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A Barolo per Indigena Wine Festival

di Miriam Barone 3 Maggio 2019 14:30

Dal 4 al 12 maggio Barolo e Costigliole d’Asti ospiteranno tre weekend dedicati al vino, con il culmine di Indigena Wine Festival a Barolo.

Un festival dedicato al vino da vitigni autoctoni italiani, dieci giorni in cui Barolo e Costigliole D’Asti ospiteranno un palinsesto di degustazioni, eventi, masterclass e conferenze rivolto ai wine lovers così come ai professionisti di settore. tre weekend dedicati al vino tra barolo e costigliole È Indigena Wine Festival, che dal 4 al 12 maggio prenderà piede in Piemonte tra i territori delle Langhe e dell’Astesana, tra Barolo e Costigliole: le location sono infatti due fra le più belle nell’intero Piemonte meridionale, il Cortile del Castello di Barolo e il Castello di Costigliole d’Asti, non per caso nell’area denominata Patrimonio Unesco nel 2014. Indigena Wine Festival nasce dalla mente del giornalista Ian D’Agata, punto di riferimento del mondo vitivinicolo che da ormai più di due decenni racconta il vino in ogni sua sfaccettatura, in collaborazione con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.

Bing a Barolo

 Il programma dei dieci giorni di festival è denso, a partire dal fine settimana del 4 e del 5 maggio che vede a Barolo “BING – Best Italian Native Grapes and Wines”, una novità assoluta nel panorama piemontese. un crocevia di culture vinicole d'eccellenza in italia In collaborazione con l’Associazione Piedmont Good Wines e Cia Cuneo, il Castello di Barolo accoglie i grandi vini da uve autoctone di tutta Italia, le eccellenze nostrane che, proprio per via della loro appartenenza a un determinato territorio circoscritto, sanno raccontare la storia di un luogo e di una terra, di persone e di culture. Aperto al pubblico, BING si rende crocevia di culture vinicole d’eccellenza con diversi produttori da tutta Italia, coloro che hanno fatto della salvaguardia dei vigneti autoctoni una ragione di vita oltre che un obiettivo per la viticultura italiana. Obiettivo raggiunto in pieno, dato che molti vini da uve autoctone, dal Piemonte alla Puglia, dal Veneto alla Sicilia.

Insieme alle degustazioni nel Cortile del Castello, nello spazio Agrilab, avranno luogo seminari e degustazioni tra produttori italiani ed esperti internazionali sui diversi case studies delle cantine. In particolare ci saranno Matteo Catania (della Gulfi in Sicilia; varietà Nero d’Avola); René Grosjean (della Grosjean in Valle d’Aosta: varietà Premetta, Cornalin, Mayolet); Antonio Tiberio (della Tiberio in Abruzzo: varietà Pecorino).

Piedmont Specialist a Costigliole

Da lunedì 6 a mercoledì 8 maggio, invece, il Castello di Costigliole d’Asti ospita una bella novità per il mondo della formazione sul vino: il Corso 3iC, Italian and International Indigenous Center for wine and food studies, una scuola per il wine&food ideata da Ian D’Agata, promossa dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e dedicata a sommelier, importatori, giornalisti e professionisti del vino & food internazionali. Il corso, dal titolo Piedmont Specialist, verte interamente sulle uve autoctone ma anche sui prodotti d’eccellenza del Piemonte, dal vino alla gastronomia. Aperto agli studenti di tutto il mondo, il corso 3iC è andato sold out in poco più di due settimane e quindi gli organizzatori stanno pensando ad un secondo appuntamento.

Indigena

Il fine settimana successivo si torna a Barolo perché da giovedì 9 a sabato 11 maggio va in scena il Festival Indigena, alla sua seconda edizione. Ad aprire le danze il 9 maggio è il convegno sulle Uve e i Terroir che vede ospiti d’eccezione: Jean-Claude Berrouet, enologo consulente di Petrus; Steven Spurrier, decano del giornalismo vinicolo mondiale; Julien Trimbach, assistant winemaker presso la sua azienda di famiglia, la celebre Trimbach; Bernard Hervet, direttore di due delle più famose maison di Borgogna, Faiveley e Bouchard Père et Fils e Lorenzo Landi, enologo consulente di diverse aziende italiane e una lunga esperienza con diversi vitigni autoctoni italiani.

Proprio gli stessi personaggi guideranno degustazioni specifiche sui loro territori in abbinamento ai vini piemontesi: Bernard Hervet parlerà dei vini di Borgogna e di Chateauneuf du Pape; Julien Trimbach terrà una verticale dei suoi Riesling; Fréderic Emile and Geisberg Couvent de Ribeauvillé, sui più grandi vini bianchi del mondo, e Steven Spurrier un orizzontale di metodo classico inglesi.

Il food di tradizione piemontese chiuderà la giornata, con lo chef statunitense Christopher Bates ospite dell’evento sia per studiare i prodotti del territorio ma anche per elaborare una cena interamente a base di prodotti locali con il suo tocco internazionale. Questa tre giorni di degustazioni si concluderà sabato 11 maggio con una giornata interamente dedicata al Re dei vini, il vino dei Re, il Barolo.