Grassi alternativi: 9 tipi di burro che forse non conoscevi
Esistono molti burri vegetali oltre all’ormai noto e diffuso burro d’arachidi: vi illustriamo 9 tipologie da conoscere e da rifare a casa.
Non tutti amano il tradizionale burro a base di latte vaccino, si sa. L’alternativa più nota è la margarina, però c’è chi non la gradisce affatto. Che fare, dunque? Aprire i propri orizzonti ed eventualmente armarsi di mixer o frullatore. esistono tanti altri burri vegetali, oltre all'ormai noto e diffuso burro d'arachidi Perché esistono tanti altri burri vegetali che hanno un sapore ottimo, giovano alla salute, si trovano in commercio ma possono anche essere preparati fra le mura domestiche con un impegno minimo. E sono perfetti sia per i piatti salati, sia per la preparazione di dolciumi. Il più noto è indubbiamente il burro d’arachidi, che si ottiene dalla macinazione delle arachidi tostate con aggiunta di piccole quantità di zucchero e oli vegetali. Un altro legume parecchio diffuso, la soia, regala un ottimo burro alternativo parecchio utilizzato dai vegani e in ascesa pure fra chi non segue regimi alimentari particolari. E poi c’è la frutta secca che, in questo campo, riserva davvero grandi sorprese. Usati nella preparazione di dolci, spalmati su una fetta di pane, nascosti nei risotti e nelle sale, i burri speciali hanno tutte le carte in regola per arricchire la cucina quotidiana. Il difetto è uno solo: contengono parecchie calorie. Nella maggior parte dei casi, molte di più rispetto al burro. Vietato rinunciare, però: basta essere consapevoli.
- Burro di nocciole. I vegani lo amano, i celiaci e tutti coloro che hanno un’intolleranza al lattosio lo trovano salvifico: è il burro a base di nocciole, completamente vegetale, ricco di fibre, vitamina B6, vitamina E, magnesio e grassi insaturi. Può essere semplicemente spalmato sul pane a colazione oppure utilizzato per la preparazione di dolci, in particolare biscotti secchi (garantiamo ottimi risultati). Per mantenere intatte le proprietà nutrizionali contenute nelle nocciole occorre lavorarle a freddo, così non se ne altera la composizione. Per preparare il burro di nocciole a casa è sufficiente un frullatore, ma ricordate di togliere le pellicine delle nocciole. E tenete presente che l’apporto calorico è 3 volte superiore rispetto a quello del burro di origine animale.
- Burro di mandorle. Come il burro di nocciole, anche quello di mandorle è molto utilizzato dai vegani e dai vegetariani e si prepara utilizzando semplicemente un frullatore. È ricco di grassi monoinsaturi, di calcio, potassio, ferro, magnesio, fibre, manganese e vitamina E; è inoltre una buona fonte di riboflavina, fosforo e rame. Il burro di mandorle è adatto a chi segue una dieta proteica: soltanto 100 grammi, infatti, contengono 15 grammi di proteine vegetali di buona qualità. Una dritta preziosa? Usatelo per mantecare il risotto.
- Burro di cocco. Prodotto con la sola polpa naturale del cocco, questo burro è caratterizzato da un’estrema cremosità e da un sapore molto delicato. Ricco di preziose sostanze nutritive, si trova in commercio senza troppe difficoltà (soprattutto nei negozi che vendono prodotti biologici) ed è utilizzato principalmente per la preparazione di torte e altri dolci da forno. C’è chi lo usa anche nel caffè, nel tè, nello yogurt e nei frullati di frutta. C’è persino chi l’ha eletto a perfetto sostituto dell’olio nelle fritture. Una volta aperto il barattolo, si consiglia di consumare il burro entro 10 giorni al massimo.
- Burro di noci di Macadamia. Due cucchiai di burro di noci di Macadamia contengono circa 230 kcal, 24 grammi di grassi totali, 4 grammi di carboidrati, 3 grammi di fibre e 2 grammi di proteine. In compenso è un prodotto ricco calcio, magnesio, selenio, fosforo, potassio, vitamine del gruppo B e acido linoleico. Ha una consistenza corposa, un sapore piuttosto dolce e può essere utilizzato non solo per la preparazione di dolci ma anche come ingrediente base per salse e sughi.
- Burro di soia. È preparato con latte di soia e olio extravergine di oliva, ha un sapore molto più delicato rispetto a quello del tradizionale burro a base di latte vaccino ma anche rispetto ad altri burri di origini vegetale come quello di arachidi. Contiene grandi quantità di proteine e acidi grassi del tipo Omega 6. Si prepara facilmente in casa ma è altrettanto semplice trovarlo in commercio: in questo secondo caso, però, è consigliabile verificare che non contenga olio di palma. Cento grammi di burro di soia forniscono all’incirca 700 calorie.
- Burro di noci. Il burro di noci è ottimo spalmato su una fetta di pane abbrustolita ma anche per mantecare risotti. Prepararlo in casa è un gioco da ragazzi: si lasciano le noci sgusciate in ammollo per 12 ore, si scolano, si mettono nel forno a 180 °C (lasciandole per circa 15 minuti) e poi si frullano fino a ottenere un composto cremoso. C’è chi aggiunge un cucchiaio di acqua e un cucchiaio di olio extravergine di oliva per rendere la consistenza ancora più omogenea, ma non è un obbligo. Il burro di noci può essere salato o dolce. Nel primo caso, consigliamo di utilizzarlo per preparare tartine e tramezzini da servire per l’aperitivo.
- Burro di anacardi. Come i fratelli a base di frutta secca, anche il burro di anacardi contiene sostanze benefiche per l’organismo, si prepara a casa con un frullatore (aggiungendo un pizzico di sale e un filo di olio extravergine di oliva) e si conserva in frigo per una settimana circa. Usatelo per preparare dolci e mantecare i risotti, e se volete alzare il tiro consideratelo una salsa per condire un piatto di pasta in modo diverso dal solito oppure per accompagnare le verdure e le patate cotte al forno.
- Burro di semi di girasole. Conosciuto anche come burro del sole, il burro di semi di girasole è cremoso, versatile e ha un sapore ottimo. È un prodotto a cui i salutisti non resistono, perché contiene fibre, vitamine essenziali, minerali, fitosteroli e fitonutrienti che promuovono livelli normali di colesterolo nel sangue. È ottimo per addensare e insaporire polpette, burger e polpettoni crudisti. È un burro raw, non si scalda e non si scioglie. Lo consigliamo sia nella versione dolce che in quella salata e suggeriamo di aromatizzarlo con semi di finocchio e bucce di arancia tritate finissime.
- Cookie butter. Concludiamo questa carrellata con il cookie butter, di certo meno salutare dei burri illustrati finora ma davvero irresistibile. La ricetta originale prevede l’utilizzo degli speculoos, biscotti alla cannella tipici del Belgio e dei Paesi Bassi, tradizionalmente preparati per la ricorrenza di San Nicola; tuttavia potete serenamente utilizzare i vostri biscotti secchi preferiti. Occorre frullare i biscotti fino a ottenere una sorta di farina, quindi si aggiunge del latte precedentemente fatto bollire, latte condensato, olio di cocco e acqua se necessario. Per quanto riguarda le dosi, procedete gradualmente fidandovi del vostro occhio. In altre parole, meglio mettere poco di tutto e poi aggiungere man mano, sempre con l’obiettivo di ottenere il massimo grado possibile di cremosità. Se volete addolcire ulteriormente il sapore della vostra crema di biscotti, mettete anche zucchero oppure miele.
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