Giro del mondo tra i ristoranti: i migliori etnici di Roma
Dalla cucina giapponese a quella thai e alla vietnamita, Roma propone ristoranti etnici per tutti i gusti: ecco come girare il mondo rimanendo in città.
Pensare che l’offerta gastronomica della Capitale parli solo ed esclusivamente dei piatti della tradizione romana, è un po’ come guardare un bellissimo scorcio da una serratura piccola e stretta. A voler indagare il panorama culinario di Roma, il panorama culinario della capitale spazia in molte regioni del mondo alla scoperta di ristoranti e locali storici e non, capirete che in realtà la varietà di scelta è davvero notevole: pur rimanendo nella stessa città ogni sera sarà l’occasione di viaggiare lontano e immergersi tra i profumi e i sapori di luoghi già conosciuti, o magari, ancora da scoprire. E non si tratta solo della diffusissima cucina giapponese o cinese, radicati ormai sul territorio capitolino da parecchi anni: si tratta piuttosto di un fenomeno diverso, di una vera e propria globalizzazione gastronomica che ha dissolto i confini geografici tra paesi, se non tra continenti, rendendo estremamente facile e appetibile l’esperienza diretta dei piatti delle cucine d’oltreoceano. Iniziamo allora questo giro del mondo tra i ristoranti di Roma attraverso un elenco dei più famosi indirizzi etnici da provare.
- Cucina giapponese. Uno stile minimal e accogliente per Sushisen (via Giuseppe Giulietti, 21/a) in cui poter rivivere l’atmosfera zen tipica delle ambientazioni giapponesi. Il ristorante, suddiviso in due diversi ambienti, consentirà di venire incontro alle esigenze davvero di tutti: dalla classica sala con circa 44 posti a sedere, al kaitenzushi, ossia il nastro rotante dal quale scegliere i famosi piattini monoporzione. Tra i piatti da non perdere, meritano una particolare menzione gli uramaki ripieni di gamberoni in tempura, verza, zenzero, nocciole, miso giapponese, pistacchi, e gli involtini di tartare di salmone con gambero, avocado, sesamo, e le sette spezie Shichimi. D’ispirazione totalmente diversa, il ristorante Waraku (via Prenestina, 321) si presenta come un locale ramen-ya, esibendo i tratti caratteristici delle trattorie giapponesi. Qui sono i piatti della tradizione popolare insieme a un arredamento informale con cucina a vista, a conferire all’ambientazione i caratteri della semplicità e della genuinità. Ovviamente, il ramen primeggia quale protagonista del menu, ma non mancano buta kimchi, i gyoza e altri piatti della cucina tradizionale giapponese tra cui scegliere.
- Cucina cinese. Per gli amici è Da Sonia: chi è di Roma sa bene che il ristorante Hang Zhou (via Principe Eugenio, 82) non ha bisogno di presentazioni. La simpaticissima e vitale proprietaria Sonia saprà intrattenervi con la sua gentilezza e l’offerta di un menù che si compone di ricette tradizionali. Le rivisitazioni all’occidentale non sono di casa: potrete assaggiare gustosi piatti di carne, come per esempio il maiale con i cetrioli amari, il manzo in salsa di ostriche o ancora in salsa d’aglio e fagioli neri. A qualche chilometro di distanza, nel quartiere Montesacro, troverete Dao (viale Jonio, 328/330) con la sua location dallo stile raffinato e minimal chic. Qui le parole d’ordine sono sperimentazione e originalità: accanto ai piatti tipici della tradizione, non mancheranno versioni contemporanee e moderne realizzate dalla maestria dello chef Chao Chiu Ping.
- Cucina indiana. Krishna 13 (via Foscolo, 13) è un piccolo angolo d’India dove non sarà difficile trovare tra i commensali gli stessi indiani. Una piccola sala dalle luci soffuse vi accoglierà con la sua atmosfera avvolgente. Non abbiate timore di chiedere consigli e suggerimenti sulle proposte del giorno: il menu è davvero vasto e tutto estremamente allettante. Deliziosi piatti vegetariani preparati in base a diversi gradi di piccantezza e intensità si affiancano alle ricette imprescindibili della tradizione, come: la Baingan Bharta (melanzana arrosto cucinata in stile indiano), le Saag Aloo (patate con gli spinaci al curry) e le Dal Tadka (lenticchie gialle cotte con aglio e cipolla e spezie secche). Per i carnivori, da non perdere il Cream Lamb (spezzatino di abbacchio alla panna) o il Tandoori Chicken (pollo marinato con erbe e spezie indiane, yogurt, zenzero e aglio). Se, invece, state cercando un ristorante più spazioso ed elegante, la vostra scelta non potrà non ricadere sul ristorante Il Guru (via Cimarra, 4), nello storico quartiere Monti: lampadari di vetro colorato, musica di sottofondo e uno stile raffinato vi trasmetteranno subito una sensazione di piacevole tranquillità. Quasi 13 anni di esperienza hanno condotto questo locale ad essere uno dei punti di riferimento qualora si vogliano degustare i piatti tipici del Sud dell’India, come per esempio il Masala dosa, una crepe salata ripiena di verdure.
