16 piatti che non puoi perdere a Tokyo
Per conoscere una città, bisogna assaggiare la sua cucina: nella tentacolare Tokyo ci sono almeno 16 piatti che dovreste mangiare almeno una volta.
Tokyo è una delle città che offre di più al viaggiatore appassionato di buon cibo. Se ci si arriva con la giusta predisposizione – ossia bocca, stomaco e occhi bene aperti – la capitale nipponica è un parco giochi culinario che ha pochi eguali al mondo (spesso nella stessa nazione, vedi Osaka). Ci sono piatti che definiscono la città: alcuni sono radicati in tradizioni lunghe almeno un secolo; altri sono irresistibili cibi pop comparsi negli ultimi anni, ma tutti contribuiscono a formare un patchwork gastronomico possibile soltanto in questa tentacolare metropoli. Per provare cosa significhi mangiare giapponese oggi, ecco 16 piatti da non perdere a Tokyo.
- Sushi allo Tsukiji Fish Market. A breve lo storico mercato del pesce di Tokyo cambierà location, ma non solo: si vocifera che i padiglioni di vendita non saranno più aperti ai turisti. Quale che sia il destino di Tsukiji, se ancora ne avete modo provate un sushi che cambierà il vostro modo di pensare al pesce crudo. Negli immediati dintorni del mercato ci sono almeno un paio di localini da sushi che meritano la vostra attesa in fila: Sushi Daiwa e Sushi Dai. Scegliete in base all'ispirazione e lasciatevi guidare dal sushi master nel vostro percorso ittico ideale. Non dimenticate di concludere - se vi piace - con un nigiri di otoro, la parte più grassa e ricca di umami del tonno.
- Tori paitan ramen da Kagari a Ginza. Se ne avete abbastanza delle griffe e del rumore di tacchi alti che accompagna ogni vostro passo in questo quartiere high end (ma anche se venite apposta) e volete mangiare qualcosa di veramente buono, Kagari è il posto giusto. Allo stesso modo, se siete a Tokyo per poco tempo e volete provare il ramen, fate in modo che sia questo. Pazientare in fila vi darà diritto a una ricompensa deliziosa: una ciotola di brodo vellutato, ricco e rassicurante, quasi una besciamella sottile tanto è denso, con una eco intensa di pollo. Aggiungeteci noodles al dente, un uovo perfetto dal tuorlo arancione scuro, fettine succose di pollo e verdure di stagione: uno dei ramen più buoni della città. Il locale, come spesso accade a Tokyo, si trova nella metropolitana: fermata Ginza, verso l'ingresso della linea Marunouchi.
- Shiratama Anmitsu da Kanmidokoro Hatsune. Anche se per voi i dessert devono essere zuccherati e cremosi, date una chance a questo dolce tradizionale giapponese. Talmente buono da meritare una puntata della serie Netflix Kantaro: the sweet tooth salaryman, l'anmitsu di Kanmidokoro Hatsune (vicino alla metro Ningyocho, nella zona di Nihonbashi) è uno dei migliori a Tokyo. In una ciotolina di vetro intarsiato si uniscono kanten (gelatina di agar a cubetti), shiratama (gnocchetti di farina di riso), anko (marmellata di fagioli azuki), gyuuhi (dolcetti di riso colorati), kuromame (fagioli di soia dolci e scuri) e frutta mista: mandarino, pesca, una ciliegia candita. Completa l'opera lo sciroppo di zucchero, bianco o scuro.
- Sando di 7Eleven. Può sembrare un controsenso suggerire di nutrirsi con prodotti di un convenience store, ma se David Chang pensa siano tra i migliori sandwich al mondo, c'è un motivo. Che siano farciti con maionese ricca di umami e uova sode; con panna montata, crema pasticcera e frutta; con cotolette di maiale o di pollo, salsa agrodolce e verza tritata, non perdetevi i sando, i tramezzini di pane bianco che vendono da 7Eleven (ma anche in altri negozietti e botteghe in tutta la città).
