Sfrattato ‘Gusto: chiude il re del brunch di piazza Augusto Imperatore
‘Gusto costretto a chiudere, piazza Augusto Imperatore cambierà volto: ecco cosa è successo allo storico locale di Roma re del brunch.
La data scelta per la resa è il 4 novembre prossimo. ‘Gusto, lo storico locale polifunzionale di piazza Augusto Imperatore a Roma abbasserà definitivamente le serrande. Il re del brunch servirà l’ultima delle sue colazioni/pranzo all’americana, poi sgombrerà i tavoli sotto ai portici e le luci verranno spente. Lo stabile è proprietà dello Stato e verrà rimesso a nuovo e vendutoUn pezzo della storia gastronomica di Roma se ne va. Venti anni e oltre, per la precisione. La colpa? Uno sfratto. Dietro l’addio c’è infatti non una crisi del locale, ma la proprietà dello Stato, che ha rivoluto per sé la struttura. Esattamente come accaduto per altri esercizi che avevano già occupato lo stabile – Dentice, Castelli, la stessa Gusto in via della Frezza – e visto che l’edificio è di proprietà del Fondo Immobili Pubblici di Investi-Re Sgr, ora bisogna lasciare spazio e farsi da parte, perché quel palazzo sarà completamente svuotato e rimesso a nuovo, pronto per essere venduto sul mercato.
Le scommesse danno vincente l’arrivo di una grande firma, probabilmente Bulgari, che aprirebbe nei prossimi tre anni un hotel di lusso. Davvero venti anni fa, il locale aveva segnato la ristorazione romana da cima a fondo, un’autentica rivoluzione: nessuno scorderà le lunghe file sotto ai portici, questa formula informale con i piatti d’alluminio pesati, così come il locale stesso, con il soppalco a vista che ha fatto da apripista per molti altri locali negli anni successivi. “Fu un progetto visionario – ha spiegato Alessandro Tudini, proprietario di Gusto – immaginato dall’architetto Roberto Liorni, da Alessandra Marino, all’epoca mia moglie e da me, abbiamo cercato arredi in tutto il mondo, ogni giorno avevamo un’idea nuova. L’unica cosa che mi consola visto l’amore che ho per Roma è sapere che ‘ Gusto lascia il posto ad un grande progetto che spero potrà restituire decoro alla città ormai flagellata dall’approssimazione e dalla negligenza”.