- Cucina francese. Quell’atmosfera raffinata che vi farà sentire subito immersi tra gli ampi ed eleganti boulevard di Parigi. Ad accogliervi drappeggi rossi, candele e scaffali di legno dallo stile bohémien: il tutto senza risultare barocco o eccessivo, bensì minimal ed sobrio. Da Charly’s Saucière (via San Giovanni in Laterano, 270), troverete i piatti tipici della cucina franco-svizzera, attraverso un percorso di stimolazione sensoriale che coinvolgerà tutti e cinque i sensi. Da non perdere i piatti a base di carne, come filetti e controfiletti, le tartare e diversi tipi di paté. E ancora, consommé, fondute di formaggio, lumache e ostriche sono solo alcune delle numerose scelte tra cui perdersi.
- Cucina spagnola. Un palazzo d’epoca nel quartiere Nomentano e un’insegna composta dalle tante sfumature colorate delle tipiche azulejos. Insomma, da Toros y Tapas (via Nomentana, 79) l’atmosfera spagnola non è solo questione di forma, ma anche e soprattutto di sostanza. Sarà come trovarsi in una tradizionale taverna avvolti da archi, soffitti a volta e pavimenti in cotto. Giovanni e Pilar, i proprietari del locale, propongono un menu fatto di materie prime genuine: da non perdere le tapas di carne, la tortilla di patate, l’empanada gallega e l’immancabile paella valenciana.
- Cucina inglese. Da Babington's (piazza di Spagna, 23) la cura nei dettagli è ciò che fa la differenza. Un salotto vittoriano, incastonato nel centro di Roma, dove respirare romanticismo e tranquillità. È dal lontano 1893, anno in cui due ladies inglesi, Anna Maria Babington e Isabel Cargill, dopo essere giunte in Italia per superare una cocente delusione d’amore, fondarono questo locale. Un’offerta estremamente trasversale: dal ristorante all’immancabile rito pomeridiano del tè, servito rigorosamente secondo le regole della tradizione. Ad accompagnare le infinite varietà di tè, un goloso assortimento di tentazioni, tra cui sandwich freschi, muffin, scone e biscotti.
- Cucina greca. Due indirizzi per due ristoranti che, sebbene diversi nello stile e nell’ambientazione, sono accomunati dalla prelibatezza della cucina greca tradizionale. Da Ilios (via Gaspare Gozzi,93) potrete provare l’esperienza dello street food greco con piatti serviti in modo pratico e veloce, perfetti da consumare all’aperto o in occasione di una serata informale da amici. Da Ippokrates (via Piave, 30), invece, vi troverete immersi in una location da tipica taverna greca, con tovaglie dai classici colori bianco-celesti e un piacevole sottofondo di musica sirtaki. Tra le prelibatezze da gustare non avrete che l’imbarazzo della scelta: abbondanti piatti composti da gyros, souvlaki, polpette di verdure, pita e yogurt o, ancora la tradizionale moussakà – anche in versione vegetariana – per poi concludere in dolcezza con baklava, kataifi, galaktobureko e melomakarona.
- Cucina russa. Da Matrioska (via della Collina Volpi, 6) l’esperienza classica della ristorazione rappresenta solo una piccola parte di ciò che potrete sperimentare: entrando in questo piccolo locale, nascosto in uno stretto cortile nel quartiere San Paolo, vi troverete immersi nell’atmosfera tipica degli anni ’80, circondati da arredi dallo stile semplice e spartano. Matrioska è qualcosa di più di un semplice ristorante, essendo anche un’associazione culturale in cui l’obiettivo principale è proprio quello di diffondere la cultura russa attraverso il buon cibo e la musica tradizionale. Dopo aver gustato i sostanziosi piatti tipici delle regioni dell’Est, tra cui il borsch (la zuppa di cavoli), i khinkali (ravioli al vapore) e la deliziosa insalata shuba a base di aringhe – potrete divertitevi nell’adiacente sala da ballo con musica dal vivo e karaoke.
