5 dolci da provare in Trentino Alto Adige quest’estate (e non solo)
• 17 Luglio 2017 09:15
Il Trentino Alto Adige è una regione ricca di specialità gastronomiche, a partire dai dolci: ecco 5 dessert tra i più amati, da provare subito.
Oltre a salsicce, stufati, polente e salumi affumicati il Trentino Alto Adige raduna intorno a sé una grande varietà di torte importate prevalentemente dall’Austria. Ecco l’elenco dei 5 dolci più amati e più ricorrenti nei menu delle malghe.
- Lo strudel è un vortice, come suggerisce il nome tedesco di pasta sfoglia, frolla o matta, ripieno di mele, pinoli e uvetta speziate alla cannella. Paradossalmente nasce al sud, a Bisanzio precisamente, con il nome di baklava. Nella prima metà del Cinquecento, portato sulle spalle dei soldati Turchi, arrivò in Ungheria e, rinnovato nella farcia, prese il nome di strudel. Nonostante fosse molto apprezzato, solo dopo il Congresso di Vienna entrò a far parte della tradizione gastronomica delle Tre Venezie. La ricetta dello strudel è tutelata con un apposito disciplinare. Nonostante ne esistano innumerevoli varianti, la cultura popolare raccomanda che la pasta debba essere fine al punto tale da leggervi in trasparenza una poesia d’amore.
- La torta di grano saraceno, in austriaco Schwarzplententorte, è un dolce casalingo semplice da fare che solitamente si accompagna alla marmellata di ribes rossi o di mirtilli. Il suo ingrediente principe è ovviamente il grano saraceno così chiamato in onore dei Saraceni che lo diffusero in Italia. Si tratta di un seme nato in Siberia e poi diffusosi in Occidente, durante il Medioevo, nuovamente grazie ai turchi. Simile al pan di Spagna, questo dolce è più aromatico e compatto proprio per la presenza del grano saraceno che, non essendo un cereale, si comporta diversamente in cottura.
- La Linzertorte è la più antica torta in circolazione, la cui ricetta è custodita religiosamente nella biblioteca monastica di Admont in Austria. Nata a Linz nel 1653, questa torta è l’antesignana delle torte frangipane e delle crostate alla marmellata: bassa e friabile intrappola al suo interno uno strato di marmellata di ribes rosso che si intravede nei rombi creati sulla superficie dal reticolo di impasto a base di nocciole o mandorle, cannella e scorza di limone. Consumata prevalentemente nel periodo natalizio, questo dolce è entrato nella tradizione gastronomica non solo austriaca e tirolese ma anche svizzera e ungherese.
- La Kaiserschmarren è la frittata dolce, schmarren, dell’Imperatore, kaiser. L’Imperatore in questione è Francesco Giuseppe I d’Austria che, probabilmente desideroso di una cena alternativa, chiese al suo chef un dolce calorico e appagante. Latte, uova, farina, burro e zucchero sono i suoi ingredienti. Cotta in padella come fosse una crêpes, ma molto più spessa, è ridotta in stracci irregolari e ulteriormente abbrustolita sulla fiamma. Uvetta, zucchero a velo e marmellata di ribes o composta di mele, la accompagnano. Nelle baite spopola come piatto unico o da condividere.
- I canederli di albicocche, Marillenknodel, sono degli gnocchi a base solitamente di patate e farina ripieni di albicocche o alle volte prugne, snocciolate, leggermente zuccherate e speziate. Una volta lessate, queste sfere di patate sono rotolate in un pangrattato dorato nel burro e aromatizzato alla cannella. Con i knodel tradizionali condividono solo la forma e la cottura: infatti non prevedono il pane raffermo, elemento portante nella ricetta salata. Diffusissima nelle zone ricche di albicocchi, quali la Val Venosta, questa preparazione non è servita come dessert ma come piatto principale.