7 rimedi golosi per combattere l’INFLUENZA
Per combattere l’influenza, oltre ad armarsi di pazienza e paracetamolo, esistono metodi ben più interessanti: un bel Latte e Cognac, il Cioccolato, la Curcuma, persino il Vin brulè.
Esistono dei rimedi golosi per l’influenza? Sì, e questo articolo fa per voi. Se siete quel tipo di persone che sul tram si ricavano un angolo di quarantena con mascherine, mandarini e paracetamolo, sapete bene quanti rischi corriamo in questo cambio di stagione. Ogni bambino è una scia di muco, ogni fazzoletto nasconde una sfida per i nostri anticorpi, in tutte le espressioni facciali leggiamo i sintomi di una incipiente influenza, allergia, malanno di fine stagione. Ma anche senza scomodare batteri e virus, almeno una febbre, un raffreddoretto, un principio di tosse grassa è d’obbligo, anche solo per poter scrivere sui social che si è “malati e in attesa di cure”. Che qualcuno ve li prepari davvero o che dobbiate affaticare ulteriormente le vostre mani influenzate, ecco 6 rimedi particolarmente golosi per combattere i malanni.
Cioccolato
Vi farà piacere sapere che secondo uno studio recente, il cioccolato sarebbe più efficace dello sciroppo o del latte e miele per combattere tosse e altri sintomi dell’influenza. Direi che senza indugio, possiamo essere noi le prime cavie per confermare o smentire questa affascinante teoria. Se avete la tosse dunque, dategli giù con porzioni (ragionevoli) di cioccolato: fondete, al latte, con le nocciole, vale tutto. Fateci sapere com’è andata, se siete guariti o se siete giusto un po’ ingrassati.
Latte e cognac
Un rimedio d’altri tempi che vi farà immancabilmente sentire un tormentato personaggio di Agatha Christhie in una notte tempestosa, che nasconde oscuri inconfessabili segreti. Al di là dei deliri, è quello che avrebbero consigliato molte nonne per oscurare un mal di gola. Scaldate del latte, fateci colare un po’ di miele ed esagerate con il cognac: tutto ciò vi aiuterà a alleviare l’irritazione e a spegnere le infiammazioni.
Latte e curcuma
È la versione ammodernata, esotica e radical chic del più prosaico latte e cognac. Il vero Golden Milk, oltre che ridurre le infiammazioni, depurare il fegato, liberare le vie respiratorie e favorire le difese immunitarie, gratifica l’ego, portando il malato a pensare che in ogni situazione sappia muoversi con la più aggiornata disinvoltura. Per prepararlo si mescolano latte, curcuma, cannella, miele, olio di mandorle.
Gelato
Da piccoli, i bambini a cui toglievano le tonsille erano in assoluto i più fortunati, perché si curavano con rutilanti porzioni di gelato, ufficialmente prescritte da medici dalla faccia simpatica. Anche da adulti e con le adenoidi, il gelato – o anche un ghiacciolo, ma è meno virile – può costituire un rimedio efficace, ad esempio per certi fastidiosi mal di gola. Questo perché il freddo può assurgere ad analgesico, regalando una sensazione rinfrescante. Inutile ribadire invece che se siete influenzati, sotto le coperte, con i brividi e le secchiate di fazzoletti, il gelato non fa per voi.
Brodo di pollo
Se il brodo vi fa sentire al solo nominarlo un’attempata zitella che sperpera la pensione in confezioni doppie di dado di glutammato, dovete ricredervi con una concezione di brodo più grintosa e stimolante. Molte testimonianze di sopravvissuti all’influenza stagionale concordano su un fatto: il brodo di pollo fa miracoli. Perciò, fate bollire un bel pollo insieme a sedano, carota, cipolla, gallina, prezzemolo, pepe; se volete sfruttare il suo effetto disinfettante, aggiungete dell’aglio. La preziosa addizione di peperoncino ci traghetta invece audacemente verso il punto 5.
Cibi piccanti
Senza scomodare il ristorante coreano – che di sicuro non teme nessun confronto quanto a piccante, ma avrebbe una serie importante di ripercussioni su tutto il resto dell’organismo – l’utilizzo di qualche peperoncino può aiutarci a liberar le vie respiratorie. La capsaicina (antisettica e disinfettante) agisce infatti da vasocostrittore, favorendo la decongestione dei tessuti.
Vin brulè
Non perdersi d’animo ma brindare sempre alla vita è di per sé una cura contro i mali; è vero che la parte alcolica con la cottura evapora, ma a questo punto sempre meglio un vino evaporato che la tisanina alla melissa. Per preparare il vin brulè bisogna far bollire del vino (preferibilmente rosso) con zucchero, chiodi di garofano, cannella; i più raffinati aggiungono poi scorza d’arancia, di limone, anice stellato, noce moscata.
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