Il pane di scimmia non è il monkey bread che conosciamo
Il pane di scimmia è il frutto dell’albero di baobab, uno straordinario alimento ricco di proprietà che non ha nulla a che fare con il monkey bread.
È alto, maestoso, spettacolare. È uno dei più affascinanti simboli dell’Africa, può superare i 30 metri di altezza, i 12 metri di diametro, i 1.000 anni di età ed è definito anche albero della vita perché ogni sua parte è una potenziale fonte di nutrimento e sostentamento: la corteccia, le foglie, i frutti, il tronco. Ebbene sì, stiamo parlando di Sua Maestà il baobab. E in questa sede vogliamo soffermarci in particolare sul suo frutto, chiamato pain de signe, ovvero pane di scimmia, perché le scimmie ne vanno matte.
Le proprietà del Pane di scimmia
La polpa del pane di scimmia, tanto per cominciare, è incredibilmente ricca di vitamina C; ne contiene quantità più elevate rispetto alle arance, ai kiwi e alla fragole. un frutto straordinariamente ricco di proprietà: vitamine, omega 3 e 6, antiossidanti, fibre e minerali È anche fonte di vitamine del gruppo A, B e PP, preziose per un corretto sviluppo dell’organismo. Non solo: i semi del frutto del baobab donano acidi grassi polinsaturi, Omega 3 e 6, assai benefici per la pelle e le arterie. Il pane di scimmia fornisce inoltre carboidrati, fibre nonché generose dosi di antiossidanti e minerali di grande importanza quali il magnesio, il potassio, il selenio, il ferro. È un ottimo antinfiammatorio, antipiretico e analgesico; aiuta a combattere i disturbi osteoarticolari, l’artrite e l’artrosi, ma anche la febbre e i problemi intestinali. È consigliato come anti-stress, in quanto è energetico e pare abbia persino un effetto calmante. Si rivela utile nella prevenzione del raffreddore e, in generale, degli stati influenzali. Un prodigio in piena regola, insomma. Ma che sapore ha?
Il sapore e come si mangia
Doveroso spendere prima due parole sull’aspetto del pane di scimmia: ha una forma ovale e allungata, una buccia legnosa ed è ricoperto da una specie di lanugine verdastra e folta. È grande, in certi casi più di un piede (giusto per rendere meglio l’idea). Insomma, esteticamente non è il massimo. Però, come abbiamo visto, è ricco di virtù. Ed è anche parecchio dissetante. Il sapore risulta un po’ acidulo, la polpa vellutata. Può essere consumata cruda ma generalmente, in Africa, la riducono in poltiglia per mescolarla con acqua oppure latte di cocco e qualche goccia di limone: ne vengono fuori bevande che piacciono pure ai bambini. Gli occidentali, invece, sciolgono la polpa del pane di scimmia nel succo di frutta, nel tè freddo, nel latte comune oppure la mescolano allo yogurt. I semi, ricchi di grassi e oli alimentari, si mangiano tostati.
Dove si trova
Il pane di scimmia si può trovare online senza difficoltà, naturalmente essiccato e polverizzato. Lo propongono diversi negozi specializzati in prodotti biologici, in media una bustina da 200 grammi costa fra i 12 e i 15 euro.
La curiosità
Avete visto il Re Leone, giusto? Ricordate il momento in cui il vecchio e saggio mandrillo Rafiki battezza Simba? Utilizza uno strano frutto che tiene sempre legato in cima al suo bastone: ebbene sì, è proprio il pane di scimmia.