Cibo batte Estetica: 10 trattorie romane più buone che belle
Seguendo il nostro gusto, abbiamo messo insieme un elenco di trattorie di Roma che non colpiscono a prima vista ma che valgono la pena: ecco i 10 indirizzi.
Quante volte vi sarà capitato, passeggiando in centro o passando in auto in un quartiere che non frequentate solitamente, di vedere un ristorante o una trattoria che non vi ispira particolare fiducia? quelle trattorie che non colpiscono a prima vista, ma dove passare una bella serata uscendo soddisfatti O a cui, come si dice, non dareste una lira? Così, senza un motivo ben definito: la posizione, l’aspetto esterno, o semplicemente il nome. Troppo spartano? Meglio mangiare a casa. Troppo turistico? Chissà come ti spennano. Se non lo hai mai sentito nominare prima ci sarà una ragione; se al contrario è troppo pubblicizzato, ci deve essere per forza qualche fregatura sotto. In questa lista vi proponiamo 10 locali di Roma, alcuni già citati sulle guide, altri difficilmente frequentati da chi non è propriamente di zona o non è indirizzato dal passaparola, che non colpiscono a prima vista ma valgono la pena. Sono ristoranti e trattorie in cui, a nostro parere, passerete una bella serata uscendo soddisfatti e con il proposito di tornare di nuovo. E non è poco.
- Tanto Pe' Magna' (via Giustino de Jacobis, 9). Nel cuore della Garbatella è una di quelle trattorie tipiche dei quartieri popolari della capitale. Piatti tipici, su tutti una buona cacio e pepe tra i primi e le polpette fritte tra i secondi, porzioni abbondanti, ambiente rustico. Gli ingredienti giusti per una cena non leggerissima, ma gustosa e a prezzi corretti.
- I Fraschettari (via Fulvio Maroi, 64). Alle spalle del Forte Boccea, in una zona residenziale e tranquilla, nasce con l’idea di replicare, nel menu, una fraschetta dei Castelli. Un giardino arredato con tavoli e panche, un servizio sbrigativo ma cortese. Per una cena senza fronzoli ma anche sostanziosa, con la possibilità di una buona grigliata di carne, fornita da una delle storiche macellerie del centro di Roma. Prezzi nella media, formula molto conveniente a pranzo.
- Da Enzo al 29 (via dei Vascellari, 29). A Trastevere non è facile trovare una trattoria che incarni lo spirito dei locali di una volta, quelli in cui si consumava il pranzo della domenica, fatta di piatti tradizionali e di un servizio sbrigativo ma accogliente allo stesso tempo. Qui si ritrovano i piatti della tradizione (non perdetevi carbonara e abbacchio ) e specialità come le palle 29, crocchette di patate provola e baccalà. Rassegnatevi a fare un po’ di fila.
- Qui Nun Se More Mai (via Appia Antica, 198). Siamo sulla Regina viarum e solo per la posizione varrebbe la pena di passare l’ora di pranzo nel piccolo cortile coperto di questa trattoria a due passi dal Mausoleo di Cecilia Metella. Ma visto che siamo qui per mangiare vi diciamo che i primi della classica cucina romana e l’ottima carne cucinata sulla griglia sono i punti di forza del locale. Conto adeguato alla qualità (e al peso) della carne.
- Da Tonino (via del Governo Vecchio, 18). In pieno centro storico, a poche decine di metri da piazza Navona, in una posizione che sarebbe perfetta per un locale da menu turistico, ecco invece una trattoria come quelle di una volta. Tavoli molto vicini tra di loro, nessun modo di prenotare, servizio gentile ma spiccio, e piatti della tradizione romana ben eseguiti a prezzi corretti. Non c’è da chiedere di più, per una serata rilassante nel centro di Roma.
- Osteria Palmira (via Abate Ugone, 29). Da Amatrice a Monteverde, al timone una famiglia con una grande esperienza nell’accoglienza, e si vede. Grande attenzione alle materie prime, una serie di antipasti che vale mezza cena, gricia e amatriciana da manuale. Tra i secondi, buona la trippa e le polpette di bollito. Prezzi nella norma.
- Da Carlone (via della Luce, 5). Un altro di quei ristoranti nel cuore di Trastevere che potrebbero essere scambiati per uno dei tanti locali acchiappa-turisti. Invece qui troverete una cucina davvero rispettosa della tradizione romana, solida e rassicurante, ma verace al tempo stesso. Da non perdere la carbonara, e in genere tutti i primi, per un conto assolutamente corretto.
- Hostaria Lo Sgobbone (via dei Podesti, 8). Siamo nel quartiere Flaminio, a ridosso del lungotevere, a metà strada tra il MAXXI e lo stadio Olimpico. Entrando in questa trattoria vi sembrerà di essere tornati indietro di 50 anni. Una gestione familiare, una cucina solida e rassicurante. Tra i primi, oltre ai totem della cucina romana, una buonissima pasta e patate e delle ottime tagliatelle ai carciofi. Prezzi onesti, porzioni adeguate alla tipologia di locale.
- Da Francesco (via Casilina, 493). Ecco un'altra di quelle semplici trattorie di quartiere conosciutissime in zona, ma assolutamente ignorate da chi ci passa davanti saltuariamente con l’auto. Un locale dove la cucina è casalinga, l’atmosfera rilassata e familiare. Oltre ai primi più caratteristici, qui troverete piatti come involtini, spezzatino con le patate o i piselli, pollo alla cacciatora, cucinati in base alla spesa quotidiana. Servizio cordiale e conto leggero.
- Er Gambero Rotto (via Garlasco, 140) Nascosto in fondo a una via senza uscita in zona Boccea-Selva Nera, un locale rustico, con foto d’epoca e locandine di vecchi film alle pareti. Si mangia a prezzo fisso, 25 euro, e soprattutto si mangia quello che c’è, ed è davvero tanto. Una lunga sequenza di antipasti, due primi, secondo e contorni. Cucina semplicemente casereccia, senza fronzoli. Mai se non si è davvero affamati.
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