Masterchef S06 E09: lettera aperta a giudici e concorrenti
Sta per finire l’ultima edizione di Masterchef Italia: Conte Garozzo e Arianna Contenti continuano con le loro lettere aperte a giudici e concorrenti.
Nove le puntate e sei gli aspiranti chef rimasti: l’ultima edizione di Masterchef Italia è ormai agli sgoccioli. In attesa della finalissima, Conte Garozzo e Arianna Contenti continuano imperterriti i loro commenti irriverenti: ecco cos’hanno scritto questa settimana nelle lettere aperte a giudici e concorrenti.
lettera ai giudici (conte garozzo)
È arrivata la nona puntata. La competizione parte all’insegna della cucina dietetica e il bersaglio di questa prova mistery sei tu, amatissimo Antonino: i concorrenti devono preparare per te un piatto di 800 calorie. Ci sono molte idee ma la tua unica preoccupazione è che nulla venga scartato, che il piatto sia abbondante e ti sazi. Il tuo approccio è simpatico e disincantato, autoironico e scherzoso, come sempre d’altronde. La prova si esaurisce con la vittoria di Michele Pirozzi. In tutta franchezza, dopo la scorsa puntata, molle e faticosa, piatta e ripetitiva questa si articola con maggiore brio arrivando a un tale livello di vivacità da far ricordare alcune puntate delle primissime edizioni. Evviva! Sì, infatti, dico proprio evviva. L’invention test è una prova dura che porta all’eliminazione di un concorrente ma questa sera il peso non l’ho neppure percepito. Il merito? Tutto tuo, mister Bastianich, sempre capace di stare allo scherzo e di crearlo, lo scherzo. Una provocazione dietro l’altra. Hai seguito l’intera competizione con un’espressione tra il bimbo maltrattato e il furbetto che prova a raggirare il proprio avversario. Hai attaccato i tuoi tre amici recriminando maltrattamenti e soprusi. Hai lamentato atteggiamenti tipici del bullismo di tre italiani, arroganti e prepotenti, ai danni di un giovane ragazzo americano.
Hai lamentato atteggiamenti mafiosi atti a intimidire l’unica voce fuori dal coro. Hai provato a far giustizia contro una cucina italiana sempre pronta a sovrastare le altre e, in particolar modo, quella americana, la tua. Una delle migliori cucine al mondo (secondo te). Hai voluto, con tutta la tua energia, dare una rivincita al gumbo della Louisinia a scapito della solita zuppa di pesce all’ italiana. Hai sfidato a viso aperto Tonino che reclamava il primato della cucina napoletana. E quando ti irrigidisci, i tre supercuochi si ritirano in buon ordine. Il tuo entusiasmo profuso a vantaggio del chili con carne e le sue origini tex-mex, dei crab cakes (che sono tortine e non polpette) è degno di un vero pasionario della cucina del nuovo mondo. Carlo torna a provocarti, il chili è un po’ come la pasta e fagioli, mentre Tonino vuol mettere il limone nei crab cakes per rendere quella cucina un po’ più napoletana-mediterranea.
Ma il meglio di te l’hai dato quando hai potuto essere unico giudice per i concorrenti e per i tre tuoi illustri compagni di merende che si son dovuti cimentare con le ricette americane. Hai definito questo momento come una pietra miliare nella storia di Masterchef. Poi la vendetta. Il solito Carlo dispettoso che convince Tonino a lasciare qualche pezzetto del carapace del granchio all’interno dell’impasto, mettendo a rischio l’integrità della tua preziosa dentatura. Però caro Joe mi chiedo, solo per curiosità: quale di questi è un piatto della cucina americana? E in tutta franchezza, ti è bastato nascere in America per cancellare generazioni di sangue italiano? Alla fine, mappazzone di Carlo a parte, il quartetto si riforma per il difficile momento dell’eliminazione.
Abbandona la cucina Gabriele, l’architetto. Una figura che lascia in tutti voi un gran bel ricordo. La squadra si trasferisce nel Roero, al Castello di Guarene, dove c’è la Confraternita del bollito misto alla piemontese. La prova è veramente impegnativa, presuppone una cultura della cucina, una conoscenza delle tradizioni e delle materie prime troppo al di sopra del livello dei nostri concorrenti. Per questa ragione scendi in campo tu caro Carlo. Ti fermi a lungo con loro. Spieghi il procedimento, descrivi i tagli e motivi il perché di due diverse cotture. Insomma sei il grande burbero benefico dei tempi d’oro. Il Cracco dei consigli preziosissimi di cui io stesso ho giovato. Ti impegni a lungo e provi a far riflettere i giovanissimi protagonisti di questa bella esterna. Per te, chef Barbieri, è la solita puntata da mediano. Sei una grande spalla per tutti. Non lesini disponibilità e gestisci alcuni momenti di vero spettacolo da grande protagonista della tv. Si arriva al pressure e a lasciare la compagine è Michele Pirozzi, l’uomo della mia terra. Questo è il grande spettacolo che ho imparato ad amare. Ben tornati amatissimi giudici!
Con l’affetto di sempre
Il vostro affezionatissimo Conte
lettera ai concorrenti (arianna)
Mio caro Michele Pirozzi ma che dispiacere, anche tu ci abbandoni. Fra una battuta, una risata ed un po’ di dissacrante umorismo, avevo cominciato ad affezionarmi. Eppure la sfida inizia bene, la mistery box dietetica è nelle tue corde. Hai la giusta esperienza e realizzare un piatto buono e ricco con la giusta attenzione all’apporto calorico è la tua prova. Il piatto è invitante, combina dietetica e quantità. Il nome? Già tutto un programma: ho un po’ di fame. Buona l’idea, l’impatto visivo è giusto e trasmette appagamento. Sei fra i migliori, rispetto agli altri hai messo tutti gli ingredienti nel piatto, senza sprechi. Sei il vincitore della prova. La vittoria della mistery come sempre ti regala un vantaggio.
Hai capito bene, la nuova sfida è tutta nelle mani del caro Joe Bastianich. Il tema una cucina straniera, la celebrazione della cucina Americana. Che il cielo vi aiuti. La rivisitazione delle crab cakes alla napoletana non è piaciuta, sei già sulla strada verso casa, ti salva solo il disastro di Gabriele. Il grembiule nero che indossi ha già l’odore di sconfitta. Lo sai da solo: sei già con un piede nella fossa. Niente esterna ma una sosta obbligata a Milano in attesa delle sconfitte in esterna. Ebbene sì, sono tre e tutte donne. Povero Michele, non ti invidio. Sei in un angolo in attesa di scoprire chi fra Margherita, Gloria e Cristina potrà ancora regalarti la speranza di quell’ultimo piatto per continuare a sognare la vittoria. Anche fra i giudici sembra non esserci buon umore. La piccola Margherita sarà la tua avversaria.
Devi preparare quattro panzerotti per i giudici. Da napoletano, dovresti essere avvantaggiato. Sembrate però entrambi nei guai, i panzerotti si aprono come vongole. Un po’ di impasto crudo. Qualche difficoltà che a te non può essere perdonata. È finita Michele. Torni a casa. Oggi non è il tuo funerale ma la tua rinascita. Chiuso il capitolo Masterchef sono sicura che inizierai una nuovo pezzo di storia di Michele Pirozzi. Coltiva le tue passioni sempre con quel sorriso che ti ha distinto fra i concorrenti di questa edizione.
Un caro saluto.
Arianna
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