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Il Molise c’è: itinerario gastronomico utile

di Stefania Pianigiani • Pubblicato 2 Maggio 2018 Aggiornato 8 Maggio 2019 10:32

Il Molise, terra che alterna montagne innevate, colline e spiagge di sabbia, è ricco di tradizioni gastronomiche: ecco un itinerario goloso per scoprirlo.

Il Molise lo potremmo definire così: Piccola Regione, Grande Terra. Questo itinerario nasce per farvi conoscere un territorio unico, tra archeologia, borghi incontaminati, ottimi vini e una grande cucina tutta da scoprire. una terra che alterna cime innevate, colline e spiaggia di sabbia finissima Una terra millenaria che alterna cime innevate, colline e spiagge di sabbia finissima. È la terra delle strade secondarie, meglio se sterrate, i tratturi che nei secoli hanno disegnato un’intricata rete di cammini, percorsi da uomini e animali durante la transumanza. È la regione che rappresenta la spina dorsale dei 5 grandi Tratturi Regi, 5 tracciati di terra battuta che collegano Puglia e Abruzzo. Oltre che dai tratturi il Molise è attraversato da ben quattro Vie della Fede, tra cui la Via Francigena del Sud. Tra gli edifici religiosi da visitare ci sono la chiesa romanica di Santa Maria del Canneto a Roccavivara e il Santuario della Madonna Addolorata, patrona del Molise a Castelpetroso. Ciliegina sulla torta, se il treno è la vostra passione, non lasciatevi scappare un viaggio sulla ferrovia Sulmona-Isernia, chiamata la Transiberiana d’Italia.

VISITARE

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Tra i borghi merita una sosta Bagnoli del Trigno, arrivato nella finale di Borghi dei Borghi proposta dalla trasmissione di Rai 3 Alle falde del Kilimangiaro. È raccolto intorno a una rupe per la sua collocazione a ridosso della roccia, con la chiesa di San Silvestro incastrata tra due rupi e il Castello Sanfelice che svetta in cima al paese. Agnone, il paese delle campane, si trova su un crinale roccioso nella Valle del Verrino e il suo splendido centro medievale è punteggiato da palazzi in pietra e da tante chiese: quella dedicata a San Marco spicca per bellezza. Qui vi ha sede la Pontificia Fonderia Marinelli che fabbrica campane dal 1300. Un salto a Isernia, per procedere in direzione Sepino, situato ai piedi del Matese e aperto sulla valle del Tammaro, con la città romana preceduta da un centro fortificato di epoca sannitica che sorge sulla montagna retrostante, detta di Terravecchia. Da qui ripartite direzione mare, passando per Campobasso, fino a raggiungere la strada lungo il fiume Biferno che attraversa  il lago di Guardialfiera, per giungere a Termoli, l’antico borgo marinaro delimitato da un muraglione che cade a picco sul mare.

MANGIARE

Locanda Mammì ad Agnone
Locanda Mammì ad Agnone

A Isernia la tappa obbligatoria è da Existo Osteria Molisana (corso Marcelli, 317). La creatura di Carlo Pagano è molto attenta ai prodotti locali, che sono usati per i piatti dell’osteria. In menu c’è la tradizione molisana rivisitata ad arte, quindi meritano una menzione la pallotta cacio e uova, la cipollata d’Isernia con uovo cotto a bassa temperatura e cipolla fondente con Caciocavallo e carciofo. Tra i primi provate i crioli unto e cacio e la sagna mbuttita Sciuè Sciuè con agnello cacio e uova, carciofi e zafferano, e per terminare ordinate un Molisù.

brodetto alla termolese dell'Osteria dentro le mura
brodetto alla termolese dell’Osteria dentro le mura

Ad Agnone l’indirizzo da segnare in agenda è la Locanda Mammì (Contrada Castelnuovo, 86): questo è il regno di Stefania Di Pasquo, allieva di Niko Romito, che propone una cucina di alto livello dove spiccano piatti come la Lingua con finocchi e arance, l’Hamburger di agnello con maionese ai lamponi, la Spigola con carciofi e mousse di spigola e i Tortellini di manzo in brodo di erbe. Arrivando al mare, sostate a Termoli per mangiare all’Osteria Dentro Le Mura (via Federico II di Svevia, 3). L’Osteria ha ottenuto la chiocciola nella guida delle Osterie di Slow Food e Antonio Terzano e sua moglie Lina gestiscono con passione l’osteria di mare che salvaguarda la cucina genuina e locale. Tra i piatti da provare: la parmigiana di alici, il moscardino in purgatorio, il brodetto alla termolese e l’Osmosi, un passaggio e una fusione tra elementi come la rana pescatrice e il tartufo nero, presentato all’ultima edizione della BIT a Milano.

COMPRARE

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Il pane tipico è il Parrozzo molisano, il pane rozzo molisano di origine contadina dalla forma emisferica. Tra i formaggi, la regione è la patria del Caciocavallo e del Caprino di Montefalcone del Sannio, che si produce tra aprile e settembre con latte crudo di capre di razza autoctona allevate in montagna allo stato brado. Lo si utilizza anche grattugiato in diverse specialità tradizionali, come l’agnello cacio e ova. La regina dei salumi è la Soppressata Molisana, composta prevalentemente da polpa suina pregiata come filetti, lombo e capocollo a cui è aggiunta una quantità di grasso non superiore al 3%.

Le vigne di Tintilia
Le vigne di Tintilia

La Tintilia è il vino e il vitigno simbolo del Molise: vale la pena arrivare fino a San Felice del Molise dal vignaiolo Claudio Cipressi per fare una visita in cantina e tra i vigneti. Assaggi da botte e non solo, in attesa che sia terminata la nuova struttura che vedrà insieme cantina e vendita diretta. La Tintilia Baccarossa è quel vino dove il Molise entra nel cuore. Dulcis in fundo, una visita alla Confetteria Papa-Dolceamaro di Monteroduni (s.s. 85 km 32,896): è specializzata in confetteria e produzione di cioccolato e ha piantato un grande mandorleto da 250 ettari, così i confetti sono ancora più pregiati.

DORMIRE

La colazione della Locanda Mammì
La colazione della Locanda Mammì

La Locanda Mammì ad Agnone funge anche da locanda e dispone di 7 camere arredate con gusto e tutte in maniera diversa. Con il pernottamento è compresa una colazione da re: Stefania di Pasquo ama mettere in tavola, biscotti, torte, succhi di frutta, muffin e crostatine, tutte rigorosamente preparate nella cucina della locanda. A Termoli invece c’è un albergo diffuso la Residenza Sveva (piazza Duomo, 11), un esempio unico di ricettività alternativa, tesa al recupero e alla valorizzazione di abitazioni di un certo pregio nell’ambito del borgo antico di Termoli. L’albergo diffuso è un albergo orizzontale situato nei Centri Storici, con camere e servizi dislocati in edifici diversi seppure vicini tra loro, che si rivolge a una clientela interessata a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a contatto con i residenti, usufruendo dei normali servizi alberghieri.

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