Udine in 12 ore: i locali imperdibili
Udine la potremmo definire la città dell’innovazione, che mostra la sua bellezza in punta di piedi: appena si impara a conoscerla, si scopre che è ricca di capolavori, è colta e cordiale. A Udine dovrete trovare il tempo per ammirare i dipinti del Tiepolo, posti nel Duomo e nel Palazzo Patriarcale, quindi dirigervi verso la Torre
Udine la potremmo definire la città dell’innovazione, che mostra la sua bellezza in punta di piedi: appena si impara a conoscerla, si scopre che è ricca di capolavori, è colta e cordiale. A Udine dovrete trovare il tempo per ammirare i dipinti del Tiepolo, città dell'innovazione che mostra la sua bellezza in punta di piedi posti nel Duomo e nel Palazzo Patriarcale, quindi dirigervi verso la Torre dell’Orologio in piazza della Libertà, che scandisce le ore della città: in questa importante piazza si affacciano il Porticato di San Giovanni e la Loggia del Lionello. Il centro della vita cittadina porta fino al Castello, al quale si accede attraverso l’Arco Bollani, progettato dal Palladio: lungo la salita ammirerete il Porticato del Lippomano, poi la chiesa di Santa Maria al Castello e il suo famoso arcangelo segnavento; alla fine giungerete al Castello. Se siete appassionati di arte moderna e contemporanea, Gae Aulenti ha ristrutturato Casa Cavazzini: qui troverete alcune opere di De Chirico, Carrà, Guttuso, Chagall e Picasso.
Oltre all’arte, Udine, vanta una contaminazione enogastronomica, fra Italia, Slovenia e Austria: è obbligatorio assaggiare polenta e frico (un piatto unico preparato normalmente con il formaggio Montasio DOP, patate e cipolle) il prosciutto di San Daniele DOP, il salam tal aset (salame fresco cotto nell’aceto), la pitina, l’orzotto, i cjarsons (agnolotti con un ripieno dolce o alle erbe), musèt e brovade – ovvero cotechino e rape nella vinaccia – e la gubana, il tutto annaffiato da un bicchiere di vino come il Ramandolo, il Picolit, il Tazzelenghe e bianchi unici al mondo come il Sauvignon o il Friulano. Vi è venuta fame? Seguiteci in questo itinerario tra le specialità udinesi.
- Colazione. Il Caffè La Tazza d'Oro (piazza XX Settembre, 7) è un luogo accogliente per cominciare bene la giornata. Ottima miscela di caffè da accostare a muffin, brioche oppure una fetta di torta gubana artigianale. Galimberti (via Gemona, 76, in foto) è una delle pasticcerie storiche cittadine, dove provare la ciambella Linzer, il cremino e la crema fritta da accompagnare al caffè oppure al kefir di produzione propria. Se vi serve una sferzata di energia per iniziare con il piede giusto il nuovo giorno, vi ci vuole un bel krapfen di Beltrame (via G. Cosattini,16).
- Pranzo. Udine vanta una tradizione di vecchie osterie, dove la gente si ferma anche a bere in piedi un tajut (un bicchiere di vino). È un modo per stare insieme, mangiare bene, ascoltare i discorsi degli altri (spesso in friulano) e vivere un'ora della giornata in modo lento. Tra gli indirizzi imperdibili c'è Pieri Mortadele (via Riva Bartolini 8) che offre vino, taglieri e naturalmente un'enorme mortadella da tagliare sul momento. Al Cappello (via Sarpi, 5) è un'istituzione: qui si possono mangiare polpette, tartine e qualche piatto caldo, da accompagnare con i vini segnati sulla lavagna. Al Canarino (via Cussignacco, 37) offre frittate, frico, cjalsons e stuzzichini da accompagnare a un tajut, mentre Da Pozzo (piazzale Cella, 2, in foto) è il luogo ideale per il prosciutto cotto tagliato al coltello, servito ai peperoni sott'aceto, e per i taglieri di formaggi.
- Merenda. Per un trancio di pizza al taglio di alta qualità c'è Gabin Pizza & Food (via dei Rizzani, 19). Da provare la tipologia Cornicione con spuma di zucca oppure quella con sfilacci di cavallo e misticanza.
- Aperitivo. Il Caffè Contarena (via Cavour, 1) è da sempre famoso per gli aperitivi e per l'attenzione che dedica agi eventi culturali e musicali. L'Angolo del Gusto (via Tiberio Deciani 86) raggiunge il suo apice nel momento dell'aperitivo, dove bottega ed enoteca dimostrano la loro capacità di lavorare in perfetta simbiosi.
- Cena. Agli Amici (via Liguria, 250, loc. Godia, in foto) è una tappa obbligatoria per gli appassionati di cucina di alto livello. Emanuele Scarello è lo chef che incanta con gli Gnocchi di Godia e sarde affumicate o la Triglia con royale all'astice e carciofi. Ma è anche il ristorante che ha visto premiare Leonardo Zanon come pastry chef dell'anno nella Guida dei Ristoranti 2019 del Gambero Rosso. Altro indirizzo da provare per cena è il Vitello d'Oro (via Valvason, 4), storico locale in pieno centro, famoso per la cucina di pesce. Tra i piatti da provare i Paccheri con stracotto di tonno, crema di pecorino e grappa, il Trancio di rombo nel suo brodetto con melanzane e peperoni e la selezione di crudi. L'Antica Trattoria Ai Frati (piazzetta Antonini, 5) è una delle osterie più antiche della città, dove gustare il toc in braide, gli gnocchi al sugo d'anatra e il formadi frant.
- Dopocena. Quando spuntano le stelle, si può fare un salto al Caffè Caucigh (via Gemona, 36) - locale storico d'Italia e ritrovo per gli appassionati di musica jazz - oppure al BarLume (via Pelliccerie, 16/b), cocktail bar dove ascoltare musica dal vivo e assaporare drink come il Pisco Inferno, l'Old Lady e l'Aviation.