Frutta estiva: il bello e il buono dell’anguria gialla
L’anguria gialla è un frutto che ha origine in Giappone, molto apprezzato per il suo sapore e per le sue proprietà: ecco come gustarlo.
La forma tondeggiante anche se di dimensioni leggermente ridotte e la buccia verde con striature scure: conosciamo meglio l’anguria gialla. Osservandola dall’esterno somiglia moltissimo all’anguria classica dalla polpa rossa ma, andando oltre le apparenze, l’anguria gialla non ha molto in comune con quella rossa. Innanzitutto, la buccia è più sottile, la polpa è di un giallo paglierino e ha una consistenza soda che ricorda quella del mango, il sapore rimanda a quello fresco e dissetante dell’ananas e del fico d’india.
Cocomero giapponese
L’anguria gialla, conosciuta anche come coco-ananas o cocomero giapponese, è un innesto botanico del tutto naturale senza OGM. È ricca di vitamina A e betacarotene, come tutti i vegetali di colore giallo ed è stata creata in Giappone. Tuttavia, le produzioni made in Italy di questo frutto esistono e si concentrato soprattutto in Basilicata, Sicilia e Lazio. In queste regioni è possibile trovare angurie di qualità, sia sui banchi dei mercati locali che nei supermercati. Assicuratevi di sceglierne di mature e, per farlo, vi basterà battere il pugno sulla buccia. Come succede anche per l’anguria rossa, se il suono è sordo è pronta per essere portata in tavola.
Come gustarla
Gli abbinamenti a cui si presta questo frutto sono molti e la vedono protagonista soprattutto in diverse ricette legate alle tradizioni locali dei territori in cui è coltivato. L’anguria gialla contiene il 95 per cento di acqua ed è perfetta per la preparazione di fresche insalate di frutta e verdure in abbinamento a frutti di bosco o cetrioli, per esempio. È eccellente per realizzare sorbetti, granite e il tradizionale gelo di anguria tipico della tradizione gastronomica siciliana. Molto apprezzata è, in questo caso, come golosa conclusione di pranzi a base di pesce per il suo gusto fresco, dissetante e sgrassante.