Al Faro Verde, Palermo
Al Faro Verde a Porticello, a pochi km da Palermo, è da 40 anni un porto sicuro per chi vuole mangiare la cucina di pesce migliore della costa.
Nel piccolo borgo marinaro di Porticello, a pochi chilometri da Palermo, il ristorante Al Faro Verde è da oltre 40 anni una meta irrinunciabile per chi è alla ricerca del miglior pesce fresco della costa. da 40 anni meta irrinunciabile per gustare il miglior pesce fresco della costa La famiglia Balistreri vanta una lunga tradizione in mare e nella ristorazione, avviata nel 1978 da Benito e oggi gestita dai figli Stefano, Francesco, Marcello e Maurizio. Bella l’atmosfera di questa storica trattoria di mare ricavata in un locale dove in passato avveniva il processo della salagione. L’affaccio è proprio sul golfo di Porticello da dove si assiste all’incessante andirivieni dei pescherecci. La qualità del pesce è garantita dallo stretto rapporto di fiducia che lega i Balistreri ai pescatori del posto. In cucina c’è Maurizio, il più giovane dei fratelli, che rivendica con orgoglio l’appellativo di cuoco artigiano: negli ultimi anni, oltre che con i pescatori, ha infatti innescato una virtuosa sinergia con alcuni produttori siciliani che, come lui, mettono al centro del proprio operato l’importanza della materia prima. Per fare qualche nome, il mugnaio Filippo Drago e l’apicultore Claudio Meli. Quella di Maurizio è una cucina contemporanea, saldamente ancorata ai sapori e alle ricette della tradizione. Piatti di forte personalità e carattere, mai banali, capaci di raccontare la lunga tradizione marinara di Porticello senza cadere nella retorica. Per avere una conferma provate le polpette di acciughe o la pizzetta fritta con fiordilatte e mosciame di tonno, una creazione che convince già dal primo morso. Tra i primi, invece, meritano i tortelli di pasta fresca con sugo di triglie e finocchietto con ripieno di patate e stracciatella. Il grande protagonista è senza dubbio il pescato locale. Ampia la scelta – in base alla stagionalità – tra gallinella di mare, frittura di paranza, tonno scottato, ricciola, san Pietro in zuppa con patate e rana pescatrice. In chiusura due dessert sorprendenti: il cremoso al frutto della passione con crumble alle mandorle, cialda madonita e gelatina di Idromele Nachè e poi la namelaka al cioccolato fondente 66% di cacao, stroisel al cacao fior di sale di Sicilia e gele’ ai frutti rossi.