Mangiato da noi: Beyond Burger
Da Romeow Cat Bistrot abbiamo assaggiato il Beyond Burger di Beyond Meat, un hamburger totalmente vegano che imita la carne: ecco com’è.
Vittime di battute spesso stantie e meme politicamente scorretti sui social, i vegani sono una delle minoranze più bistrattate degli ultimi anni. Probabilmente, oltre alla difficoltà di condividere le loro scelte in ambito alimentare, lo stereotipo dell’attivista pronto a puntare il dito contro i mangiacadaveri non aiuta. beyond burger simula il gusto e la consistenza di un vero hamburger di carne Tuttavia non bisogna mai generalizzare, tra loro ci sono anche quelli che, pur sognando un mondo cruelty free, non sono impegnati in tentativi di proselitismo. Valentina è tra questi: “Sono vegana da 9 anni e da 5 ho aperto Romeow. La mia è una scelta esclusivamente etica, non di gusto”. Facile non mangiare qualcosa quando non piace, ma a molti alcuni sapori mancano un bel po’ e per fortuna il mercato viene loro incontro tentando di produrre (non sempre con successo) surrogati appetibili. Quando mi ha invitato a provare il Beyond Burger di Beyond Meat, prodotto 100% vegetale che simula il gusto, la succulenza e le consistenze di uno vero hamburger di carne, ho accettato la sfida. E così, da convinto onnivoro, mi sono ritrovato da Romeow Cat Bistrot a Roma, dove gli unici animali ammessi sono i sei felini che bivaccano amabilmente in sala e che suscitano in me la stessa tenerezza che posso provare per un elettrodomestico.
L’hamburger
Ideato da una start-up americana, che tra gli altri vanta come investitori Bill Gates e Leonardo Di Caprio, il Beyond Burger è fatto prevalentemente con proteine dei piselli, olio di cocco (come parte grassa), succo di barbabietola e una cellulosa che provoca la reazione di Maillard per formare la classica crosticina esterna. Da Romeow è servito in un classico panino morbido, condito con salsa barbecue, salsa tartara, avocado, pomodoro, cipolla rossa e vegan cheddar. È inoltre accompagnato da gustose patatas bravas con pepe rosa e lime.
L’assaggio
L’impatto visivo è davvero ingannevole, tagliandolo a metà bisogna guardarlo da vicino per capire che c’è qualcosa di inconsueto. Addentando il panino i sapori si mischiano, pertanto faccio quello che non si dovrebbe mai fare quando si mangia un burger: lo smonto, provando a concentrarmi esclusivamente sulla polpetta. La consistenza è abbastanza plausibile. Quello che risulta più difficile da credere è che qualcuno non si accorga che non si tratta di manzo, anche perché, sebbene possa essere scambiato per carne, l’aroma ricorda in realtà più la carne di agnello.
Il responso
Godibile? Abbastanza. Consigliato? Dipende. Se siete vegani ma provate nostalgia dei tempi andati provatelo assolutamente. Se al contrario il vostro gusto non è più abituato ai piaceri della carne potreste trovarlo perfino ostico. Quanto agli onnivori, è decisamente meglio di tanti altri polpettoni di ceci o soia fatti un po’ alla buona, ma non so quanti palati potrà conquistare. Piuttosto, se passate dalle parti di Romeow Cat Bistrto concentratevi sugli altri piatti del menu, alcuni veramente molto gustosi, compresi i golosi dessert preparati dalla pastry chef Barbara Giovanetti.