mollica tenera e le torte soffici, la Crock-Pot può fare le veci di forno e macchina del pane: cioccolato, farina, uova, zucchero e un’ora o poco più a bassa temperatura potranno essere i soli ingredienti necessari per le merende più golose.