- Asakusa Silk Pudding. I giapponesi hanno una grande passione per le consistenze delicate ed eteree dei purin, ossia i pudding di origine anglosassone. Nella zona di Asakusa, a pochi passi dal tempio Senso-ji, c'è Marugoto Nippon, un luogo magico in cui trovare alcuni tra i cibi migliori del Giappone. Una sorta di Eataly nipponico. Al piano terra, tra gli assaggi da non perdere, ci sono questi vasetti di vetro riempiti di una crema dolce e tremolante: in primavera provate la versione aromatizzata al sakura.
- Yakitori sotto le rotaie del treno. Non farete fatica a trovare ottimi yakitori anche altrove e nel resto del Giappone, ma mangiarli su sgabelli dalla dubbia stabilità, gomito a gomito con i locals, avvolti dal fumo e dall'aroma delle griglie, è un'esperienza che rende il pasto diverso, spesso migliore. Nella Yakitori Alley (Yurakucho) ci sono molti localini uno in fila all'altro, scegliete quello che vi ispira di più. E poi procedete a mangiare tanti yakitori quanto pesate: solitamente si tratta di spiedini di pollo (tori), ma non è raro trovare altre carni sul menu. Ricordate di ordinare almeno queste tipologie: con i cipollotti (negi), di pelle (kawa) e le polpette (tsukune).
- Cremia, il soft serve più buono del mondo. Per essere sicuri di trovarlo, recatevi al Dolci Cafè Silkream di Shibuya, ma comunque questo delizioso gelato potrebbe palesarvisi quando meno l'aspettate. Si tratta di un gelato soft serve all'ennesima potenza, preparato con ricca e dolce panna dell'Hokkaido e servito in un cono di biscotto lingua di gatto, delicato e friabile. Se ne trovano anche aromatizzati (al cioccolato, alla fragola, al matcha), ma la versione nature rimane la migliore.
- Crêpes brulée a Harajuku. Immergendovi nel mondo di adolescenti nipponici, cosplayer e turisti che è Takeshita-dori, nella zona di Harajuku, noterete un discreto numero di creperie che propongono dessert dalle composizioni ardite (crêpes farcite con fette di cheesecake, frutta, brownies, palline di gelato...). Da uno di questi paradisi dello zucchero dovreste assaggiare le crêpes brulée, originarie della prefettura di Toyama, caramellizzate alla sommità e farcite di crema pasticcera. Per provare l'originale, recatevi da Comcrepe.
- Tsukemen da Rokurinsha. Una della tipologie di ramen tipiche di Tokyo è lo tsukemen: i noodles, caldi o freddi e bene al dente, sono serviti in una ciotola a parte rispetto al brodo. La mistura dorata in cui vanno intinti è solitamente molto più densa e ristretta della norma, per aderire meglio alla pasta. In città Rokurinsha ha due sedi: la più conosciuta e frequentata (e, alcuni dicono, più autentica) è nella Tokyo Ramen Street all'interno della stazione principale; l'alternativa è nel centro commerciale del Tokyo SkyTree. Quale che sia la sede da voi scelta, ordinate una porzione di tsukemen con uovo sodo e chashu: non rimarrete delusi.
- Degustazione di tempura da Tsunahachi. Se pensate che un menu interamente a base di fritto sia inaffrontabile, non avete ancora provato la tempura di Tsunahachi. Innanzitutto avrete a vostra disposizione diversi condimenti: daikon grattugiato, salsa di soia e quattro diversi tipi di sale (anche al matcha). Inoltre, ogni singolo piatto è servito soltanto appena fritto: questo significa che non riceverete tutto insieme e che la vostra tempura resterà calda e fragrante fino all'ultimo morso. L'olio utilizzato è quello di sesamo, molto aromatico; il menu è poi diviso in due sezioni: Edomae (frittura tipica di Tokyo nel periodo Edo) e Tsunahachi style (tipica del ristorante). Per nessun motivo al mondo dovreste perdere i gamberi (kuruma-ebi) e il calamaro (ika kakiage). Squisiti anche i funghi shiitake con ripieno di gamberi.
