Lucca in 12 ore: i locali imperdibili
• 4 Maggio 2017 11:17
Città splendida e dalle mura antiche, Lucca è una meta gastronomica: vi suggeriamo dove mangiare, dalla colazione al dopocena.
Se avete in programma di fare un giro a Lucca, questi consigli saranno preziosi per scoprire alcuni degli indirizzi gastronomici da non perdere in città. Le sue antiche mura, perfettamente conservate e dichiarate patrimonio Unesco, racchiudono stupende chiese, altissime torri ed eleganti palazzi. Ovviamente non mancano locali e ristoranti che renderanno ancora più piacevole il soggiorno. Un giorno non basta per visitare questo autentico gioiello, ma dal punto di vista culinario si possono fare alcune esperienze interessanti, dalla colazione al dopocena.
- Prima colazione. Se avete fretta di varcare una delle porte della città e godere dell’atmosfera del centro storico vi chiediamo di pazientare: la pasticceria Sandra & L’angolo Dolce (in foto), infatti è situata in via Borgo Giannotti, leggermente fuori dalle mura. Un lungo tavolo-vetrina accoglie tutte le specialità: dai mignon ai lieviti. Il cornetto è superbo, impasto con lievitazione da manuale, la crema deliziosa. Non da meno le proposte salate. Dolci e lieviti disponibili anche nella versione evolution con ridotto contenuto di zuccheri e più fibre. Un proverbio dice che non si può dire di esser stati a Lucca se non si è provato il buccellato di Taddeucci: siamo in piazza San Michele, all’ombra dell’omonima chiesa e a quanto pare Taddeucci è famoso per questa pasta lievitata, con uva passita e anice. Altro dolce tipico lucchese è la torta di erbi co’ becchi. Dove per erbi si intende la bietola e per becchi le decorazioni appuntite della frolla, mentre all’interno ci sono zucchero, uvetta e pinoli. La trovate un po’ in tutti i forni, come ad esempio il Panificio Chifenti, dalla suggestiva insegna vintage su via San Paolino.
- Aperitivo prima di pranzo. Nella bella piazzetta antistante la Basilica di San Frediano, concedetevi una pausa ai tavoli all’aperto del Caffè Biscotteria Santa Zita. Ordinate un cocktail a base di Biadina, liquore di erbe tipico lucchese. Con il drink vi serviranno, oltre ai classici stuzzichini, anche i Miracoli di Santa Zita, biscottini ispirati alla sopra citata torta di erbi.
- Pranzo. A due passi dalla caratteristica piazza dell’Anfiteatro, Punto - Officina del gusto, è una trattoria contemporanea italiana atipica. Difficile condensare in poche frasi la filosofia di questo posto che, dietro un’estetica futurista, sottende un approccio etico nei confronti del cibo, avverso ai compromessi e non corruttibile dalle lusinghe mondane dell’alta cucina. Damiano Donati, sceglie e tratta le materie prime con un rispetto sacrale. Nel suo menu, che cambia con le stagioni e presenta interessanti fuori carta giornalieri, c’è la Lucchesia, ma anche il mare e un po’ di resto d’Italia e del mondo.
- Aperitivo. Il Punto ha una parte del locale interamente dedicata al rito dell’aperitivo chiamata Puntino (in foto). Dalle 18 in poi il bancone è invaso da tapas per accompagnare cocktail o vino. Se invece non volete appesantirvi in vista della cena, puntate a una birra defaticante al De Cerevisia Pub (via Michele Rosi, 20). Qui troverete una buona selezione di artigianali alla spina o in bottiglia con particolare riguardo nei confronti delle produzioni della zona. La piazzetta antistante ospita anche altri locali ed è affollata di ragazzi che si ritrovano qui soprattutto dall’ora dell’aperitivo.
- Cena. All’interno del Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art (via della Fratta, 36) vi è L’Imbuto, il ristorante di Cristiano Tomei, eclettico chef viareggino, stella Michelin dalla grande personalità e tecnica sopraffina. Qui non c’è il menu, potrete solo scegliere quante portate volete dopo di che farà tutto lui, in una continua scoperta di sapori e consistenze. Accostamenti unici, modalità di cottura originali, presentazione dei piatti curata e spiazzanti inviti a mangiare con le mani. Una cena qui è davvero un’esperienza imperdibile, entusiasmante dal punto di vista del gusto ma soprattutto divertente. Se volete provare una cucina tradizionale e tipica, il consiglio è di cenare nell’altro locale di Tomei. Satura (via Nazario Sauro, 513) è un progetto ambizioso: un’ex fabbrica convertita in una trattoria con annesso mercato e spazio per eventi.
- Dopocena. La degna conclusione della giornata non può che essere al Franklin 33 (via S. Giorgio, 43). Cocktail bar dell’anno Gambero Rosso 2017, il nome è un omaggio al presidente Franklin D. Roosevelt che nel 1933 abolì il proibizionismo. Scegliete uno dei loro signature cocktail con ingredienti legati al territorio, per poi testare la bravura dei barman su uno dei grandi classici. Se avrete ancora fame (non si sa mai), servono anche taglieri di salumi e formaggi toscani.