Quinto quarto: dove si mangia a Napoli?
• Pubblicato 27 Gennaio 2017 Aggiornato 27 Luglio 2017 10:49
Le pietanze a base di quinto quarto sono molto apprezzate a Napoli e in provincia: ecco i nostri indirizzi preferiti in cui andare a mangiarle.
A Napoli quinto quarto significa: zuppa di soffritto, ‘o per’ e ‘o muss’, carnacotta. Ma dove si possono degustare questi prodotti? Per quanto riguarda il soffritto, buona parte delle trattorie napoletane lo ha in menu nel periodo invernale, c’è chi lo prepara da sé o chi invece si affida alle ricette magiche del macellaio di fiducia. Per mangiare ‘o per’ e ‘o muss’, invece, dovete recarvi nelle tripperie o dai trippajuoli ambulanti che si trovano sparsi un po’ in tutta la città e anche nella provincia.
- Antica Tripperia dal 1945 ‘O Russ’ (via Pier delle Vigne 24, Napoli): ha fatto storia la trippa di ‘O Russ’, vicino Piazza Carlo III, zona Arenaccia. Un locale in vita dal 1945, gli eredi hanno aperto altri punti vendita in città, ma l’originale vanta ancora un grande successo. Ricette a base di trippa, con le patate, o anche ‘o per’ e ‘o muss’ condito con sale e limone. Da non perdere inoltre la zuppa di carnacotta.
- La Fonte della Trippa (via De Meis 635, Cercola – Napoli): non badate alla formalità, qui sarete ospitati come dei vecchi amici a cui il servizio poco interessa. La cosa importante è la sostanza, che qui è caratterizzata da trippa, soffritto e ‘o per’ e ‘o muss’. Tutti piatti cucinati secondo le antiche ricette, una tipica trattoria che oltre a offrire quinto quarto in tutte le specie, propone anche piatti tradizionali come ‘o bror’ e purp’ (brodo di polpo) e l’impepata di cozze.
- Osteria La Chitarra (Rampe San Giovanni Maggiore 1/b, Napoli): Peppe Maiorano è stato più volte menzionato come tra i migliori osti della città. Una delle sue specialità, oltre ai piatti tipici della tradizione culinaria partenopea, è proprio il soffritto, realizzato a regola d’arte. Per i veri intenditori è un indirizzo da non perdere, si trova in zona Mezzocannone, vicino all’università Federico II, ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
- Le Zendraglie (via Pignasecca 14, Napoli): il regno del quinto quarto napoletano del centro storico di Napoli è alla Pignasecca. La trippa è esposta in bella vista in una vetrinetta posizionata all’ingresso. All’interno, si ha accesso alla trattoria che presenta in menu i piatti tipici della tradizione, soprattutto quelli a base di quinto quarto: la zuppa di carnacotta alla marescialla, la trippa cacio e uova, il soffritto e naturalmente ‘o per’ e ‘o muss’.
- ‘E Curti (via Giuseppe Garibaldi 57, Sant’Anastasia – Napoli): Angelina Ceriello è una grande cuoca campana. Nel suo ristorante di famiglia, insieme alla sorella, cucina piatti che rappresentano la cultura gastronomica del territorio, cercando di attenersi quanto più possibile alle ricette originali, senza modificarle di una virgola. Nel periodo invernale, quando ci si vuole riscaldare con un bel piatto, si va da Angelina per mangiare la zuppa di soffritto, che l’ha resa così famosa da far utilizzare il suo soffritto anche come ripieno della pizza fritta di Salvatore e Francesco Salvo a San Giorgio a Cremano.
- La Trattoria del Buongustaio (via Lanzieri 27, Napoli): proprio di fronte alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’università Federico II, c’è una stradina, Via Lanzieri, dove è ubicata questa trattoria frequentata perlopiù da studenti e docenti. In base alla spesa quotidiana e al periodo, è proposto il menu del giorno. Ed è qui che in pieno inverno trovate uno dei migliori soffritti della città, proposto sia in versione zuppa che con gli spaghetti o le linguine ed è preparato rigorosamente dallo stesso proprietario. Occhio ai palati deboli, qui il peperoncino si fa sentire.
- Vini e Cucina Dalle Sorelle (Via Cairoli 1, Napoli): ogni luogo, ogni famiglia, ogni ristorante ha la sua ricetta per i piatti della tradizione, che non sarà mai uguale alle altre, perché ognuno la interpreta a modo proprio. Così avviene per il soffritto e le sorelle Spoleto, che rappresentano la quinta generazione di cuochi, propongono la loro versione del soffritto, molto gradita ai propri clienti.
- Gigino (Rotonda di Via Nazario Sauro, Napoli): l’indirizzo non è preciso perché si tratta di uno di quei camioncini dove la trippa e ‘o per’ e ‘o muss’ sono venduti da un ambulante, al secolo Luigi Conte, detto Gigino. Ci troviamo sul lungomare di Napoli, a pochi passi da Piazza del Plebiscito, e soprattutto durante le serate estive, quando si sente l’esigenza di passeggiare vicino al mare per lasciarsi inebriare dalla brezza marina, una sosta da Gigino ci sta tutta. La trippa è servita anche con pomodorini, rucola e limone.
- Trattoria San Ferdinando (via Nardones 117, Napoli): ci troviamo in un’altra delle trattorie storiche della città, alle spalle della centralissima Via Toledo. L’ambiente è tipicamente da osteria partenopea, tovaglie a quadri, addobbi che richiamano la cultura napoletana. In menu, oltre alla pasta e fagioli e ai piatti a base di pesce, c’è anche il soffritto, naturalmente solo in inverno.
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