- Curry pan da Little Mermaid. Sparse in giro per Tokyo troverete diverse simil-boulangerie che traboccano di pain aux raisins, pain au chocolat, croissant, rotolini lievitati e farciti, trecce di sfoglia, fette spesse di pan brioche... La maggior parte di queste botteghe custodisce una squisita specialità nipponica che delizia al primo morso: il curry pan o kare pan. Si tratta di una sorta di panzerotto croccantino ripieno di curry giapponese, quindi più dolce e aromatico rispetto a quello indiano. Si trovano curry pan alle verdure, con cipolle, con formaggio filante, al manzo, a volte anche al pollo. Siano essi caldi o a temperatura ambiente, vi conquisteranno. Quelli di Little Mermaid sono particolarmente buoni, ma si tratta di una specialità che si trova ovunque. Beware: se detestate l'agrodolce, non capite i bao farciti di maiale e leggermente dolci che vendono a Chinatown, lasciate perdere i curry pan.
- Un tonkatsu come si deve. Che sia in un posto super-rinomato come Butagumi a Roppongi o un locale old school come Tonki a Meguro, non lasciate Tokyo senza aver gustato una succulenta cotoletta di maiale tagliata a fettine. Solitamente questa specialità è servita con una julienne di cavolo verza, salsa tonkatsu (lievemente dolce e molto saporita) e una ciotola di riso.
- Soufflé pancakes. In Giappone sanno fare i pancakes davvero bene, specialmente quelli alti e dalla consistenza ariosa che imperversano sui social. Se volete assaggiare alcuni tra i migliori, tornate a Takeshita-dori e sedetevi da Cafè and Pancake Gram. Qui la torre di pancakes è composta da tre soufflé caldi, serviti con sciroppo d'acero, burro e panna montata.
- Korokke nelle food hall. In quasi ogni centro commerciale della città (e in generale in Giappone), il piano interrato o l'ultimo piano sono completamente dedicati al cibo. Nelle food hall dei depachika è facile imbattersi in una bottega i cui ripiani traboccano di polpette e crocchette varie. Le korokke sono morbidissime crocchette di patate e carne (solitamente manzo o maiale) in varie dimensioni, impanate nel panko e aromatizzate con curry, cipolle, miso, salse piccanti e molto altro, senza limite alla ghiottoneria.
- Bento in stazione. Se da Tokyo intendete spostarvi verso Kyoto, Osaka e altre destinazioni, non salite sullo shinkansen senza aver prima acquistato un bento da Ekibenya Matsuri. Affollatissimo (e per ottime ragioni), questo chiosco propone solo il meglio dei bento da tutte le regioni del Giappone. Potrete trovare scatole complete di bacchette, tovaglioli e salse, con tutto ciò che può venirvi in mente: ravioli al vapore succosi, pollo in salsa teriyaki con riso e germogli di bambù, assortimenti di nigiri e uramaki, riso sormontato da ricci di mare e caviale di salmone, anguilla grigliata... you name it.
- Gyukatsu da Gyukatsu Motomura. Abbiamo nominato il tonkatsu, cotoletta di maiale, ma perché non provare anche il gyukatsu, a base di carne di manzo? Da Gyukatsu Motomura, in uno scantinato nel cuore di Shibuya, le fettine sono spesse un dito, impanate e tenute ancora rosse all'interno, lasciando all'ospite il piacere di cuocere la carne ben marezzata sopra a una pietra lavica riscaldata. La cotoletta è accompagnata da julienne di cavolo verza, insalata di patate alla giapponese, radice di wasabi grattugiata e diverse salse. Davvero squisita.
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