L’arte dello scrocco: imparare a mangiare gratis
Lo sa solo il Cielo quante inaugurazioni di vivai avete battuto; a quante cresime siete stati, di cresimandi che non conoscete. A quante aperture di negozi avete partecipato, salutando a destra e a manca persone mai viste e mai sognate. Senza contare i negozi d’ogni genere: dalla bottega di prodotti tipici (che per voi avrebbe
Lo sa solo il Cielo quante inaugurazioni di vivai avete battuto; a quante cresime siete stati, di cresimandi che non conoscete. A quante aperture di negozi avete partecipato, salutando a destra e a manca persone mai viste e mai sognate. Senza contare i negozi d’ogni genere: dalla bottega di prodotti tipici (che per voi avrebbe pure un senso), fino al nuovo ferramenta su una strada sperduta di una provincia in cui non tornerete (e ammettetelo: non sapreste nemmeno cosa farci con un cacciavite). Tutto con un’unica motivazione, sempre la stessa: il cibo. Ma soprattutto: il cibo gratis.
Senza pagare, accettiamo qualunque cosa: contate quante matite dell’Ikea avete per casa. Ma se si tratta di cibo, siamo disposti addirittura a muoverci, a spostarci, a battere quei 300 chilometri che ci separano da vassoi colmi di pizzette e tramezzini al prosciutto. Di solito, secchi come il deserto. Da oggi, per tutti voi fanatici delle inaugurazioni, Facebook non sarà più solo il mezzo con cui spiare vostra cognata, sempre troppo svestita e troppo in posa nelle immagini profilo; con la pagina Scrocco, tutte le inaugurazioni d’Italia dove si può mangiare gratis o avere un gadget saprete esattamente dove andare e quando.
Se riuscite a sincronizzarvi per bene, non farete mai più la spesa. L’evocativa immagine di copertina affianca dei cani in fila che aspettano il rancio a degli umani per nulla inibiti che si guadagnano un pasto. Orribile, probabilmente; ma gratis. E solo questo conta.