- Cucina etiope. Un viaggio alla scoperta della cultura e dei sapori dell’Etiopia: al centro culturale Mesob (via Prenestina, 118) potrete gustare i piatti tipici della tradizione gastronomica eritrea respirando un delizioso mix di profumi e spezie. Mesob è il posto perfetto se avete voglia di trascorrere una serata informale e diversa dal solito: dimenticatevi di usare forchetta e coltello perché tutti i piatti – i principali sono soprattutto a base di carne e di legumi – saranno rigorosamente serviti sull’injera (una sorta di crepe dalla consistenza spugnosa) e degustati direttamente con le mani.
- Cucina messicana. La cucina messicana declinata nelle sue infinite sfaccettature attraverso due ristoranti che, a ragione, esauriscono l’offerta di cucina messicana nella Capitale. El Pueblo (via Giacinto de Vecchi Pieralice, 34) si presenta come un locale composto da due ambienti completamente differenti: al piano superiore avrete la possibilità di trascorrere una piacevole serata immersi tra le mura di un tempio Maya, mentre nella sala inferiore sarete avvolti da una lussureggiante atmosfera caraibica. Quale che sia la vostra scelta, da El Pueblo troverete non solo piatti tipici della cucina messicana – come enchiladas, burritos, quesadillas – ma anche ricette risalenti alla cultura dei Maya e degli Aztechi. Se oltre alla buona cucina siete appassionati di liquori e distillati, non dovete assolutamente perdervi La Punta Expendio de Agave (via Santa Cecilia, 8), specializzata nei distillati a base di agave, e non solo.
- Cucina libanese. Il posto ideale per deliziare il palato con i sapori intensi e decisi della cucina libanese: da Mandaloun (via di Porta Pinciana, 16/b) avrete la possibilità di scegliere tra una vastissima offerta tra piatti a base di carne e anche totalmente vegetariani. Da non perdere l’hummus, il taboulè a base di verdure e formaggio e i famosi mezeh, assaggi di antipasti di vario tipo serviti secondo un ordine preciso e dal potere altamente saziante.
- Cucina vietnamita. Nel quartiere appio-tuscolano si respira aria d'oriente e lo si fa attraverso un’esperienza che coinvolgerà non solo il vostro appetito ma anche la vostra sete di cultura. Da Mekong (via Enea, 56/a), locale sobrio ed elegante, la gestione italo-vietnamita vi consentirà di capire perfettamente cosa state mangiando con alcuni approfondimenti sulla storia di piatti e condimenti. La maggior parte delle pietanze sono accompagnate dalla tradizionale salsa nuoc mam-nhì a base di pesce fermentato dal sapore intenso e pungente. A voi l’arduo compito di scegliere tra la vasta offerta del menu, magari cimentandovi da soli nella composizione del piatto: vi troverete ad avvolgere nelle foglie d’insalata i tipici involtini di carne insieme alla menta, a gustare deliziosi cannelloni di sfoglie di riso al vapore ripieni di verdure saltate con zenzero o profumate polpettine di maiale al gusto di tamarindo.
- Cucina hawaiana. Gratitudine: è questo il significato del nome di questo ristorante sushi fusion, specializzato in cucina hawaiana. Entrando da Mahalo (via Flaminia, 496) vi sembrerà di trovarvi in una foresta tropicale dalla fitta vegetazione che funge da arredo di tavoli e pareti. Dopo che verrete accolti da una coloratissima collana di fiori potrete finalmente immergervi nel variegato e gustoso menu fatto di ricette semplici ma estremamente gustose. Troverete una variegata lista di rolls - arricchiti da ingredienti tipici come foglie di taro e radici di loto - sushi burger e delle deliziose bowl a base di frutta, cereali e pesce.
- Cucina scandinava. A Roma ha aperto il primo street food vichingo con piatti tipici della cucina nordica spaziando tra i sapori e le tecniche della cultura gastronomica scandinava a cui si uniscono alcune ricette della tradizione triestina. Il risultato è davvero sorprendente, da Smør – a due passi da piazza Fiume – non potrete esimervi dal provare i tipici smørrebrød (panini di farina di segale ricoperti di burro e conditi con salmone marinato o aringhe affumicate) o i golosi tunnbrodsrulle, sottili piadine di grano duro con pomodori, lattuga, insalata di patate, farcite con pesce o carne.
