#Sapevatelo: cos’è il Kakigori
Alla scoperta di un goloso dolce di origine orientale: il kakigori.
Nelle bollenti giornate estive si sente sempre il desiderio di qualcosa che rinfreschi, disseti, dia ristoro. In Giappone, quando la temperatura sale inesorabilmente e il sole picchia forte, diventa pressoché insopprimibile il bisogno di concedersi un kakigori. Mai sentito nominare? È una sorta di granita coloratissima, che per certi versi può anche essere paragonata alla tradizionale grattachecca romana ma per altri presenta alcune sostanziali differenze.
A cominciare dalla consistenza. Per la preparazione del kakigori, infatti, non basta schiacciare e/o tritare il ghiaccio ma occorre rasarlo fino a renderlo sofficissimo, quasi impalpabile. Simile alla neve, insomma. Per far ciò viene utilizzata un’apposita macchina che funziona con l’elettricità e una speciale lama oppure (ma sono casi sempre più rari) manualmente, cioè per mezzo di una manovella. Quindi si procede versando uno sciroppo, e qua sta l’altra peculiarità del kakigori: sì, perché i classici gusti alla frutta, in particolare il pompelmo rosa, la ciliegia, la prugna, la fragola, l’uva e il melone sono sicuramente apprezzati ma ormai i giapponesi preferiscono alzare il tiro. Sbizzarrendosi con altri sapori quali il pomodoro, il tè verde, il tè matcha. Non solo.
Negli ultimi anni stanno facendo proseliti versioni ancora più originali e raffinate del kakigori, che prevedono l’aggiunta di ingredienti come il latte condensato (fatto bollire per circa 3 ore), i fagioli rossi bolliti, le noccioline, la panna, le perle di tapioca, le scaglie di mandorle. E qualcuno, principalmente dalle parti di Tokyo, ha inserito nel proprio menu i kakigori al gusto tiramisù e mascarpone.
Queste delizie nipponiche si trovano ormai ovunque: nei ristoranti, nelle sale da tè, nei bar e per strada, presso le bancarelle specializzate in street food. Non mancano mai in occasione di festival e fiere e un abbinamento vincente è con il mochi, altro dolce tipico a base di riso glutinoso, colloso e dalla forma tondeggiante.
Essendo parecchio scenografico, sia per la sua stessa immagine che per i vivaci colori che lo contraddistinguono, il kakigori ha sedotto anche il popolo di Instagram: il relativo hashtag conta, al momento, quasi settantamila risultati. Risultati che sono un vero piacere per gli occhi, vedere per credere. Tenete però a mente questo consiglio: se decidete di provare questa specialità, accertatevi che venga preparata sul momento.