10 cotolette dal mondo da friggere subito
In Italia la cotoletta conosce tante varianti, ma anche il resto del mondo non è da meno: ecco 10 versioni che dovreste provare.
Tra le glorie della cucina e della cultura milanese, la cotoletta prende il nome dal francese cotolette e identifica una lombata di vitello con osso, panata e fritta nel burro. con cotoletta si è arrivati a denominare specifici tagli di carne o le preparazioni con panatura e frittura Con la stessa parola si è tuttavia arrivati a denominare specifici tagli di carne (è spesso usata come sinonimo di costoletta) o tutte le preparazioni che prevedano panatura e frittura (quindi anche con pollo, maiale, agnello, o addirittura verdure e pesce). Per la tradizionale cotoletta a orecchio d’elefante si elimina l’osso; a Parma si prosegue la cottura con brodo vegetale e burro fuso; la variante valdostana comporta un’addizione di prosciutto e fontina. Il prosciutto si usa anche per la cotoletta alla bolognese, dopo aver fritto la carne in strutto e averla inumidita con brodo di carne e parmigiano. A Piacenza, la cotoletta si prepara con diaframma di cavallo cotto nel burro e prende il nome di faldìa. Dopo aver scaldato i motori con le varianti nostrane, ecco 10 cotolette dal mondo da friggere subito.
- Wiener Schnitzel. Delizia da gustare a Vienna e in tutta l’Austria, la Wiener schnitzel è preparata con una fetta di vitello panata e fritta nello strutto; la diffusa versione con maiale prende il nome di Wiener Schnitzel vom Schwein. Chi ha cercato di accreditarla come antecedente alla cotoletta alla milanese è stato contraddetto daalle testimonianze dello storico Romano Bracalini, secondo cui i lombos cum panitio (cioè, la primissima versione del piatto moderno) sarebbero comparsi sulle tavole milanesi già nel 1148.
- Tonkatsu. Col rigore dei giapponesi, il tonkatsu si ricava dal filetto o dalla lonza di maiale, resi in fette alte due centimetri; dopo averle salate e pepate, sono infarinate, passate nell’uovo sbattuto, panate col tipico panko e poi fritte in olio. Quanto all’accompagnamento, quello tradizionale è a base di zuppa di miso e julienne di cavolo cappuccio, ma può anche essere servito come ripieno del katsu sando (sostanzialmente, un sandwich) o per guarnire il riso nel katsudon.
- Milanesa. Col termine milanesa ci si riferisce al grande dono che gli immigrati italiani dell’800 hanno esportato in America Latina; in tutto il Sudamerica, ci si riferisce così a fettine di pollo, vitello, maiale (ma per esempio anche melanzane) immerse nell’uovo sbattuto, condite con sale, aglio e prezzemolo, panati con un misto di farina e pangrattato e poi fritte. Possono essere servite con patate fritte o purè (in Colombia, Uruguay, Bolivia), abbinate a un uovo fritto (Argentina), al succo di lime (Panama), a insalata, pomodori e cipolle (Paraguay, Messico).
- Milanesa a la Napolitana. Curioso ibrido nato in Argentina, servito per la prima volta nel 1940, nello storico ristorante Napoli di Jorge La Grotta. Si tratta di vitello panato e fritto a cui sono però aggiunti mozzarella, qualche volta prosciutto e qualche cucchiaino di concentrato di pomodoro.
- Bife a Parmegiana. Si tratta di un sostanzioso piatto brasiliano che prende a esempio la nostra storica parmigiana di melanzane per sostituire le melanzane con cotolette sottili di vitello; la carne è disposta a strati e ricoperta con molto pomodoro (condito con pepe, aglio e prezzemolo), mozzarella e formaggi misti grattugiati.
- Chicken Fried Steak. Piatto che dal sud degli Stati Uniti ha conquistato tutto il mondo, in virtù del gusto sfizioso e della versatilità delle preparazioni. Di base, si tratta di fettine di pollo, panate e fritte in olio. Le origini sono attribuite agli immigrati tedeschi in Texas, quando per la frittura si privilegiavano lardo e strutto; tradizionalmente, si serve come ripieno di un sandwich, o insieme a patate (o purea) e verdure bollite. Nel Midwest può addirittura costituire una sostanziosa colazione.
- Carne Frita. Nelle Filippine le cotolette sono proposte con carne di manzo, tagliata in strisce sottili e marinate (con aglio, limone, salsa di soia, sale, pepe e zucchero). I bocconcini sono poi panati con farina e fritti, per essere poi serviti con cipolle bianche.
- Donkkaseu. Elaborata ricetta coreana in cui il maiale è condito, panato e fritto. La carne è pressata, condita con sale e pepe, infarinata, passata nell’uovo sbattuto e cosparsa di briciole irregolari di pane; la cottura può avvenire in una salsa densa a base di burro, spezie miste, ketchup più semplicemente in olio di semi di mais; il maiale reso croccante si adagia tradizionalmente su riso bollito e speziato, accompagnato da insalata di cavolo condita con miele e succo di limone.
- Agedashi Tofu. Un’altra popolare delizia giapponese: la cotoletta di tofu; l’antichissima ricetta (inclusa tra le preparazioni ufficiali già nel ‘700) prevede che il tofu sia tagliato in cubetti spessi, panato con maizena e fritto in olio; è servito su un brodo caldo composto con mirin e dashi.
- Metsastajanleike. L’amata cotoletta del cacciatore costituisce in Svezia un piatto festivo e saporito; è preparato con filetto di maiale panato e fritto in burro, ma la vera particolarità riguarda la salsa, a base di funghi porcini, cipolla, panna, denso brodo di carne, pepe, prezzemolo. Si serve con patate bollite.
- IMMAGINE
- Tv Sol Comunidade