- Cucina coreana. In zona Esquilino, gli amanti della carne potranno deliziare i loro palati e al tempo stesso sperimentare una cucina diversa e sfiziosa, come quella coreana. Da Bi-Won (via Conte Verde, 62) vi sentirete subito a vostro agio: l’ampia sala e il personale estremamente gentile rende questo ristorante perfetto per cene numerose in compagnia di amici. Come da tradizione, la carne è cotta sulla griglia e servita al centro tavola, il tutto accompagnato da birra orientale e liquore coreano. Un’atmosfera curata e dallo stile contemporaneo è ciò che troverete invece da Galbi (via Cremera, 21), altro ristorante di cucina coreana nel cuore del quartiere salario, il cui nome deriva da quello di un piatto tipico coreano realizzato durante le grandi occasioni. L’offerta gastronomica spazia da antipasti a base di pesce (pajeon) o verdure (kimchi jeon), primi di riso o pasta (bokkeumbap e udon) e gustose specialità a base di carne di manzo e di maiale.
- Cucina colombiana. Se capitate in zona Pigneto non potrete perdevi El Paraiso del Paladar (via Guglielmo Albimonte, 6) squisito angolo di cucina sudamericana. L’ambientazione semplice lascia spazio solo al profumo invitante che si diffonde dalle cucine. Ad attendervi piatti davvero abbondanti e sostanziosi, dalle arepas, simili alle tortillas di mais ma più spesse, ai patacones - frittelle di platano fritte – all’ajiaco santafereño, una zuppa di pannocchie, patate, accompagnata da pollo e riso.
- Cucina peruviana. Uno stile che ricorda quello di un’antica taverna con sedie di legno e pareti in cortina: da Inka Chicken (via Palestro, 32) l’ambiente grande e luminoso vi trasmetteranno fin da subito una piacevole sensazione di familiarità. Il locale è specializzato nel pollo a la brasa che prevede un mix di spezie e aromi tipici del Perù nelle quali la carne è marinata per poi essere cotta sullo spiedo alla brace.
- Cucina americana. Iniziamo con il tempio del rock americano: all’Hard Rock Cafè (via Vittorio Veneto, 62) sarà davvero difficile non sentirsi improvvisamente catapultati nell’America degli anni d’oro dove tra musica, show e buon cibo il divertimento - quello vero - era una faccenda seria. Avrete la possibilità di rivivere tutto questo, nel cuore di uno dei quartieri più lussuosi ed eleganti di Roma. Tra le numerosissime varietà di hamburger, da non perdere assolutamente il Legendary Burger accompagnato da una montagna di gustosi onion rings. Da Smoke Ring (via Portuense, 86), invece, troverete un America meno blasonata e forse più autentica: per intenderci, quella delle smokehouse dallo stile semplice e tradizionale. Ovviamente lo smoked barbeque rappresenta il cavallo di battaglia di questo locale: potrete scegliere tra una vastissima offerta di carne – rigorosamente cucinata secondo la tecnica del low & slow, salse, rub e diversi stili di affumicatura.
- Cucina thailandese. L’esperienza del thailandese a domicilio la troverete da Go Thai (via Cesare Baronio, 141): un locale che propone il fusion orientale mescolando i vari stili della cucina vietnamita, cinese e thailandese. Che decidiate di accomodarvi al ristorante o di ordinare a portar via, la scelta del menu non vi deluderà: verdure con formaggio di soia, gamberi con mango e un’ampia selezione di zuppe, sono solo alcuni dei piatti da gustare. Se invece cercate un ristorante che sia specializzato solo ed esclusivamente nella cucina thailandese senza alcuna forma di contaminazione, Sukhothai (via Quirino Majorana, 199) sarà la scelta giusta. Lo chef tailandese realizza i piatti della tradizione con ingredienti di prima qualità che ogni settimana giungono direttamente dalla Thailandia.
- Cucina indonesiana. Bali (via del Mattonato, 29) è uno storico locale di cucina etnica nel cuore di Trastevere, aperto agli inizi degli anni ’80, che ha continuato fino a oggi ad accrescere la sua nomea grazie alla trasversalità dell’offerta proposta. Non solo ristorante di cucina indonesiana – con alcuni focus sulla cucina vietnamita e vegana – ma anche cocktail bar, pub, tisaneria e ambienti dedicati all’esperienza del narghilè. Insomma, un locale da vivere ogni volta in modo diverso, da un’intima serata romantica a una cena in compagnia di amici.