L’Arcangelo, Roma
Il nome di Arcangelo Dandini a Roma spunta fuori nei contesti gastronomici più impensati, ma il suo regno è indubbiamente il ristorante di Prati. Venire a cena qui significa abbracciare la filosofia del suo chef e gustare piatti della tradizione romana eleganti e gustosi, oltre a libere creazioni che meritano sempre un assaggio. Per iniziare
Il nome di Arcangelo Dandini a Roma spunta fuori nei contesti gastronomici più impensati, ma il suo regno è indubbiamente il ristorante di Prati. Venire a cena qui significa abbracciare la filosofia del suo chef e gustare piatti della tradizione romana eleganti e gustosi, oltre a libere creazioni che meritano sempre un assaggio. Per iniziare è quasi imprescindibile il Supplìzio, supplì perfetto con riso al ragù di rigaglie di pollo, crocchetta di patate e pecorino e un croccante di mandorle con alici di Cetara. Una delle carbonare migliori della Capitale, servita decisamente al dente come Dandini comandaTra i primi sarebbe un peccato tralasciare la carbonara, una delle migliori della Capitale (ricordando che qui la pasta è servita “al chiodo”, appena più tenace del classico al dente). Ricordiamo anche un’ottima gricia e dei morbidi gnocchi all’amatriciana, preparati freschi ogni giovedì come tradizione comanda. Tra i secondi un ottimo e insolito torcione di foie gras con biscotti Plasmon, coda alla vaccinara e “Fiume” (animelle, aringhe e Buondì Motta), un piatto ormai celebre. Squisiti anche i dessert, in particolare i bignè con crema di agrumi e la zuppa inglese servita con una crema leggera. Carta dei vini con una preferenza per le etichette naturali e birre artigianali.