Quali sono i cibi alcalinizzanti e come riconoscerli
All’interno di una dieta bilanciata è giusto inserire un quantitativo sostanzioso di alimenti alcalinizzanti: ecco quali sono e come riconoscerli.
Per determinare l’acidità o la basicità di un alimento si devono analizzare le ceneri residue rimaste a seguito della sua digestione. Infatti tali ceneri sono costituite in prevalenza da minerali acidi o da minerali basici e in base a ciò determinano la caratteristica associata all’alimento in questione per quanto riguarda il pH. In generale, per riconoscere se un alimento è acidificante o alcalinizzante è bene ricordare che: se un alimento presenta un importante contenuto di minerali alcalini, come sodio, potassio, calcio e magnesio è probabile che esso risulterà alcalinizzante per il corpo.
Alcuni alimenti che possono sembrare acidi all’apparenza, in realtà sono in grado di provocare nell’organismo la formazione di sostanze basiche utili. Questo è ad esempio il caso di alcuni agrumi tra i quali troviamo limoni e pompelmi, i cui acidi sono trasformati in carboidrati basici utili all’organismo. Per semplificare il riconoscimento degli alimenti alcalini ecco una rapida lista di alimenti alcalinizzanti da tenere a mente.
- Spinaci
- Sedano
- Carote
- Fichi secchi
- Uva
- Cetrioli
- Pompelmo
- Limone
- Kiwi
- Lattuga
- Ravanelli
- Cavolini di Bruxelless
- Asparagi
- Cavolfiori
- Funghi
- Avocado
I principali condimenti alcalinizzanti sono: zenzero, peperoncino, curry, salvia, rosmarino, semi di finocchio e semi di cumino. Tra i cereali, quelli con potere alcalinizzante sono in realtà degli pseudo-cereali: la quinoa, il miglio e l’amaranto. Infine è bene ricordare che seguire una dieta alcalina o alcalinizzante non vuol dire eliminare gli alimenti acidi dalla propria dieta quotidiana, ma provare a trovare un equilibrio tra alimenti alcalinizzanti e alimenti acidificanti, in modo tale da poter evitare l’eccessiva formazione di acidi all’interno del nostro organismo.