Nasce a Roma One Sense: qui la Lis è di casa
Arriva a Roma One Sense, il primo ristorante inclusivo anche per non udenti, in cui camerieri udenti e non lavorano fianco a fianco.
La sua proprietaria lo definisce il locale che non c’era: si chiama One Sense e nel quartiere della Garbatella, a Roma, è il primo ristorante dove si parla la Lis, la lingua dei segni.Un menu biologico per il nuovo ristorante di Garbatella Lo ha aperto Valeria Olivotti, Valla, 29 anni, insieme a sua madre Donatella, in un ex deposito di prodotti audiovisivi. Nel menu i prodotti provenienti da aziende solidali e biologiche, mentre il format gastronomico lo ha studiato lo chef Fabio Campioli: i piatti sono tutti contraddistinti da un numero, per facilitare l’interazione tra ospiti e personale di sala. E, a servire, ci sono camerieri udenti e non udenti, che lavorano fianco a fianco.
“Ho incontrato una montagna insormontabile quando ho provato ad inserirmi nel mondo del lavoro – spiega Valeria in un’intervista – così, grazie al sostegno straordinario di mia madre, tre anni fa ho deciso di realizzare un progetto di ristorazione che non avevo mai visto in giro per il mondo. One Sense rappresenta questo, una sfida vinta da una giovane ragazza sorda convinta che, attraverso il cibo, l’integrazione tra il nostro mondo e quello degli udenti sia più facile da raggiungere“.
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