Orzotto alla trentina
L’orzotto alla trentina è perfetto per fare il pieno di fibre senza rinunciare al gusto, preparatelo con carote, patate, sedano e abbondante speck.
L’orzotto alla trentina è un goloso e confortante primo piatto della stagione fredda. Può essere preparato più asciutto, diventando così una sorta di risotto, oppure con più brodo: diventa così una zuppa o minestra. È un tipico piatto del Trentino Alto Adige, dove per motivi climatici si è soliti consumare pasti corroboranti e calorici. Per prepararlo occorrono verdure tagliate a dadini, orzo e l’immancabile speck. Prestate attenzione a creare un soffritto e farlo tostare in casseruola in modo che gli zuccheri contenuti nei vegetali si caramellizzino e rilascino tutto il loro sapore poi nel brodo. La scelta dell’orzo in questo caso è fondamentale. L’orzo decorticato necessita di almeno un’ora di ammollo ma possiede un contenuto di fibre più elevato, mentre l’orzo perlato, non necessita di ammollo ed è quindi adatto se si ha poco tempo, subisce però un processo di raffinazione intenso che diminuisce in maniera significativa il contenuto di fibre e sali minerali. Qualunque tipo di orzo scegliate prendete in considerazione anche l’utilizzo del tipo biologico. L’orzotto alla trentina è ottimo consumato caldo e fumante al momento, ma si presta molto alla surgelazione in modo da averne una scorta sempre pronta all’occorrenza. Servite questo primo piatto durante i giorni freddi e gustatelo insieme a tutta la famiglia.
Variante Orzotto alla trentina
È possibile aggiungere funghi porcini freschi o essiccati e ammollati. Se non avete a disposizione lo speck è possibile sostituirlo con della pancetta affumicata.
Disponete la zuppa nei piatti, decorate con lo speck croccante e l’erba cipollina sminuzzata.